I mercati cercano situazioni di parcheggio ovvero il Volo per la Sicurezza: flight to Quality!
Per quali ragioni non deve stupire il sell off ed il conseguente flight to quality dei mercati?
E’ noto a chiunque che i valori di borsa non rispondevano da tempo alla normale azione di Price Discovery governata dai fondamentali. I rialzi erano per lo più espressione della grande liquidità disponibili cerca di facili remunerazioni.
In secondo luogo sono vittima della nuova modernità: AI, algoritmi, sistemi computerizzati di trading. La loro lettura degli eventi è programmata per molto spesso in modo binario per cui l’innesco di determinati segnali produce vendite prosciugando i rarissimi bid presenti sui book di negoziazione.
A poco servono ora le parole di rassicurazione. In momenti di forte incertezza i mercati, che alla fine sono fatti anche da investitori, chiedono segnali concreti.
Ieri il Presidente della BCE ha sollecitato i governi dell’UE di sostenere l’economia reale intervenendo, ma il pilota automatico innestato da una linea di policy rigorosa sul fronte fiscale non lascia al momento margini qualificanti.
FX RISK
L’ EUR USD ha raggiunto questa mattina il nostro target 1,0950, la cui reazione era stata annunciata già lo scorso venerdì‘ mentre le negoziazioni fissavano un minimo a 1,0770.
al momento si è raffreddato anche il rialzo del USD JPY: il cambio è ritornato a testare l’area 110 da cui era stato innescato il trigger correttivo. Non è una notizia positiva per le condizioni di avversione al rischio in generale, soprattutto se, come scriviamo ieri, il valore dovesse scendere nuovamente sotto area 108,75 USD JPY e rafforzare il flight to quality.
FLIGHT TO QUALITY STOCK MARKET
Sul fronte dei mercati azionari segnaliamo per oggi l’importanza del test di area 3100/80 dello Standard & Poor 500. In controtendenza ci aspettiamo a partire da questa verifica una reazione. Secondo i nostri studi, le probabilità che ciò possa verificarsi non sono elevate, tuttavia riteniamo che il test possa produrre qualche reazione. Le modalità con cui eventualmente si formerà, ci consentirà di dare una lettura più ampia del fenomeno in corso e stabile uno scenario di più ampio respiro. L’importanza rilevante sotto il profilo tecnico di questo passaggio include anche la possibilità che si verifichino interventi istituzionali (dichiarazioni) orientati a rassicurare i mercati.
In Europa il Dax, riferimento assoluto per i mercati e l’economia dell’Eurozona, ha purtroppo abbandonato ampiamente l’area 13.000 confermando quanto scritto nel nostro recente Outlook Intermarket WB Perspectives dirigendo verso quota 12100. Anche qui avremo una verifica la cui importanza mediatica risulta pari a quella indicata per il mercato azionario americano.
Il clima conferma altresì l’orientamento dei rendimenti benchmark sul segmento a 10 Y nelle direzioni attese: il Treasury transita poco sopra 1,20 mentre il Bund oscilla al momento a -0,525%. Sono segnali che riflettono l’immagine di un flight to quality preoccupato.
NOTIZIE DALLE BANCHE CENTRALI
BCE – Tanti gli interventi in programma oggi, a partire da quello a Londra della numero uno Christine Lagarde, che ieri ha ribadito l’appello ai governi della zona euro a ricorrere ai margini di bilancio per alimentare la crescita in una fase di rallentamento per il blocco. Gli investitori cercheranno segnali di un possibile futuro intervento di Francoforte a sostegno dell’economia per l’impatto del coronavirus: i mercati monetari della zona euro ieri hanno iniziato a scontare al 100% la possibilità che l’istituto centrale tagli i tassi di interesse a dicembre.
PBOC – La banca centrale cinese assicurerà ampia liquidità attraverso tagli mirati al coefficiente di riserva obbligatoria in tempi appropriati, per ridurre il più possibile l’impatto sull’economia del coronavirus.
TASSI SUD COREA – La Corea del Sud, quarta economia asiatica pesantemente colpita dal coronavirus, ha lasciato invariati i tassi di interesse nonostante le aspettative di una riduzione: il governatore della banca centrale ha riconosciuto che l’epidemia rappresenta una minaccia per l’economia ma ha sottolineato i limiti della politica monetaria, chiedendo piuttosto più misure mirate da parte del governo.
BOJ – Secondo Goushi Kataoka, membro del board della Bank of Japan, non c’è bisogno di un allentamento della politica monetaria nell’immediato e, prima, l’istituto deve avere chiaro l’impatto del coronavirus sull’economia.
DATI MACROECONOMICI
DATI ZONA EURO – Sul lato macro, occhi sulla fiducia di manifattura e consumatori italiani a febbraio dopo un rialzo nel mese di gennaio, alla ricerca di segnali per capire quale sia l’impatto iniziale del coronavirus. In quest’ottica verrà guardato anche l’economic sentiment della zona euro, sempre per il mese di febbraio. La Spagna, inoltre, diffonde la stima dell’inflazione per questo mese.
PORTAFOGLIO TITOLI DELLE BANCHE – Atteso il dato Bce sul portafoglio dei titoli di Stato nazionali delle banche con sede in Italia relativo a gennaio, da confrontare con i 384,759 miliardi di euro di dicembre, minimo da un anno.
DATI USA – L’interesse si concentra sulla seconda lettura del Pil del quarto trimestre, a +2,1% nella stima preliminare, e sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione settimanali per avere il polso del mercato del lavoro statunitense.