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DECISIONE BCE E SILICON VALLEY BANK AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK

DECISIONE BCE AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK

La settimana è scandita dall’attesa per la riunione della Bce di giovedì 16 marzo, alla luce anche delle recenti turbolenze sui mercati legate a Svb, la banca in difficoltà della Silicon Valley . Se un rialzo da 50 punti base è già stato preannunciato al precedente meeting, l’attenzione degli investitori si concentrerà sulle parole di Lagarde che dovrebbe lasciare intravvedere ulteriori aumenti nel prossimo futuro. Il quadro tuttavia potrebbe mutare velocemente dopo l’incidente che ha colpito a freddo i mercati lo scorso fine settimana. La BCE dovrà bilanciare la propria comunicazione tra i rischi legati ad una curva dei prezzi comunque in flessione, rispetto ai riflessi sulla crescita. Giovedì lo staff di Francoforte riporterà le nuove stime su crescita e inflazione nella zona euro pre i prossimi mesi. In particolare verranno monitorate le stime per i prezzi nel 2024 e 25 nonché l’eventuale entità del rialzo di maggio.

Domani inoltre l’appuntamento è con l’inflazione Usa di febbraio che, da attese, dovrebbe scendere ulteriormente a perimetro annuo arrivando al 6% dal precedente 6,4% con una flessione, sebbene più contenuta, anche per l’indice ‘core’ su anno a 5,5% da 5,6%.

INSIDE CENTRAL BANK Giovedì 16 alle h. 16 dopo la conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde in compartecipazione con A.I.T.I., l’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa, commenteremo in diretta streaming le decisioni della BCE ed i riflessi sui mercati Forex – Commodity – Rates.  Link per ricevere l’invito

SILICON VALLEY BANK E MERCATI – Occhi puntati sulla reazione dei mercati europei alle vicende della banca statunitense Svb mentre negli scambi asiatici i futures di Wall Street e l’obbligazionario sono in rally. Nel fine settimana le autorità Usa hanno messo in campo misure di emergenza per sostenere la fiducia nei confronti del sistema bancario affermando che i clienti di Svb avranno, a partire da oggi, accesso a tutti i loro depositi e hanno predisposto un nuovo strumento – Bank Term Funding Program (Btfp) – per consentire alle banche di accedere ai fondi di emergenza. Mentre, dopo il fallimento dell’istituto, gli investitori restano comunque preoccupati per un possibile effetto domino, è sempre meno certo se la Fed potrà attenersi ai propri propositi per una stretta monetaria aggressiva al meeting del 22 marzo. Goldman Sachs, che si aspettava in precedenza un rialzo da 25 punti base, ora non prevede alcun intervento sui tassi, spingendo il dollaro in calo. Questa prospettiva è anche alla base di un deciso calo dei tassi dei Treasuries, con il 2 anni crollato a 4,36% dal massimo di 5,08% della scorsa settimana. I futures sui Fed fund non prevedono più alcuna possibilità di un rialzo da 50 punti base rispetto al 70% circa prima della vicenda Svb. La banca, la 16esima negli Usa, è il primo istituto a fallire dalla crisi finanziaria del 2008. Nel frattempo le autorità hanno chiuso un altro istituto finito di recente sotto pressione: la Signature Bank.  Il fallimento di Svb mette in luce alcune crepe nel sistema finanziario globale ora che un decennio con il costo del denaro a livelli molto bassi volge al termine. Inoltre mette alla prova la fiducia della Fed in un sistema finanziario forte e a basso rischio.

WB MARKET MOVER MONITOR

La reazione dei mercati alla crisi della Silicon Valley Bank potrebbe avere implicazioni importanti a partire da quelli azionari. La chiusura dell’indice Standard & Poor 500 di venerdì ha aperto una possibile finestra regressiva che potrebbe, nel caso in cui nell’immediato si consolidino scambi al di sotto di area 4000, riportare i valori verso 3800 usd nei prossimi giorni e successivamente a 3400. Ciò significa che aumenterà nel corso dei prossimi giorni il segnale di avversione al rischio. Questo dovrebbe contagiare i mercati delle materie prime con potenziali riflessi sui tassi di cambio e sui rendimenti obbligazionari.

MATERIE PRIME Il nostro modello mette in evidenza la relazione diretta, causa effetto, tra le vendite sui mercati azionari con quelli delle commodity. Il petrolio ed il rame normalmente tendono a rispondere direttamente a tali impulsi.  Il Brent, che fluttua da tempo all’interno di un range delimitato nella parte inferiore dalla soglia 80 usd, è prossimo al breakout del supporto. E’ da tempo che lo scriviamo e che mettiamo in rilievo l’apertura di finestra regressiva. Gli attuali eventi la confermano. Abbiamo chiamato due obbiettivi al ribasso, fissando il minimo in prossimità di area 60 usd/bar. Anche per il rame abbiamo già effettuato a gennaio una chiamata ribassista per le negoziazioni al LME,  indicando due target di movimento 8500 (b/t) e 8000 usd in un orizzonte poco più ampio. Per quanto riguarda l’energia in Europa ribadiamo la nostra view sulle quotazioni del TTF, il future benchmark sul mercato del gas naturale: al di là di una fase di consolidamento la tendenza rimane orientata al ribasso con obbiettivi di medio termine che non escludono, in assenza di eventi non ponderabili, ritorni dei valori verso area 35 & 20 eur mwh.

FOREX Gli scenari in cui prevalgono condizioni di avversione al rischio tendono a premiare le monete di parcheggio: USD CHF e JPY. La scorsa ottava l’eur usd ha continuato a scambiare all’interno del range 1,05-1,07 che da alcune settimane segnaliamo come percorso di transito propedeutico all’apertura di una nuova gamba riflessiva. Questo passaggio in area 1,05-1,07 ha implicazioni tattiche nel nostro modello di  FX Risk Management (per gli approfondimenti potete richiedere il nostro FX Outlook Riskoo).

L’eur chf ha già violato la soglia analoga a quella indicata per l’eur usd. I valori in linea con le indicazioni fornite nel nostro FX Outlook stanno andando velocemente a verificare l’area target di medio termine indicata già a gennaio in area 0,96 ed a seguire 0,94 eur chf.

L’eur jpy pur rimanendo ancora inserito all’interno dell’ampia fascia che ne governa la volatilità tra 140 e 145 tenderà ad avvicinare il supporto tecnico per defluire successivamente in direzione dei minimi  di inizio anno. Anche in questo caso abbiamo segnalato alle aziende che utilizzano il nostro servizio di advisory FX Risk Management, le indicazioni operative sul loro piano strategico per la gestione proattiva del rischio.

RATES Il nostro modello INTEREST RATES ADVANCE CYCLE© mette in evidenza sul tratto oltre i 12 mesi dell’area euro un segnale di reversal dei tassi. L’IRS a 2 anni dovrebbe flettere dall’attuale 3,55  in direzione di area 3% dove abbiamo collocato il punto di reversal dell’intero ciclo rialzista. Il modello indica per i prossimi due mesi una fase di consolidamento sopra tale punto prima di violare la fascia di attenzione e completare il segnale di reversal.

DECISIONE BCE E SILICON VALLEY BANK AL CENTRO DEI MARKET MOVER WEEK
WB ANALYTICS: EUR USD ADVANCE ©
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WB ANALYTICS: EUR CHF ADVANCE ©
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WB ANALYTICS: IRS 2Y ADVANCE ©