I dati PMI di sentiment rilevati nel mese di novembre riportano una divergenza tra UEM e USA.
Come avevamo già evidenziato ad ottobre il PMI Usa sta reagendo contrariamente a quanto sta accadendo nell’Uem dove il PMI manifatturiero rimane negativo e tuttora proeittato al ribasso.
La reazione del PMI USA potrebbe offrire un ancoraggio positivo per le prospettive future, anche se va detto che al momento il recupero dell’ottimismo rientra in un ambito di riequilibrio dei timori che durante l’anno avevano peggiorato il clima a causa delle difficili trattative commerciale tra Cina e Stati Uniti.
I mercati guardano al tavolo negoziale con maggior fiducia. IL cambio usd cny riflette questa apertura positiva: i corsi sono ritornati a flettere verso il punto che reputiamo fortemente indicativo ai fini degli sviluppi, area 7/6.95. Già la scorsa settimana il mercato aveva testato quota 6,95 anticipando di fatto la conclusione di un accordo costruttivo. Sin dagli inizi della crisi diplomatica tra le due aree economiche avevamo eletto il comportamento del cambio come proxy dell’evoluzione dei negoziati. Il ritorno dei corsi sotto quota 6,95 rappresenta secondo la correlazione da noi indicata, il punto di conferma che prelude ad una svolta positiva delle trattative.
Questo datosi sta riflettendo positivamente anche sullo svolgimento delle negoziazioni sui mercati azionari. I principali indici di borsa hanno superato i precedenti picchi confermando il sentiment positivo che leggiamo anche nel dato PMI.
Ci attendiamo una breve fase di consolidamento ma il trend rimane per il momento favorevole. Le azioni accomodanti delle banche centrali continuano in ogni caso ad accompagnare, soprattutto sostenere, questo delicato passaggio congiunturale.
L’eur usd dopo due tentativi improntati ad una costruzione di un movimento correttivo dell’euro ha nuovamente ripiegato all’interno del range di attuale dominio. Questo passaggio impone sin d’ora di monitorare con attenzione l’evoluzione del cambio in termini di controllo del rischio per quanti stanno (o hanno già) predisposto i piani di Risk Management (usd import) per il 2020.
Il nostro algoritmo di b/T continua a conferma l’impostazione negativa per l’euro. In queste ore stiamo monitorando area 1.10, livello sotto il quale sono presente nuovi sell orders sulla divisa europea.