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UNA SETTIMANA DI VERIFICHE

RISKOO MONITOR

MARKET MOVER

 

Si apre una settimana di verifiche.

Christine Lagarde in conferenza stampa, lo scorso giovedì a margine del meeting mensile, non è stata particolarmente ottimista sul percorso di ripresa dell’economia dell’Eurozona.  Si temono ancora gli effetti della crisi sanitaria nonostante la presenza dei vaccini.Tuttavia nelle parole del Presidente sono emerse, secondo la nostra analisi, due versioni contrastanti del ruolo svolto dal Pepp, il piano di stimolo monetario attivato per far fronte alla pandemia. Da un lato Christine Lagarde afferma che all’occorrenza verrà utilizzata tutta la dotazione programmata, salvo affermare che nel caso in cui i segnali di ripresa dovessero migliorare le prospettive il piano potrebbe essere rivisto in termini conservativi. In un’isola affermazione ha accontentato un po tutti i membri del Board: rigoristi ed accomodanti.   

L’indicatore PMI per USA, Eurozona, Cina, Giappone e UK mette in evidenza tali diverse prospettive.

Mentre per USA e Cina rileviamo valori in crescita sia per il comparto manifatturiero che quello dei servizi, in Europa si regista un forte declino per i servizi e da dicembre anche quello manifatturiero. Il primo naviga da tempo in acque recessive, il secondo rientra in un quadro di rallentamento della ripresa. L’attività commerciale della zona euro è diminuita a un ritmo accelerato a gennaio principalmente a causa della pandemia in corso e delle relative restrizioni. Il tasso di crescita della produzione industriale si è indebolito al livello più lento dall’inizio della ripresa e il settore dei servizi ha registrato un calo della produzione al secondo tasso più rapido da maggio dello scorso anno.

Il PMI Flash Markit Eurozone Composite PMI® è sceso da 49,1 a dicembre a 47,5 a gennaio, indicando un terzo calo mensile consecutivo dell’attività commerciale e il peggioramento più rapido da novembre. Tuttavia, gli ultimi tre mesi hanno visto il PMI confermare valori più alti rispetto ai primi mesi della pandemia nella primavera dello scorso anno, suggerendo che l’impatto economico della seconda ondata di infezioni virali ha avuto effetti più attenuati. Questa settimana avremo risposte aggiornate in occasione del Fomc di gennaio e della lettura dei dati sul GDP del IV°Q negli Stati Uniti. I dati sul PIL saranno analizzati per comprendere quanto lo slancio della ripresa economica sia stato intaccato dal riflusso della pandemia. I mercati scontano una crescita nell’ultimo trimestre pari al 4%, 33% nella proiezione annuale. Questo dato unito al lancio dei nuovi stimoli fiscali potrebbe riaprire il dibattito sull’ipotesi che la Fed possa iniziare a programmare il tapering.

UNA SETTIMANA DI VERIFICHE

 

In settimana, anche la Germania rilascerà il dato sul Pil: l’attesa sconta  una crescita nel quarto trimestre potenzialmente nulla con una tendenza annuale a 8,5%. Il 2020 dovrebbe chiudersi con una decrescita del -3,9% (dato migliore rispetto alle attese del FMI a -6%).

BCE – In attesa del Federal Open Market Committee che si apre domani, primo dell’era Biden, attenzione agli interventi di diversi esponenti Bce a partire da Christine Lagarde, dopo le fibrillazioni del mercato la scorsa settimana legate ai suoi ultimi commenti sulla possibilità che lo stanziamento massimo del programma Pepp da 1.850 miliardi potrebbe non essere interamente utilizzato. Francoforte intanto — dicono alcune fonti — è pronta ad approfondire come vengono misurati i costi dei prestiti nell’economia della zona euro colpita dal Covid, tema su cui non hanno raggiunto un accordo la settimana scorsa.

DATI ZONA EURO – Occhi sull’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche, con attese per gennaio a 92 sostanzialmente in linea con dicembre, e a seguire l’indice economic sentiment della zona euro, con attese sul mese in corso pari a un calo a 89,7 dal precedente 90,4.

POLITICA INTERNAZIONALE, USA/RUSSIA – Dura reazione del Cremlino alle “ingerenze” della nuova amministrazione Usa rispetto al caso Navalny. Sotto l’egida di Joe Biden, la Casa Bianca si è data come priorità la lotta alla pandemia e il rilancio economico, senza però mettere in secondo piano l’agenda di politica estera e le critiche a Mosca ma anche a Pechino, in questo caso nei rapporti con Taiwan.

MERCATO – All’inizio di una settimana particolarmente delicata per le possibili ricadute della crisi politica sull’andamento del Btp, il mercato riparte da 129 punti base per il differenziale di rendimento Italia-Germania sul tratto decennale e 0,74% per il tasso del benchmark aprile 2031. Venerdì sia lo spread che il rendimento del decennale hanno toccato i livelli più alti da inizio novembre.

A mercati chiusi il Tesoro annuncerà quantitativi e dettagli dell’asta a medio-lungo in agenda giovedì. Venerdì sera il ministero ha intanto comunicato che dopodomani saranno a disposizione degli investitori 7 miliardi di euro di Bot semestrali, contro i 7,7 miliardi di fondi in scadenza.