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RATING ITALIA: ATTESA PER MOODY’S E DBRS

Buongiorno,

abbiamo oggi un pacchetto di dati in calendario piuttosto importante a partire da Moody’s. Nella cronostoria attesa della giornata abbiamo messo in evidenza i market mover che l’Italia affronterà a partire dalla lettura del rating sovrano ITALIA emessa da Moody’s e DBRS.

Lo spread si presenta in prossimità dell’evento Moody’s in flessione sotto la soglia per noi significativa presente in area 2,05 vedi WB Perspectives 3 maggio. Ovviamente ripercussioni più significative le avremo lunedì alla riapertura dei mercati. Tuttavia è di buon auspicio l’odierna frazionale ma significativa flessione. del 10 anni Italia.

MOODY'S: BTP 10 Y YIELD
WB PERSPECTIVES: BTP 10 Y YIELD

USA UNEMPLOYMENT RATE

In successione nel pomeriggio alle 14.30 avremmo la pubblicazione delle statistiche sull’occupazione USA, numeri da brivido. in due mesi  il tasso è passato da i minimi assoluti 3,5% ad un potenziale 16%. Non c’è mai stato negli ultimi quarant’anni una lettura così drammatica. La buona notizia è che dobbiamo leggere il dato con tuttala flessibilità che l’economia americana esprime in condizioni eccezionali. Quindi possiamo pensare che tali statistiche siano destinate a rientrare.

Tuttavia i mercati iniziano a scontare nuovamente una riduzione dei tassi. Il 10 anni Usa dopo il ritorno verso area 0,50% non si è più allontanato nonostante il recupero della NYSE. Qualcuno comincia a scontare che anche negli USA si possa scendere sotto il ground zero? Powell lo ha escluso. Ma i mercati hanno sempre una parola in più da aggiungere!

Ieri avevamo scritto in merito al rischio cambio eur usd della presenza di un supporto in area 1,0760.  Tale livello come atteso ha contenuto la debolezza dell’euro limitandone il ribasso. Oggi l’unica notizia in grado di spingerlo sotto tale soglia può essere data da una lettura meno negativa del dato sull’occupazione. Il trend però appare sempre segnato a favore della divisa americana.

Sulle borse assistiamo ad un effetto di resilienza straordinario. Rispetto alle ipotesi avanzate nel WB Perspectives del 3 maggio, possiamo confermare che stiamo percorrendo la prima via, ovvero quello che in apparenza sembra la più confortante. In realtà ci sembra che i mercati stiano lavorando all’interno di un range di distribuzione. Attenzione però il trigger eventuale delle vendite si colloca in coincidenza con il transito di quota 2820/800. Si alza quindi il livello di alert rispetto a 2730 segnalato nel report.

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT ADVISORY

Per i nostri Clienti del servizio di Enterprise Risk Management Riskoo segnaliamo l’aggiornamento apportato ai segnali operativi sulle commodity.
PETROLIO BRENT– Prezzi in salita sulla speranza che l’allentamento generalizzato dei lockdown rafforzi la domanda a livello globale. Il futures sul Brent guadagna 29 cent a 29,75 dollari al barile, mentre il contratto Usa segna +28 cent a quota 23,83.

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ITALIA RATING SOVRANO MOODY’S

Nuovo e assai monitorato test per il debito italiano, questa sera, dopo la chiusura di Wall Street, con il duplice appuntamento dell’aggiornamento delle pagelle sul rating sovrano nazionale da parte di Moody’s e Dbrs.

Incassata la bocciatura a sorpresa da parte di Fitch, intervenuta il 28 aprile al di fuori del calendario stabilito proprio per declassare l’Italia a ‘BBB-‘, un solo gradino oltre il livello spazzatura, l’attesa di mercato e investitori è che entrambe le agenzie confermino il proprio giudizio sul livello attuale. Si tratta di ‘Baa3’ per Moody’e e ‘BBB (high)’ per Dbrs, in entrambi i casi con outlook stabile.

Il dato andrà letto partendo dalla considerazione  che l’agenzia canadese ha il punteggio più alto. L’attenzione sarà quindi focalizzata in particolare su eventuali modifiche da parte di Moody’s. L’ultimo intervento dell’agenzia americana sul rating italiano risale all’ottobre 2018. Anche nel caso di una conferma, entrambe le agenzie sottolineeranno che resta stretto controllo la capacità dell’Italia di riprendersi dalla crisi e di gestire un rapporto debito pubblico/Pil ancor più elevato. Ci si attende altresì’ che venga evidenziato il ruolo chiave della Bce nella riduzione del rischio legato all’aumento dei costi di finanziamento del governo.

BANCHE ITALIA, DEBITO TARGET 2

Da Via Nazionale la statistica mensile sul passivo Target 2 di aprile. Possibile un nuovo peggioramento dopo il vistoso incremento di marzo che ha portato il rosso a 491,642 miliardi, record da novembre 2018 e a meno di un miliardo dal massimo della serie.

BCE

Suonano in questo senso rassicuranti le parole di Christine Lagarde, che ha ribadito ieri come la Bce non abbia alcuna intenzione di lasciarsi intimorire dalla pronuncia della Corte costituzionale tedesca, che ha chiesto all’Eurotower giustificazione per l’ampio programma di acquisto di bond governativi pena la perdita di Bundesbank come principale acquirente. Lagarde ha ricordato che l’istituto da lei guidato e’ un organo indipendente che risponde al Parlamento europeo e agisce all’interno del proprio mandato. Più’ di un osservatore fa notare che sembra probabile a questo punto che la Banca centrale lasci l’onere della risposta direttamente a Buba. Cosi’ come, nelle attese degli operatori, e’ molto probabile che la Bce continui a comprare debito italiano nei mesi a venire, qualsiasi cosa accada (incluso un inatteso declassamento questa sera).

 

EUROPA E MES

In una partita più politica che economica, Roberto Gualtieri partecipa a una nuova riunione dell’Eurogruppo, appuntamento che sulla carta dovrebbe mettere la parola fine al lungo ed estenuante dibattito sul Mes. Il titolare dell’Economia si è impegnato a vigilare che il meccanismo — che metterebbe a disposizione dell’Italia circa 37 miliardi di euro per la spesa sanitaria legata all’emergenza — non preveda alcuna condizionalità. Ieri i commissari Gentiloni e Dombrovskis hanno chiarito — in un documento in vista dell’Eurogruppo odierno — che la richiesta dei fondi della nuova linea di credito del Mes non comporterà programmi di aggiustamento dei conti pubblici. In un’intervista a La Stampa, stamani, Dombrovskis parla del post pandemia e auspica una strategia di ripresa che non lasci nessuno indietro, avvertendo pero’ che le regole del Patto di Stabilità – ora sospese – torneranno in vigore a emergenza superata in quanto gia’ provviste della necessaria flessibilità’. Per quanto riguarda l’Italia, ha aggiunto, l’Ue si attende che al termine della crisi il debito scenda, anche se a un ritmo più lento di quello della Grecia.

 

OCCUPAZIONE USA

Contribuiranno a chiarire il quadro per gli investitori, le statistiche sulla disoccupazione Usa in arrivo nel pomeriggio, con attese che ipotizzano un tasso al 16% ad aprile. Ieri i dati settimanali sulle richieste di sussidio sono rimaste oltre quota 3 milioni, di poco sopra le previsioni, mentre la produttivita’ nel primo trimestre ha registrato il peggior declino dal 2015.

 

CALENDARIO MACRO ECONOMICO DI OGGI

 

USA

Occupati, tasso disoccupazione aprile, salari medi e media settimanale ore lavorate aprile (14,30) – attesa -22.000 occupati, tasso disoccupazione 16%, salari 0,4% mese, 3,3% anno, media settimanale ore lavorate 33,7.
Revisione scorte ingrosso marzo (16,00) – attesa -1% mese.

DATI GIAPPONE

La spesa dei consumatori giapponesi ha mostrato un significativo declino in marzo, mentre l’attivita’ del settore servizi ha segnato la piu’ pesante contrazione degli ultimi 5 anni ad aprile, rafforzando le attese che la terza economia mondiale entri presto in recessione spinta dalla crisi coronavirus. La spesa e’ scesa del 6% annuo (attese -6,7%) dopo il rialzo dello 0,3% di febbraio, secondo dati diffusi dal governo. Decisamente sotto le attese la lettura finale del Pmi servizi che scivola a 21,5 da 33,8 della stima precedente.

 

ITALIA
Anfia-Unrae, rapporto veicoli commerciali aprile.

GERMANIA
Bilancia commerciale e partite correnti marzo (8,00) – attesa avanzo commerciale 18,9 miliardi, esportazioni -5% mese, importazioni -4% mese.

GRAN BRETAGNA
Fiducia consumatori aprile.

GRECIA
Prezzi consumo aprile (11,00).

PORTOGALLO
Bilancia commerciale marzo (12,00).

SPAGNA
Produzione industriale marzo (9,00).