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WB MARKET MOVER MONITOR WEEK: ANCORA SEGNALI DI RALLENTAMENTO?

La domanda che tutte le imprese si sta ponendo guarda agli effetti del nuovo picco raggiunto dalle quotazioni del gas naturale con le ripercussioni sull’economia.

L’agenda economica della settimana potrebbe fornire alcune risposte al quesito.

Il trend del future Dutch TTF, secondo gli studi che abbiamo riportato nel nostro nuovo report di agosto, WB COMMODITY PERSPECTIVES, rimane ancora orientato al rialzo.  Ovviamente tali sviluppi creano ulteriori minacce al quadro generale. Abbiamo aggiornato la soglia sotto la quale potremmo catturare un primo segnale di allentamento delle tensioni. Segnale che reputiamo non incombente secondo lo scenario descritto.

La Fed prepara per il simposio di Jackson Hole a fine mese, dopo che i verbali della riunione del FOMC della scorsa settimana segnalano ulteriori, anche se minori, aumenti dei tassi in cantiere per il mese di settembre. In ogni caso il mercato continua a ponderare maggiori probabilità per un nuovo rialzo dei tassi da un terzo di punto al Fomc che si conclude il 21 settembre. Jerome Powell terrà venerdì il  discorso di apertura del simposio.

Sempre negli USA, in settimana avremo la pubblicazione della seconda stima del GDP USA per il secondo trimestre (previsione: -0,9%). Il dato conferma  il deterioramento delle condizioni economiche. Attesa anche la  pubblicazione dei dati PCE.

Nel frattempo la PBoC  ha introdotto nuove misure per facilitare i flussi del credito verso le banche commerciali cinesi, nell’intento di rilanciare un’economia piagata dalla crisi del settore immobiliare e da nuovi casi di contagio. Il tasso di riferimento sui prestiti a uno è stato ridotto di 5 punti base a 3,65%, quello sui finanziamenti a 5 anni di 15 centesimi a 4,30%.

Sul fronte BCE, con l’inflazione a livelli record e anche la componente di fondo in forte aumento, si teme che al consiglio dell’8 settembre Francoforte opti per una nuova decisa stretta monetaria.

In Europa, la crescita si è raffreddata. Le nostre analisi sull’esito dei sondaggi PMI di luglio confermano un deterioramento del quadro su scala globale. L’aggiornamento dei PMI flash di agosto saranno quindi ulteriormente analizzati  per valutare come le diverse aree economiche hanno risposto alle condizioni congiunturali più complesse. I timori inflazionistici, i problemi di offerta e l’incertezza macroeconomica dovrebbero pesare sulla crescita e, in alcuni casi, portare a contrazioni della produzione. Nel frattempo, si prevede che i dati del PIL del secondo trimestre per la Germania rallentino all’1,4% (primo trimestre: 3,6%) sulla scia dell’inflazione che ha raggiunto il 7,5% il mese scorso. Come scritto in apertura del post, le preoccupazioni arrivano anche sul fronte energetico, con le minacce all’approvvigionamento di gas che si aggiungono ai problemi dei consumatori. Si prevede che i dati sulla fiducia sotto forma di clima aziendale IFO e dati sulla fiducia dei consumatori di Gfk riveleranno un sentiment piuttosto debole.

In Asia, Giappone e Australia, le PMI flash saranno valutate attentamente. I dati del mese scorso hanno indicato condizioni economiche stagnanti in Giappone, mentre l’attività è aumentata al ritmo più debole degli ultimi sei mesi in Australia. Altrove nella regione APAC, Cina, Indonesia e Corea del Sud terranno incontri di politica monetaria con solo quest’ultima che dovrebbe cambiare i tassi. In Corea del Sud è previsto un aumento del tasso di 25 punti base.

WB MARKET MOVER MONITOR

Abbiamo pubblicato l’aggiornamento all’Outlook per i mercati Forex e per le Commodity.

Nel confermare le stime fatte in primavera e negli streaming, INSIDE CENTRAL BANK, organizzati con AITI, l’Associazione Italiana dei Tesorieri d’Impresa, rinnoviamo i segnali che declinano una nuova leg riflessiva dei mercati azionari accompagnata da una fase di avversione al rischio.

Nei rapporti FX abbiamo confermato quindi i nostri target di scenario per i tassi di cambio stimati già nell’Outlook 2022.  A guidare la nuova corrente di avversione al rischio sono sia le attese per un rallentamento globale, sia lo shock sui prezzi dell’energia, gas ed elettricità in Europa.

Ci aspettiamo un prossimo picco dei prezzi del future sul Natural Gas Dutch TTF a 320 eur mwh, di conseguenza un nuovo run up delle quotazioni del PUN (energia elettrica). Al momento i livelli di stoccaggio in Italia ed Europa sono  al 77% rispetto all’obbiettivo del 90% da raggiungere entro ottobre/novemebre. Viaggiano sostanzialmente in linea con la media quinquennale,  ben al di sopra del 64% visto nella stessa fase dell’anno scorso.

L’euro continuerà ad assorbire tutte le tensioni macro relative alle conseguenze del corto circuito sull’energia. Il rapporto eur usd sta testando la parità dopo una fase reattiva che l’aveva riportato in area 1.02/03 dal minimo di luglio a 0.9950.

Nel rapporto di agosto mettiamo le basi per aiutare i CFO d il management delle aziende a definire lo scenario su cui impostare i cambi di budget ed le quotazioni delle materie prime per il 2023.

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