WB PERSPECTIVES OUTLOOK II° Q
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STATE VIVENDO TEMPI ECCEZIONALI
“C’è spesso, nella vita, una sorta di fatalità.
E questa fatalità, non noi, ha determinato ciò che doveva accadere.” Oriana Fallaci
Non c’è una regola generale per valutare l’incertezza sulla visione di uno scenario. L’incertezza è parte centrale del processo di confronto. Soprattutto in tempi inediti come i nostri. Passato, presente e futuro esistono tutti allo stesso modo, diviene quindi necessario non solo concentrare la nostra attenzione sul momento presente, ma anche comprendere che quest’ultimo è un anello inserito in una catena cosmica di cui facciamo parte ed ha relazioni con il passato ed il futuro.
Dobbiamo allora accogliere nella nostra mente in modo equanime tutte e tre le determinazioni del tempo: passato, presente e futuro e cercare di guardare all’universo, sub specie aeternitas, sotto l’aspetto dell’eternità. Nel pensiero greco la filosofia è un sapere insieme teorico e pratico, come la nostra visione contingente.
OUTLOOK I°Q 2020
Nella mia vita professionale ho vissuto e superato molte situazioni di grande crisi: il 1992 svalutazione della lira, 1997 crisi paesi emergenti, 2000 crisi dot.com, World trade Center – Twin Towers, 2008 Subrime, 2011 crisi dei debiti sovrani. In ognuna di queste situazioni ci sono stati i segnali premonitori, scosse di avvertimento che consentivano di agire preventivamente e mettersi al riparo. L’ho fatto. Anche in questa nuova emergenza ho ritenuto di dare gli opportuni allarmi in tempi ristretti ma utili per prevenire e mitigare i rischi.
Nei nostri post e nelle newsletter pubblicate a partire dal 20 febbraio abbiamo dato rilievo in alle dimensioni di questa contingenza annunciando crolli che poi si sono puntualmente verificati. Abbiamo liquidato dai nostri portafogli modello tutta la componente azionaria il 21 febbraio senza esitazioni.
INTERMARKET
Già nell’Outlook 2020 avevamo indicato il rischio di assistere quest’anno ad un ribasso violento dei rendimenti governativi sul 10 anni. Per il 10 anni Usa e quello Germania, i due benchmark di riferimento per il mercato obbligazionario mondiale, avevamo stimato un target rispettivamente a 0,50% e -0,80%. Ebbene questi valori sono stati verificati l’8 ed il 9 marzo scorsi. Probabilmente li rivedremo presto. Sul petrolio e sulle commodity avevamo lasciato in sospeso il giudizio sostenendo la tesi che comunque trattavano in condizioni fortemente riflessive. Tant’è che a fine gennaio ed a febbraio abbiamo indicato, quando il petrolio Brent quotava ancora ben al di sopra dei 63 usd il barile, un rischio di caduta sino ai 40 usd/bar. Recentemente abbiamo aggiornato la stima a 15 usd. Lo stesso abbiamo fatto per le commodity industriali.
Sul mercato azionario avevamo stabilito una road map diversa. L’impianto generale per il 2020 prevedeva, come riferimento, un rialzo dello Standard & Poor 500 sino a 3330/40 entro la primavera al cui test sarebbe seguito un’importante fase correttiva per poi assistere ad una ripresa. Pertanto alla verifica del primo obbiettivo raccomandavamo di prendere beneficio, ovvero liquidare le posizioni, in attesa di ricomporre i portafogli in termini opportunistici. Il Covid- 19 ha alterato ovviamente la strategia, ma il raggiungimento dell’obbiettivo indicato è coinciso praticamente con il picco fissato dal mercato. C’era tempo per liquidare prima e comunque dopo, alle prime scosse di avvertimento dove aveva per tempo segnalato il rischio di caduta quantomeno verso i minimi del 2018 se non oltre.
Sul mercato dei cambi avevamo stimato, con un atteggiamento inedito ed alternativo agli uffici studi di moltissime banche, una caduta dell’euro sul dollaro verso area 1,0650.
Anche in questo caso, nonostante l’ampia volatilità, i prezzi sono scesi sino a verificare l’area
Indicata nonostante le temporanee distorsioni.