PMI RISKOO MONITOR
PMI – I dati PMI RIPORTATI NEL NOSTRO RISKOO MONITOR rilasciati ieri sull’esito dei sondaggi Purchase Manager Index, rivelano per l’Eurozona un segnale doppio: da un lato un rallentamento del ritmo della ripresa, dall’altro una frenata dei consumi in parallelo alla ripresa molto emotiva della diffusione dei contagi. In sintesi il dato sul manifatturiero è cresciuto ulteriormente da 55,6 a 56,8 nel mese di settembre. Il PMI relativo alla produzione manifatturiera indica che gli effetti di rimbalzo rimangono in corso nell’industria, il che significa che ci si può aspettare che la produzione industriale chiuda progressivamente il divario con il periodo pre-Covid alla fine del terzo trimestre.
La ripresa si è inceppata principalmente con il calo dell’attività dei servizi. In questo caso il PMI è sceso da 50,5 a 47,6 e le aziende hanno indicato che la recrudescenza di nuovi casi di coronavirus è stata un importante motore della debolezza dell’attività.
La manifattura tedesca esibisce ancora una volata una forza maggiore rispetto alle altre aree dell’Eurozona. Il dato vede IL PMI Manufacturing salire a settembre da 52,6 a 56,6, mentre il PMI servizi scendere in linea con le altre aree da 53 a sotto quota 50, 49,10. Per avere una verifica dell’andamento in Italia dovremo attendere ancora una settimana.
PMI USA
Negli Stati Uniti il PMI manifatturiero è salito a settembre da 53,10 a 53,50, mentre i servizi sono scesi da 55 a 54,60. Anche negli USA si rileva un rallentamento del ritmo di crescita, che comunque a differenza dell’Europa appare in consolidamento.
I dati di ieri saranno analizzati dalle banche centrali. Le voci che indicano una possibile revisione dei programmi di stimolo con un ampliamento del pacchetto pari a 500 miliardi di euro, troveranno nella lettura di questo dato la leva per poter aggiungere altri argomenti in favore di una linea politica ancor più emergenziale (vedremo oggi la nuova operazione del TLTRO). Mentre la Fed pur dichiarando di essere pronta ad utilizzare qualsiasi strumento per sostenere la ripresa, per il momento appare più impegnata a mantenere un ruolo neutro in attesa che si concluda il percorso elettorale.
Gli effetti del quadro complessivo hanno spinto gli investitori a vendere equity e ruotare momentaneamente nei cosiddetti attivi safe haven. Per cui continuiamo a confermare gli obbiettivi di mercato segnalati alla fine di agosto nel nostro Outlook WB PERSPECTIVES.
L’altro effetto diretto sui mercati è dato dal ritorno di forza del dollaro.
Avevamo scritto sin dal mese di luglio l’insostenibilità potenziale dell’apprezzamento dell’euro. Agli inizi di settembre, quando il cambio verificava area 1,20 abbiamo ribadito il concetto andando contro corrente con un flash sull’insostenibilità di quel livello.
Questa settimana il mercato ha violato i livelli tecnici, anticipando ma allo stesso tempo confermando le nostre aspettative, avviando la fase di rintracciamento del cambio eur usd secondo il percorso che abbiamo stimato nel FX Outlook Riskoo.
La cosa che a noi appare più importante è che il ritorno di interesse per il dollaro possa reprimere i valori del cambio e sostenere anche con questa leva la ripresa in atto. Il dato di settembre sul manifatturiero dimostra infatti l’importanza delle esportazione in un’area economica disegnata su un modello in cui i consumi risultano meno incentivati rispetto all’export.
Mantiene le posizioni il dollaro, in qualità di valuta rifugio per i flussi in uscita dalle borse, che temono gli effetti economici e finanziari della seconda ondata di contagi Covid. Gli operatori parlano di un clima di fondo tendenzialmente avverso al rischio il cui il biglietto verde riesce a ritrovare slancio nei confronti della maggioranza delle controparti. La valuta unica europea attende nel frattempo la pubblicazione dell’indice Ifo sulla fiducia tedesca. Poco prima delle 8 euro/dollaro a 1,1657, in calo di 0,02% sulla chiusura Usa di ieri. Poco mosso anche il dollaro/yen intorno a 105,30.
Come anticipato martedì la violazione di 1,17 ha completato il ciclo espansivo dell’euro maturato durante la primavera e l’estate.
Il mercato risulterà impegnato ad avviare un ritracciamento del rialzo coprendo in questa fase oscillazioni tra 1,17 ed 1,15. Con l’attuale test di 1,1650 il mercato ha raggiunto un mid Point da cui potremmo osservare momentanee reazioni.
Market Mover 24 set 2020
EUROPA
TLTRO III – Nuova operazione di finanziamento targata Bce della terza serie delle Targeted longer-term refinancing operation. Nel comunicato diffuso al termine dello scorso meeting, la Bce ha ricordato che l’ultima operazione di questa serie — quella dello scorso giugno — ha fatto registrare una elevata partecipazione a sostegno dei prestiti da parte delle banche ad aziende e famiglie.
INDICE IFO – Appuntamento macro in mattinata con la lettura di settembre dell’indice sulla fiducia delle imprese tedesche, nuovo tassello per meglio definire lo stato di salute della prima economia del blocco. Le attese sono per un deciso incremento a 93,8 rispetto al 92,6 del mese precedente. Il dato giunge dopo la battuta d’arresto di settembre dell’attività economica della zona euro, trainata dal calo dei servizi e fotografata ieri dagli indici Pmi.
SVIZZERA – Riunione banca centrale su valutazione di politica monetaria (9,30).
NORVEGIA – Riunione Banca Centrale decisione tassi: attesa invariata.
BTP – Riferimenti per l’apertura odierna 130 punti base dello spread Italia-Germania sulla linea decennale e 0,79% del tasso del decennale di riferimento, livelli raggiunti al termine di una seduta in cui il primo stringersi fino al minimo da ottobre 2019 e il secondo a un soffio dal ritoccare un nuovo minimo storico.
MONDO
FED – Nel pomeriggio il presidente della Fed Powell testimonierà davanti alla Commissione bancaria del Senato in un intervento che non dovrebbe discostarsi molto da quello di martedì alla Camera.
VERBALI BANCA DEL GIAPPONE – Nella riunione di politica monetaria del 14-15 luglio, alcuni consiglieri della banca centrale nipponica hanno approfonditamente discusso dei rischi della pandemia sia per la generalizzata ripresa economica sia più nello specifico per il sistema bancario. A metà maggio l’istituto centrale ha mantenuto invariata la propria politica monetaria in linea con le attese.
MESSICO – Riunione Banca Centrale decisione tassi: attesa riduzione di 25 bp da 4,50a 4,25%.