I PMI manifatturieri e dei servizi a livello mondiale
I PMI manifatturieri e dei servizi a livello mondiale fanno parte rilevante del calendario economico di questa settimana. Con la loro pubblicazione avremo un quadro aggiornato delle condizioni economiche all’inizio del quarto trimestre, utile a comprendere se la perdita di momentum della ripresa continuerà a dominare la scena macro economica. Prosegue l’intenso calendario di riunioni dei consigli delle banche centrali. Oggi e domani negli Stati Uniti si riunisce la Federal Reserve , dopo di che sarà la volta della BoE nel Regno Unito e della Banca Centrale dell’Australia. Infine, un altro dato rilevante sarà riportato venerdì con la pubblicazione delle statistiche sull’occupazione USA.
Ieri il dato PMI manifatturiero degli USA ha messo in evidenza una perdita di velocità nelle due diverse rilevazioni: Il PMI Markit Manifatturiero è sceso rispetto al mese di settembre, come pure l’analogo indice ISM manifatturiero. Ancora una volta la causa principale della minore fiducia sul ritmo della ripresa indicata dalle aziende, risulta imputabile all’allungamento delle catene di approvvigionamento, con carenze di componenti che limitano la crescita della produzione al minimo da luglio dello scorso anno. Non mancano inoltre i problemi relativi alla mancanza di mano d’opera. Un ulteriore fattore di perdita di momentum per il 25% degli intervistati è dato da un calo della domanda, ciò nonostante gli afflussi di nuovi ordinativi rimane comunque al di sopra della media. I deficit di produzione rispetto alla domanda hanno contribuito ad aumentare ulteriormente i prezzi di vendita dei produttori, suggerendo che le pressioni inflazionistiche continuano a crescere con effetti persistenti.
AREA |
EVENTO |
1/1/21 |
PREVISIONE |
PRECEDENTE |
USD |
Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Ott) |
58,4 |
59,2 |
60,7 |
USD |
Spese per costruzioni edili (Mensile) (Set) |
-0,5% |
0,4% |
0,1% |
USD |
Indice ISM dell’occupazione manifatturiera (Ott) |
52 |
50,2 |
|
USD |
Indice ISM dei nuovi ordini manifatturieri (Ott) |
59,8 |
66,7 |
|
USD |
Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Ott) |
60,8 |
60,5 |
61,1 |
USD |
Indice ISM prezzi del settore manifatturiero (Ott) |
85,7 |
78,5 |
81,2 |
CNY |
Indice Manifatturiero PMI – Caixin (Ott) |
50,6 |
50 |
50 |
Markit ha riportato anche il dato per la Cina. Il PMI manifatturiero è salito frazionalmente nel mese di ottobre riuscendo a consolidare valori al di sopra della soglia 50 (spartiacque tra espansione > 50 e stagnazione/recessione). Il settore manifatturiero è stato caratterizzato da una combinazione di forte domanda contrapposta ad un’offerta debole. La produzione si è ridotta per il terzo mese consecutivo, ad un ritmo più veloce dal mese di agosto. Tagli all’elettricità e razionamento, carenza ed aumenti dei prezzi delle materie prime, sono state le ragioni che hanno causato la contrazione dell’offerta. Tuttavia la spinta della domanda interna ha contribuito a sostenere la tendenza grazie all’incremento dei nuovi ordini. La domanda estera è rimasta fiacca invece, in quanto le esportazione sono rimaste depresse per il terzo mese consecutivo (<50). La pressione inflazionistica ha confermato ulteriori tensioni: i costi relativi ai fattori di produzione sono aumentati per il 17° mese consecutivo, con il tasso di crescita che ha accelerato al massimo da dicembre 2016.
Secondo il sondaggio, i prezzi delle materie prime e dell’energia sono aumentati bruscamente; di conseguenza anche i costi di trasporto sono aumentati. La misura dei prezzi alla produzione è salita al massimo degli ultimi cinque mesi per effetto degli incrementi subiti a valle della catena di valore. Gli aumenti dei prezzi applicati dai produttori di prodotti intermedi sono stati particolarmente consistenti. Infine rimangono elevati i tempi di consegna dei fornitori a causa dei blocchi produttivi causati dalla carenza di energia e di materie prime. L’indicatore dei tempi di consegna ha raggiunto.
PMI ITALIA – Dal lato macro in primo piano l’indice Pmi sul settore manifatturiero di ottobre: la mediana delle attese raccolte da Reuters prevede un ritmo di espansione invariato da settembre a 59,7. Diffusa la scorsa settimana e relativa a ottobre, l’indagine Istat sul morale delle aziende manifatturiere ha messo in luce un miglioramento a 114,9, oltre le attese.
BANCHE CENTRALI
Oggi e domani si riunisce il Fomc, l’organismo monetario della Fed. Al termine dei lavori Jerome Powell riferirà in conferenza stampa le decisioni finali. Il mercato si aspetta l’annuncio che confermi l’avvio del tapering, ovvero la riduzione degli acquisti su larga scala di asset da parte della Riserva Federale. Invece appare meno probabile che il Governatore faccia espliciti riferimenti alla tempistica del primo rialzo dei tassi di interesse. La nostra view ha anticipato i tempi di attesa entro l’estate 2022. I contratti futures sui federal fund configurano tre rialzi di un quarto di punto il prossimo anno, rispetto a due della scorsa settimana. Il tenore delle aspettative è direttamente proporzionale all’apprezzamento del dollaro contro le principali monete, fatta eccezione per lo yuan renminbi.
Nel mese di ottobre il cambio eur usd ha attivato, come previsto agli inizi del mese, una nuova banda di oscillazione compresa tra 1,1680 ed 1,15. Qualora la Fed dovesse decidere per l’avvio del tapering in misura robusta, il dollaro potrebbe abbandonare il range ed aprire una nuova finestra riflessiva puntando al raggiungimento di area 1,12 eur usd.
Venerdì l’US Bureau of Labour Statistics rilascerà i dati per il mese di ottobre. L’andamento della media settimanale delle richieste dei sussidi di disoccupazione è sceso sensibilmente nel corso del mese, lasciando intravvedere l’ipotesi che il dato sulle nuove buste paga possa aumentare in modo più robusto rispetto al mese di settembre.
AREA |
EVENTO |
5/1/2021 |
PREVISIONE |
PRECEDENTE |
USD |
Salario orario medio (Mensile) (Ott) |
0,004 |
0,6% |
|
USD |
Retribuzione oraria media (annuale) (Annuale) (Ott) |
4,9% |
4,6% |
|
USD |
Media di Ore Settimanali (Ott) |
34,8 |
34,8 |
|
USD |
Retribuzione statale (Ott) |
-123,0K |
||
USD |
Buste paga del settore manifatturiero (Ott) |
27K |
26K |
|
USD |
Buste paga del settore non agricolo (Ott) |
450K |
194K |
|
USD |
Tasso partecipazione (Ott) |
61,6% |
||
USD |
Libri paga non agricoli privati (Ott) |
400K |
317K |
|
USD |
Tasso di disoccupazione U6 (Ott) |
8,5% |
||
USD |
Tasso di disoccupazione (Ott) |
4,7% |
4,8% |
BANCA CENTRALE AUSTRALIA – In linea con le attese, la Reserve Bank of Australia ha confermato il costo del denaro sull’attuale minimo di 0,10%. Tuttavia l’istituto ha compiuto un altro passo verso la riduzione delle misure di stimolo abbandonando il controllo dei rendimenti, lasciandosi alle spalle il target di 0,1% per i governativi aprile 2024.
VERBALI BANCA GIAPPONE – Gli esponenti del board della Banca del Giappone hanno discusso del futuro delle misure di stimolo messe in campo contro la pandemia e uno di loro si è espresso a favore di un graduale disimpegno quando l’effetto del Covid sull’economia si farà sentire meno. E’ quanto emerge dai verbali della riunione di fine settembre in cui l’istituto centrale nipponico ha lasciato invariata la propria politica. Allora però ha tracciato anche un quadro più fosco per export e produzione rafforzando le attese che manterrà ancora in campo le massicce misure di stimolo.
Anche dal meeting della Bank of England ci aspettiamo segnali più restrittivi, magari ancora inseriti in un percorso di attese. Vi sono aspettative di un aumento di 15 punti base del tasso di riferimento in parte già scontate dal mercato. Il recente PMI Markit UK ha continuato a indicare pressioni inflazionistiche record e un’accelerazione della crescita , aggiungendo segnali che la BoE potrebbe essere la prima banca centrale del G-7 ad aumentare i tassi, anche se non tutti i responsabili politici ritengono che il momento sia giusto date le incertezze sul il percorso di recupero. L’eur gbp nel corso delle ultime settimana ha consolidato la tendenza riflessiva a favore della sterlina. Siamo sempre confidenti in un movimento che tendenzialmente punta ad un ulteriore ritracciamento dei prezzi rispetto alle perdite subite dal pound dopo il referendum Brexit. La nostra view continua a confermare una stima che punta in direzione di 0,82/0,80 eur gbp nel breve medio periodo.
MARKIT PMI UK VS. INFLATION