TRUMP DOLLAR MINACCIA INTERVENTI SUL MERCATO DEI CAMBI
Probabilmente non soddisfatto dell’intervento di apertura di Jerome Powell al Symposium di Jackson Hole ed irritato per i nuovi attacchi commerciali da parte della Cina, Donald Trump rilascia un tweet secondo cui il dollaro è ai massimi storici a causa della Fed. Il tweet ha innescato vendite immediate sul mercato azionario e sul dollaro.
Al momento le ricoperture su posizioni short di eur usd stanno riportando i corsi dal minimo di giornata 1.1050 all’attuale 1.1137. Nel breve rimane quindi attivo il range 1.10-1.13 con un primo livello di resistenza proprio a 1,1175/80.
Lo Standard & Poor 500 scende bruscamente a 2880 riavvicinando la soglia critica a 2840.
La giornata odierna era iniziata con la proposizioni di minacce da parte dei cinesi sull’introduzione di dazi verso gli Usa come misura di ritorsione alla Casa Bianca. Nel contempo JP sosteneva l’appropriatezza della linea di policy condotta dalla Fed sui tassi all’apertura del Symposium di JH.
Al Presidente non è piaciuta nè l’affermazione dei negoziatori cinese tanto meno il discorso di JP.
SINTESI DELLA GIORNATA DOPO LA CHIUSURA DI WALL STREET
La giornata di ieri si è conclusa sulla sommatoria di eventi non attesi dal calendario operativo. Il programma del Simposio di Jackson Hole è stato oscurato dalla ripresa aggressiva del confronto commerciale tra Stati Uniti e Cina. Questa la cronaca: il Governo cinese ha rilanciato le tensioni introducendo con effetto immediato nuove tariffe sulle importazioni dagli USA. Trump ha replicato in risposta ai dazi da 75 miliardi di dollari applicati dalla Cina che a partire dal 1 ° ottobre, le attuali tariffe del 25% previste su $ 250 bn di merci cinesi aumenteranno al 30% mentre le tariffe previste al 10% su 300 miliardi di usd di merci subiranno per effetto dell’iniziativa cinese un aggiornamento dal 1 settembre al 15%.
Al Ping-Pong squisitamente politico tra Amministrazione USA e Governo cinese, Trump ha voluto alzare i toni anche nei confronti della Fed dopo aver sentito il discorso del Governatore Jerome Powell (vedi sopra).
TRUMP-DOLLAR Reazioni: il mercato azionario da 2920, S&P 500, chiude la sessione poco sopra 2820 (C 2847, MIN 2834.97), ovvero rispettando la tenuta del sostegno tecnico in transito per la sessione di venerdì proprio a 2820 (2850 contratto future – grafico 2 ).
Come avevamo anticipato nel rapporto WB Perspectives di martedì, secondo il quale lo Standard & Poor 500 avrebbe atteso il discorso di JP con scambi sotto 2940, lasciando aperta la porta per eventuali correzioni verso la parte bassa del range 2820, le notizie che si sono susseguite hanno confermato i nostri timori.
Sul mercato valutario abbiamo avuto una nuova impennata del cambio usd cny (max 7.1018), mentre sul rapporto eur usd i tweet del Presidente hanno spinto il cambio verso la parte intermedia del range sopra segnalato, delimitando i rialzi dell’euro sotto area 1.1175 (max 1.1155). Rimane aperto l’interrogativo se i ripetuti annunci sull’eccessiva forza del dollaro spingeranno la Casa Bianca a chiedere un intervento sui mercati valutari per indebolire la divisa americana. Ieri a sorpresa il governatore della BoE, Mark Carney, nel suo discorso a JH ha suggerito di sostituire il dollaro come valuta di riserva con una criptocurrency simile a Libra. Abbiamo già affrontato il tema su un ipotetico accordo valutario rapportabile agli accordi del Plaza del 1985, la proposta di Curney tuttavia farà molto discutere per cui ritorneremo a breve sul tema con un approfondimento sul nuovo ordine monetario globale (per essere aggiornati chiedete l’Outlook WB Riskoo).
TRUMP-DOLLAR Prospettive: il livello del confronto politico USA Cina è destinato ad inasprirsi.
Il mercato azionario rimarrà ancora sotto pressione in attesa delle risposte che la Fed darà nel Fomc del 18 settembre in merito ai tassi. Ieri sera in chiusura la curva dei Fed Funds scontava un’elevato grado di probabilità (95%) che vi sia un taglio di 25 bp adeguando la forchetta dal 2% al 2-1.75%.
La Bce anticipa il meeting della Fed al 12 settembre annunciando anch’essa (con un elevato grado di probabilità) l’introduzione di misura stimolative straordinarie.
Confermiamo la nostra view delineata a fine primavera sui tassi: 10 anni Germania -1%, 10 anni Usa 0.5%. Il 30 y Usa ha chiuso ieri sera a 2,05, pesantemente sotto i valori minimi fissati dopo Lehman Brothers al 2,5%! Collaudano con il minimo storico di ieri sera una soglia da cui a breve ci attendiamo una reazione. Diversamente avremmo un segnale di avversione al rischio molto significativo.
Non è da escludere secondo l’aggiornamento dei nostri algoritmi che il momentum spinga ulteriormente al ribasso l’indice. La violazione della soglia spingerebbe le contrattazioni, come anticipato nel report ultimo verso l’area di alert strutturale. Ciò costituirebbe un ulteriore elemento di pressione per la Fed e le banche centrali in generale. C’è da chiedersi se gli investitori avranno la pazienza di attendere la loro risposta. Il nostro Team Analytics seguirà gli sviluppi confermando ancora una volta di mantenere attive le strategie di parcheggio. (Per seguire i nostri aggiornamenti potete richiedere il nostro Outlook WB Perspectives)