La Fed decide di prendersi una pausa, la BCE di proseguire il rialzo dei tassi nonostante il rallentamento dell’economia.

Abbiamo analizzato le decisioni prese dai due consigli monetari e fatto il punto sul sentiment delle imprese, sulla loro percezione in merito all’impatto inflativo. Inoltre abbiamo analizzato le prospettive del comparto energetico, petrolio e gas per comprendere attraverso il loro andamento atteso, quali possano essere gli impatti sull’inflazione prospettica.

Infine abbiamo analizzato lo scenario sul mercato dei cambi e dei tassi d’interesse…

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DECISIONE BCE AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK

La settimana è scandita dall’attesa per la riunione della Bce di giovedì 16 marzo, alla luce anche delle recenti turbolenze sui mercati legate a Svb, la banca in difficoltà della Silicon Valley . Se un rialzo da 50 punti base è già stato preannunciato al precedente meeting, l’attenzione degli investitori si concentrerà sulle parole di Lagarde che dovrebbe lasciare intravvedere ulteriori aumenti nel prossimo futuro. Il quadro tuttavia potrebbe mutare velocemente dopo l’incidente che ha colpito a freddo i mercati lo scorso fine settimana. La BCE dovrà bilanciare la propria comunicazione tra i rischi legati ad una curva dei prezzi comunque in flessione, rispetto ai riflessi sulla crescita. Giovedì lo staff di Francoforte riporterà le nuove stime su crescita e inflazione nella zona euro pre i prossimi mesi. In particolare verranno monitorate le stime per i prezzi nel 2024 e 25 nonché l’eventuale entità del rialzo di maggio.

Domani inoltre l’appuntamento è con l’inflazione Usa di febbraio che, da attese, dovrebbe scendere ulteriormente a perimetro annuo arrivando al 6% dal precedente 6,4% con una flessione, sebbene più contenuta, anche per l’indice ‘core’ su anno a 5,5% da 5,6%.

INSIDE CENTRAL BANK Giovedì 16 alle h. 16 dopo la conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde in compartecipazione con A.I.T.I., l’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa, commenteremo in diretta streaming le decisioni della BCE ed i riflessi sui mercati Forex – Commodity – Rates.  Link per ricevere l’invito

SILICON VALLEY BANK E MERCATI – Occhi puntati sulla reazione dei mercati europei alle vicende della banca statunitense Svb mentre negli scambi asiatici i futures di Wall Street e l’obbligazionario sono in rally. Nel fine settimana le autorità Usa hanno messo in campo misure di emergenza per sostenere la fiducia nei confronti del sistema bancario affermando che i clienti di Svb avranno, a partire da oggi, accesso a tutti i loro depositi e hanno predisposto un nuovo strumento – Bank Term Funding Program (Btfp) – per consentire alle banche di accedere ai fondi di emergenza. Mentre, dopo il fallimento dell’istituto, gli investitori restano comunque preoccupati per un possibile effetto domino, è sempre meno certo se la Fed potrà attenersi ai propri propositi per una stretta monetaria aggressiva al meeting del 22 marzo. Goldman Sachs, che si aspettava in precedenza un rialzo da 25 punti base, ora non prevede alcun intervento sui tassi, spingendo il dollaro in calo. Questa prospettiva è anche alla base di un deciso calo dei tassi dei Treasuries, con il 2 anni crollato a 4,36% dal massimo di 5,08% della scorsa settimana. I futures sui Fed fund non prevedono più alcuna possibilità di un rialzo da 50 punti base rispetto al 70% circa prima della vicenda Svb. La banca, la 16esima negli Usa, è il primo istituto a fallire dalla crisi finanziaria del 2008. Nel frattempo le autorità hanno chiuso un altro istituto finito di recente sotto pressione: la Signature Bank.  Il fallimento di Svb mette in luce alcune crepe nel sistema finanziario globale ora che un decennio con il costo del denaro a livelli molto bassi volge al termine. Inoltre mette alla prova la fiducia della Fed in un sistema finanziario forte e a basso rischio.

WB MARKET MOVER MONITOR

La reazione dei mercati alla crisi della Silicon Valley Bank potrebbe avere implicazioni importanti a partire da quelli azionari. La chiusura dell’indice Standard & Poor 500 di venerdì ha aperto una possibile finestra regressiva che potrebbe, nel caso in cui nell’immediato si consolidino scambi al di sotto di area 4000, riportare i valori verso 3800 usd nei prossimi giorni e successivamente a 3400. Ciò significa che aumenterà nel corso dei prossimi giorni il segnale di avversione al rischio. Questo dovrebbe contagiare i mercati delle materie prime con potenziali riflessi sui tassi di cambio e sui rendimenti obbligazionari.

MATERIE PRIME Il nostro modello mette in evidenza la relazione diretta, causa effetto, tra le vendite sui mercati azionari con quelli delle commodity. Il petrolio ed il rame normalmente tendono a rispondere direttamente a tali impulsi.  Il Brent, che fluttua da tempo all’interno di un range delimitato nella parte inferiore dalla soglia 80 usd, è prossimo al breakout del supporto. E’ da tempo che lo scriviamo e che mettiamo in rilievo l’apertura di finestra regressiva. Gli attuali eventi la confermano. Abbiamo chiamato due obbiettivi al ribasso, fissando il minimo in prossimità di area 60 usd/bar. Anche per il rame abbiamo già effettuato a gennaio una chiamata ribassista per le negoziazioni al LME,  indicando due target di movimento 8500 (b/t) e 8000 usd in un orizzonte poco più ampio. Per quanto riguarda l’energia in Europa ribadiamo la nostra view sulle quotazioni del TTF, il future benchmark sul mercato del gas naturale: al di là di una fase di consolidamento la tendenza rimane orientata al ribasso con obbiettivi di medio termine che non escludono, in assenza di eventi non ponderabili, ritorni dei valori verso area 35 & 20 eur mwh.

FOREX Gli scenari in cui prevalgono condizioni di avversione al rischio tendono a premiare le monete di parcheggio: USD CHF e JPY. La scorsa ottava l’eur usd ha continuato a scambiare all’interno del range 1,05-1,07 che da alcune settimane segnaliamo come percorso di transito propedeutico all’apertura di una nuova gamba riflessiva. Questo passaggio in area 1,05-1,07 ha implicazioni tattiche nel nostro modello di  FX Risk Management (per gli approfondimenti potete richiedere il nostro FX Outlook Riskoo).

L’eur chf ha già violato la soglia analoga a quella indicata per l’eur usd. I valori in linea con le indicazioni fornite nel nostro FX Outlook stanno andando velocemente a verificare l’area target di medio termine indicata già a gennaio in area 0,96 ed a seguire 0,94 eur chf.

L’eur jpy pur rimanendo ancora inserito all’interno dell’ampia fascia che ne governa la volatilità tra 140 e 145 tenderà ad avvicinare il supporto tecnico per defluire successivamente in direzione dei minimi  di inizio anno. Anche in questo caso abbiamo segnalato alle aziende che utilizzano il nostro servizio di advisory FX Risk Management, le indicazioni operative sul loro piano strategico per la gestione proattiva del rischio.

RATES Il nostro modello INTEREST RATES ADVANCE CYCLE© mette in evidenza sul tratto oltre i 12 mesi dell’area euro un segnale di reversal dei tassi. L’IRS a 2 anni dovrebbe flettere dall’attuale 3,55  in direzione di area 3% dove abbiamo collocato il punto di reversal dell’intero ciclo rialzista. Il modello indica per i prossimi due mesi una fase di consolidamento sopra tale punto prima di violare la fascia di attenzione e completare il segnale di reversal.

DECISIONE BCE E SILICON VALLEY BANK AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK

WB ANALYTICS: EUR USD ADVANCE ©

DECISIONE BCE E SILICON VALLEY BANK AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK

WB ANALYTICS: EUR CHF ADVANCE ©

DECISIONE BCE E SILICON VALLEY BANK AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK

WB ANALYTICS: IRS 2Y ADVANCE ©

WB COMMODITY PERSPECTIVES FEBBRAIO 2023

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Abbiamo aggiornato le nostre previsioni sul mercato delle commodity con le analisi economiche sui settori… Dal petrolio all’oro, dai metalli di base, all’agricoltura i nostri analisti analizzano le tendenze nei mercati delle materie prime che hanno un impatto sul nostro mondo di oggi.

WB COMMODITY PERSPECTIVES

FX RISK MANAGEMENT

FX ANALYTICS REPORT

SETTIMANA NUM 6.23 – 7 FEB 23

Con la prima riunione dell’anno le principali banche centrali, pur riconoscendo i significativi progressi ottenuti sul fronte dell’inflazione, hanno deciso di mantenere una postura restrittiva sui tassi. La Fed alzando di 25 bp, dichiara di voler effettuare almeno altri due rialzi, la Bce per non perdere contatto con la prima asserisce di aumentare di altri 50 bp nella riunione di marzo.  La BoE segue in un’area intermedia l’azione delle due grandi BC.

Il nostro TEAM FX Analytics si aspetta ora una rimodulazione dei rialzi dei tassi da parte della FED con uno spostamento al rialzo di 50 punti base dei Fed Funds nelle prossime riunione . Invece di fermarsi al 5,00% dopo un aumento di 25 pb il mese prossimo, ci aspettiamo che il Fomc spinga i tassi al 5,25%  nel mese di maggio.  So che i mercati hanno la memoria del pesce rosso e tutti avevano sempre ragione, ma 12 mesi fa quella visione sarebbe stata vista come fantascienza.

L’esito delle tre riunione riporta quindi  un nuovo equilibrio sui mercati: l’euro in forte recupero da dicembre, perde momentum e viola al ribasso l’importante sostegno tecnico a quota 1,08… PER CONTINUARE A LEGGERE CHIEDI DI SCARICARE IL REPORT

 

  • QUALI EQUILIBRI SARANNO RAGGIUNTI DAI TASSI D’INTERESSE ALLA FINE DEL LORO CICLO RIALZISTA?
  • USA: CRESCITA E SALARI NELLA POLITICA MONETARIA DELLA FED
  • L’EURO HA ESAURITO LA SPINTA AL RIALZO?
  • LE STIME DEL NOSTRO TEAM ANALYTICS SUL RIPOSIZIONAMENTO DEL DOLLARO
  • FX ANALYTICS: EURO VERSO EUROPE & EASTERN EUROPE CURRENCY – ASIA CURRENCY – LATAM CURRENCY

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C’è un impegno al quale nessuno tende ad abdicare: l’accrescimento progressivo e costante delle nostre imprese, siano esse personali che imprenditoriali.

L’impegno che dedichiamo al raggiungimento dei risultati attesi è sempre massimo. Non c’è obbiettivo grande o piccolo che sia che non chieda un’azione di sacrificio e meriti riconoscimento. Cimento massimo a cui sottoponiamo i congegni del nostro sapere e della nostra visione nell’intraprendere con passione.

Per primi chiediamo a noi stessi di rispettare con coerenza il funzionamento profuso ai congegni emotivi, meccanici o semplicemente organici al raggiungimento dello scopo.

Lo chiediamo anche a quanti collaborano a questo sforzo. Lo chiediamo a tutti gli stakeholder. Lo chiediamo a quanti interagiscono direttamente e non al grande sforzo dell’intraprendere. Lo facciamo perché ognuno sente responsabilmente di giocare un ruolo, chi capitano, chi gregario chi in attacco chi in difesa.
Chiediamo semplicemente regole chiare e coerenti, anche in tempi inediti. Senza regole che diffondono radiazioni coerenti, esenti da contraddizioni, ci sentiamo disarmati della logica del nostro pensiero.

Nella nostra contemporaneità, capita spesso di non trovare un rapporto lineare tra fatti, notizie e ragionamento deduttivo. Il pensiero diventa laterale, proposizione delle intuizioni sintetiche imposte da una verità acritica. Trovare un equilibrio tra logica e contraddizione è impresa ardua, esattamente come quella per cui lavoriamo tutti i giorni, qui in WB Advisors,  perseguendo un pensiero indipendente.

E’ l’unico modo che conosciamo per mettere insieme fatti, notizie e numeri, molti numeri. E’ la via che abbiamo seguito per dare forma al 2023, così come lo vediamo.

Con gli stessi strumenti siamo riusciti a dare una corretta prospettiva a molti elementi che hanno determinato gli equilibri economici dello scorso anno. Abbiamo indicato la tendenza positiva del dollaro, la debolezza strutturale dell’euro, l’evoluzione del ciclo delle commodity senza alimentare panico persistente. Semplicemente abbiamo collocato gli eventi nella dimensione del rischio e delle opportunità. E’ così che pensiamo di navigare anche nell’incertezza che preannuncia il 2023.

Ce la faremo Buon Anno.

Wlademir Biasia

PER RICEVERE L’OUTLOOK 2023

CONSIGLIO BCE ATTESE PER L'ANNUNCIO SUI TASSI

LE DECISIONI DEL CONSIGLIO BCE

La BCE ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti base, portando il tasso sui depositi all’1,5% e il tasso di rifinanziamento principale al 2%. Oltre al previsto aumento dei tassi, la BCE ha anche annunciato modifiche alle attuali operazioni di rifinanziamento mirate a lungo termine (TLTRO). A partire dal  23 novembre 2022 il tasso di interesse su tutte le operazioni TLTRO III sarà indicizzato ai tassi di interesse chiave della BCE medi applicabili. Ci saranno anche tre momenti aggiuntivi per i rimborsi anticipati. La banca centrale ha inoltre deciso di fissare la remunerazione delle riserve minime al tasso sui depositi presso la BCE.

Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui ha iniziato a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria.

Per quanto riguarda il PEPP (pandemic emergency purchase programme), il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024.

Ieri a conclusione della conferenza stampa del Governatore della BCE, abbiamo tenuto il nostro consueto punto nella diretta streaming organizzata con AITI, l’Associazione Italiana dei Tesorieri d’Impresa, per commentare le decisioni del Consiglio. Nell’analisi che Wlademir Biasia ha fatto in merito agli impatti sul mercato partendo dal cambio eur usd, ha aperto alla possibilità che i rendimenti sul tratto lungo della curva possano aprire una fase riflessiva.

LE PREMESSE PER UN ALLENTAMENTO DELLE PRESSIONI MONETARIE

La BCE ha  aumentato i tassi di interesse per un totale di 200 punti base in un periodo di poco più di tre mesi. È il ciclo escursionistico più acuto e aggressivo di sempre. Nei due precedenti cicli di rialzo dall’inizio dell’unione monetaria, la BCE ha impiegato almeno 18 mesi per aumentare i tassi di un totale di 200 punti base. Nonostante vi siano molti segnali che preludono ad un’imminente fase recessiva la Banca centrale ha mantenuto un passo restrittivo orientato a normalizzare la politica monetaria.

Ciò nonostante il mercato ha risposto ai segnali inviati dal Baord, acquistando bond governativi sulle scadenze lunghe. Il 10 anni Germania è sceso da 2.50% a poco sotto il 2% in pochissime sedute. Il 10 anni Italia è sceso anch’esso dal picco segnato al 5%  sino a violare marginalmente il 4%.

Il governatore Christine Lagarde in conferenza stampa ha ammesso i progressi maturati sul fronte dei prezzi dell’energia riconoscendone la caduta delle quotazioni dai picchi di agosto.

Il future sul Dutch TTF è sceso da quota 350 sino a sfiorare area 90 euro mwh, maturando in meno di 60 giorni  una correzione del 70%. Anche i prezzi dell’energia elettrica sono scesi in modo altrettanto deciso. In Italia le quotazioni del PUN GME sono scese da quota 740 a quota 100 euro mwh con un ribasso del 86%.  L’energia contribuisce direttamente alla formazione del tasso d’inflazione per almeno il 30%.

BCE: LE NOSTRE ATTESE SUL CICLO DEI TASSI

WB ANALYTICS: TTF NATURAL GAS CYCLE LT

BCE: LE NOSTRE ATTESE SUL CICLO DEI TASSI

WB ANALYTICS: PUN GME TREND

Qualora i mercati consolideranno tali adeguamenti di prezzo, è verosimile attendersi un ridimensionamento dell’inflazione. Già oggi gli input price industriali stanno perdendo momentum, segnalando da tre mesi a questa parte un allentamento delle pressioni  su scala globale.

Le materie prime industriali sono ampiamente scese rispetto ai picchi di fine inverno: le quotazioni da inizio anno e su base YoY sono ampiamente scese. La tabella riporta, in ordine di ampiezza di ribasso YTD,  i principali valori delle commodity scambiate sui mercati a termine (CME – LME – SFE ..) con ampi segni negativi.

BCE: LE NOSTRE ATTESE SUL CICLO DEI TASSI

WB ANALYTICS: COMMODITY PRICE @ 28/10/22

Nelle valutazioni dei prezzi delle commodity si dovrà calcolare l’effetto dollaro, che da inizio anno è aumentato del 12%.

Il quadro complessivo dovrebbe avere effetti positivi sull’inflazione in un orizzonte non immediato ma pur sempre ravvicinato. L’incertezza del quadro geopolitico impone una certa cautela, soprattutto nei confronti del comportamento dei prezzi del gas. Tuttavia vi sono, secondo le nostre stime, concrete probabilità che i valori possano scendere ulteriormente, violando quota 90 euro mwh.

L’evento contribuirebbe  in positivo a chiudere il quadro riflessivo sul comparto delle commodity. Il rallentamento della domanda derivante dai segnali recessivi alimenterebbe ulteriormente l’aspettativa di allentamento dell’inflazione.

INTEREST RATES OULOOK

Date queste premesse, ci aspettiamo un ridimensionamento dei tassi sul tratto lungo della curva.  Già questa settimana abbiamo avuto una preview su queste dinamiche. Ci aspettiamo che l’IRS 10 y possa proseguire nell’atteso trend riflessivo, correggendo inizialmente a quota 2.5% (BT). Le nostre stime tendono a proiettare l’IRS 10y verso una mediana posizionata a al 2% con potenziali picchi minimi, che completerebbero la correzione, verso area 1.50%.

RISKOO ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

BCE: LE NOSTRE ATTESE SUL CICLO DEI TASSI

WB ANALYTICS: IRS 10 Y CYCLE TREND

Confermano le nostre attese una correlata flessione del 10 anni Germania ed Italia, a medio termine, rispettivamente in direzione di area 1.50 (Bund); 3% (BTP)

BCE: LE NOSTRE ATTESE SUL CICLO DEI TASSI

WB ANALYTICS: BUND 10 Y YIELD TREND

BCE: LE NOSTRE ATTESE SUL CICLO DEI TASSI

WB ANALYTICS: BTP 10 Y YIELD TREND

C’è grande volatilità sul mercato delle commodity. Dopo Jackson Hole, il simposio delle banche centrali organizzato lo scorso fine settimana dalla Fed , il mercato è tornato a vendere commodity includendo anche il petrolio che registra dallo sorso venerdì una perdita del 5%. A ciò si aggiunge la riunione straordinaria dei ministri dell’Energia Ue convocata per il 9 settembre dalla presidenza ceca, per discutere le soluzioni da intraprendere per far fronte sulla crisi energetica (gas). Ursula von der Leyen presenterà al parlamento europeo il 14 settembre la proposta della Commissione sul ‘price cap’ per porre un freno all’impennata dei costi che grava su imprese e famiglie. Bruxelles ha allo studio anche misure volte alla riduzione della domanda di elettricità oltre che di gas.

Il forte ribasso registrato dalle materie prime nei mercati a termine risulta in linea con quanto anticipato e scritto nel nostro ultimo report WB COMMODITY PERSPECTIVES e si inserisce in un quadro di robusta frenata della crescita economica in Europa.

I dati PMI, di cui abbiamo anticipato le nostre valutazioni prima di Ferragosto, confermano nelle rilevazioni dei sondaggi di agosto un sensibile rallentamento del comparto manifatturiero in Germania (indice 49 sotto la quota spartiacque crescita/decrescita 50). Abbiamo dedicato un rapporto all’analisi dei dati per supportare il lavoro di pianificazione dei managers delle aziende che seguono il nostro servizio di advisory Enterprise Risk Management per la gestione dei flussi in divisa e degli acquisti di commodity. Tra l’altro quest’anno, diversamente dal passato, abbiamo ricevuto già dalla settimana successiva a Ferragosto le richieste di assessment  per definire i cambi di budget per il 2023.

Oltre ai dati relativi ai trends dei tassi di cambio e materie prime, c’è molto interesse ovviamente per l’andamento delle quotazioni del future sul gas naturale Dutch TTF di cui abbiamo tracciato, nella sintesi dei nostri post, il profilo tendenziale anche negli ultimi sviluppi.

COMMODITY NATURAL GAS DUTCH TTF

Il 22 agosto avevamo indicato un potenziale cap al rialzo in area 320/35 eur mwh, per indicare il 30 agosto il primo segnale di reversal della tendenza speculativa proiettando la correzione iniziale da 320 a  200/180 eur mwh.

Alla luce di quanto sta emergendo sul fronte -politico- non escludiamo un riassorbimento totale del rialzo dei prezzi avviato agli inizi di giugno a partire dalla base dei 90 eur mwh. Indubbiamente il nostro può sembrare un’audace analisi sulle stime tendenziali, tuttavia riteniamo che il ritorno su quei livelli costituisca il primo e non definitivo passo per affrontare il tema.

Come già scritto nel post La grande speculazione (1 e 2), la poca profondità del mercato che tratta il future sul TTF favorisce movimenti speculativi governati da ampie volatilità. I trader in attesa delle riunioni di cui sopra e delle relative decisioni, stanno liquidando le posizioni per non trovarsi scoperti.

COMMMODITY: C’E’ GRANDE VOLATILITA’ SUL MERCATO

WB ANALYTICS: NATURAL GAS DUTCH TTF TREND (MONTHLY)

COMMODITY PETROLIO BRENT OIL

Anche i prezzi del petrolio hanno capitolato di fronte ad una serie di prese di posizioni formate da sviluppi  economici e politici. Qui la confrontation è più ampia ed articolata se possibile. I corsi stanno scendendo verso i nostri obbiettivi intermedi a 80 usd/bar. Sul petrolio si consumerà lo scontro più significativo per garantire al mondo produttivo energia a costi sostenibili.

L’obbiettivo su cui l’occidente sta lavorando potrebbe coincidere con un ritorno delle quotazioni verso l’area prospicente ai 60 usd.

I segnali di rallentamento della crescita favorirebbero questo scenario. L’ostinazione delle banche centrali nel contrastare l’inflazione punta a questo esito.

COMMMODITY: C’E’ GRANDE VOLATILITA’ SUL MERCATO

WB ANALYTICS: BRENT OIL TREND

BANCHE CENTRALI E MERCATI

 

La Fed è schierata ufficialmente in prima linea nel contrastare l’inflazione.

Dai sondaggi PMI emergono già segnali di raffreddamento dei prezzi input industriali. Ne abbiamo parlato, mettendo in evidenza l’andamento grafico, in molti nostri recenti report a partire dalla scorsa primavera.

Ma il recupero dei mercati azionari tra luglio ed agosto hanno imposto un supplemento degli warning da parte dei governatori. Pensiamo che il nostro scenario elaborato lo scorso dicembre nell’Outlook per il 2022, EVERYTHING MUST CHANGE, rimanga tuttora allineato agli sviluppi attesi.

Lo studio degli scenari è indispensabile per definire le linee guida sugli sviluppi che i mercati, Forex, Commodity e Rates, tendono a profilare accendendo un faro, ma soprattutto un bussola,  importanti per la definizione dei piani di Risk Management per gestione del rischio in termini proattivi delle imprese.

In questa specifica fase il tema sull’energia buca qualsiasi titolo da prima pagina. Qualora quanto sopra atteso dovesse concretizzarsi (come pensiamo), l’euro potrebbe beneficiare di una pausa momentanea delle pressioni che lo schiacciano temporaneamente sulla parità con il dollaro.

Tuttavia il punto cardine che definisce lo snodo tra un recupero e la prosecuzione della tendenza riflessiva non coincide con la parità, ancorché essa rappresenti un valore psicologico importante. Tali punti qualificanti li abbiamo declinati nel nostro ultimo rapporto di agosto FX RISKOO OUTLOOK pubblicato il 22 agosto.

Ancora una volta sottolineiamo la necessità di adottare approci flessibili a fronte di schemi rigidi che possono penalizzare le strategie di gestione.

FX ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

I segnali di politica monetaria che giungono da Jackson Hole rimangono orientati ad un linea restrittiva.

Jerome Powell ha ribadito una linea poco accondiscendenti, da cui sono risuonate le parole particolarmente dure sulla necessità di contenere l’inflazione.

Riportare la stabilità dei prezzi richiederà mantenere una politica restrittiva per diverso tempo. La storia ci insegna ad avere cautela contro un allentamento prematuro della politica monetaria“, ha dichiarato il Governatore dal simposio di Jackson Hole.

I futures sui Fed funds si sono spostati aumentando le scommesse su una stretta di 75 pb, e non 50, al Fomc del 20-21 settembre. Gli stessi futures prevedono attualmente che i tassi Usa raggiungano un plateau intorno a marzo e rimangano su quei livelli per un periodo più lungo del previsto. Il mercato valuta un taglio di non più di un quarto di punto percentuale entro la fine del 2023, un mese fa ne scontava almeno due.

Nel contempo nel tardo pomeriggio di venerdì, secondo Reuters, fonti vicine al consiglio di Francoforte, hanno riferito che alcuni banchieri chiedono che si discuta nel consiglio di settembre – giovedì 8 – di una possibile stretta monetaria da tre quarti di punto. Il deterioramento delle prospettive di inflazione è tale, dicono le fonti, che impone di non rallentare nel processo di normalizzazione della politica monetaria.  La BCE ha aumentato i tassi di 50 pb portandoli a zero a luglio, in una mossa di entita’ inaspettatamente robusta. I mercati monetari prezzano in circa 62 pb l’incremento del mese prossimo, scontando quindi al 100% la probabilità di un nuovo +50, rafforzando al 48% (dal 24%) le chance di un rialzo di tre quarti di punto percentuale.
Oggi nel primo pomeriggio ci sarà un intervento pubblico di Philip Lane, capo economista dell’Eurotower, esponente dell’ala dovish del board e molto vicino a Christine Lagarde.

 

L’azione speculativa fa parte del DNA dei mercati. Fa leva su condizioni di eccesso tra un fattore di rischio specifico ed un risultato atteso.

Come noto, i fattori di rischio specifico provengono principalmente dai mercati dell’energia: gas, petrolio.

ENERGY TREND

Il primo, in particolare quello europeo, trattato nella piattaforma THE ICE, si riferisce all’andamento del Dutch TTF, il secondo è trattato in diversi mercati specializzati assumendo come benchmark principale due prodotti: il Brent Oil ed il WTI (West Texas Intermediate).

Il rialzo dei prezzi dell’energia in Europa in particolare, costituisce la causa ultima (in ordine di fattori e tempo) che sta alimentando le spinte inflative.

Il loro rialzo prende corpo con la ripresa delle attività dopo la conclusione della prima fase dei blocchi sanitari Covid, alla fine della primavera del 2020.

In quella fase tutte le commodity sono trascinate al rialzo sulla base di aspettative che vedevano in combinato la ripresa della domanda con i le note difficoltà presenti nelle catene di fornitura globale. Quindi forte domanda ed offerta in ricostruzione hanno animato la prima grande speculazione dei mercati.  La presenza di abbondante liquidità garantita dalle banche centrali ha fornito la benzina per accendere il fuoco speculativo causando il rialzo dell’inflazione nei mercati finanziari prima e reali dopo con un effetto diretto di trasmissione dei prezzi.

LA POLITICA MONETARIA DELLE BANCHE

Le banche centrali per un lungo periodo di tempo hanno sostenuto la tesi che i fattori che avevano scatenato l’inflazione fossero di natura transitoria. Per cui la loro azione di contrasto si è materializzata in ritardo, soltanto quando le condizioni di eccesso concretizzavano i rischi inizialmente disattesi.

La Federal Reserve ha avviato il primo rialzo dei tassi a marzo di quest’anno annunciando il Tapering per il mese di maggio. La BCE invece ha avviato il suo primo rialzo dei tassi a luglio.

La linea di policy monetaria assunta dalle banche centrali, in particolare dalla Fed, ha contribuito a far raffreddare i prezzi delle commodity industriali (metalli) ed agricole.

Al LME le quotazioni del rame dopo i picchi fissati attorno quota 10.750 usd sono scesi sino a 7.000 usd. Ampiezze altrettanto significative si sono viste anche sull’acciaio e sull’alluminio.

Quanto abbiamo assistito al LME o al COMEX non si è visto sul mercato dell’energia, benché ancor prima della guerra in Ucraina avevamo assistito ad altrettanti picchi su natural gas e crude oil.

La loro persistenza a confermare nuove spinte rialziste, ha ridotto notevolmente gli effetti di contrasto promossi dalle banche centrali.

Negli  Stati Uniti, la Fed ed il Dipartimento del Tesoro, stanno operando per raffreddare le quotazioni del greggio. In Europa non vediamo alcuna strategia per contrastare la grande speculazione sul prezzo del gas.

PETROLIO: BRENT OIL

Dalla scorsa primavera sosteniamo che i prezzi del Brent future siano destinati, ovviamente con tutto il comparto petrolifero, a subire una correzione significativa. Dopo il picco tra 125/130 usd/bar abbiamo tracciato uno scenario correttivo orientato a verificare 80 usd/bar (Market Mover Monitor 25 apr 2022).

Il mercato dopo aver costruito un minimo a 91.50 ha aperto una reazione per  verificare la tenuta di 102.50 dove riteniamo transiti il livello che delimita il percorso che dovrebbe portare i valori verso il target 80 usd/bar. Pertanto restiamo fiduciosi sulla prosecuzione della correzione che sta dominando nel breve le contrattazioni. E’ chiaro che anche su questo strumento si stanno confrontando i rapporti di forza tra USa e grandi paesi users verso produttori come Arabia Saudita, Russia ed altri membri dell’Opec+.

 

LA GRANDE SPECULAZIONE

WB ANALYTICS: BRENT OIL TREND

NATURAL GAS: DUTCH TTF

Le quotazioni del Natural Gas europeo e nello specifico il future sul Dutch TTF, eletto come strumento benchmark per la definizione dei prezzi sul mercato consumer europeo,  beneficiano di condizioni di eccesso, prodotte dalla crisi geopolitica UE-Russia, che determinando un rischio specifico alimentano il risultato atteso: la grande speculazione. Essa si scatena in Europa per effetto del differenziale tra i costi energetici tra Ue ed Usa, dove il rapporto è esponenziale 300 contro 24 usd/mwh.

Mentre gli stoccaggi procedono secondo gli obbiettivi programmati in termini quantitativi, l’effetto elastico, generato dal gioco di un’offerta ad intermittenza,  ha creato un swing rialzista sui prezzi oltre ogni logica industriale.

C’è stato un momento in cui ci eravamo illusi della possibilità che tale logica potesse avere ragione sulla bolla speculativa, ma abbiamo dovuto ricrederci quando da 90/80 eur mwh toccati agli inizi di giugno il mercato ha spinto i valori oltre la nostra soglia di allerta 95 & 105 eur mwh. Nel WB MARKET MOVER WEEK ci siamo  spinti a fissare un target di breve a 320 euro. Il mercato l’ha bruciato dopo pochi giorni!

Ci sembra che tra 320/335 si possa formare un cap nel breve ed aprire una reazione al ribasso, mentre siamo giunti alla fine della pausa produttiva di agosto.

Tuttavia per raffreddare la grande speculazione dobbiamo confidare in quello che ci sembra essere nel breve l’unica via d’uscita: l’azione diplomatica. Le alternative al gas russo non sembrano praticabili se non oltre il 2023.

LA GRANDE SPECULAZIONE

WB ANALYTICS: NATURAL GAS DUTCH TTF

FX ENTERPRISE RISK MANAGEMENT