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WB COMMODITY PERSPECTIVES: OULOOK 2024

WB COMMODITY PERSPECTIVES OUTLOOK 2024

COMMODITY OUTLOOK 2024 Buona parte degli analisti si attendeva che il 2023 doveva essere un anno di forza per il complesso delle materie prime. Le materie prime sono state la classe di attività che ha ottenuto le migliori performance nel 2021 e nel 2022 e, all’inizio del 2023, erano potenzialmente candidate, secondo molte view, ad essere di nuovo le migliori in termini di rendimento, specialmente considerando le preoccupazioni riguardanti l’approvvigionamento di gas durante l’inverno europeo 2022/23 e le crescenti tensioni geopolitiche.

Diversamente dal consensus abbiamo assunto una posizione molto più riflessiva sul comparto energetico e su quello dei metalli in generale salvo poche eccezioni. L’Europa ha avuto un inverno insolitamente mite nel 2022/23, lasciando il mercato del gas molto tranquillo. I mercati hanno anche sottovalutato la capacità dei flussi commerciali di adattarsi alle sanzioni e ai divieti legati all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, mentre la storia della ripresa della Cina non è andata come previsto, con diversi punti deboli nell’economia, in particolare nel settore immobiliare. Nel frattempo, il rialzo dei tassi da parte delle banche centrali e un dollaro statunitense più forte hanno rappresentato un forte ostacolo per i mercati delle materie prime.

Per l’anno in corso continuiamo a mettere in primo piano i rischi geopolitici e le loro implicazioni. Le aspettative che la Federal Reserve degli Stati Uniti e la BCE invertano la politica restrittiva e inizino a ridurre i tassi di interesse nel corso del 2024 dovrebbero fornire un certo sostegno alle materie prime. Tuttavia, ci sono chiari rischi legati alla domanda che delineano aspettative per una crescita globale più debole quest’anno.

L’energia ed il petrolio in particolare saranno al centro delle criticità. L’atteggiamento politico dell’OPEC+ sarà cruciale per le prospettive future. Il gruppo e in particolare l’Arabia Saudita hanno dimostrato la loro volontà di sostenere i prezzi lo scorso anno, non ci aspettiamo che questo cambi nel 2024. Tuttavia più l’OPEC+ taglia la produzione, più sarà difficile per il gruppo concordare tagli più profondi. Al momento vediamo il mercato del petrolio in equilibrio con scambi sul Brent al di sopra di area 73/70 usd/bar e al disotto di 85 usd. Il rischio chiave per l’approvvigionamento petrolifero rimane correlato alle tensioni in Medio Oriente e nella possibilità di un’applicazione più rigorosa delle sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran. Ciò renderebbe il mercato del petrolio molto più stretto del previsto… per continuare a leggere