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ONDE ANOMALE WB PERSPECTIVES GIU 2021

WB PERSPECTIVES ONDE ANOMALE GIU 2021

WB PERSPECTIVES giu 2021

Nel mercato si è aperta ufficiosamente la discussione sull’opportunità o meno di ritirare parte degli stimoli monetari in virtù di una contingenza meno rigorosa quando non quasi euforica. La reazione degli indicatori economici sta superando le aspettative negli Stati Uniti, mentre in Europa si continua a nutrire con rinnovata fiducia l’arrivo di dati confortanti.

I DATI DI FIDUCIA PMI

La fotografia che i sondaggi PMI offrono  delinea un quadro in cui l’area anglosassone effettivamente si espande a ritmi di ripresa ottimali, mentre nelle altre aree segnala un percorso meno lineare fatto di brevi consolidamenti se non di battute d’arresto come in Giappone.

Al mercato non dispiace assistere a questi cambi di velocità. Essi infatti garantiscono l’afflusso di liquidità ad un ritmo elevato, che nel caso di Federal Reserve e BCE sommano a 120 miliardi di dollari ed 80 miliardi di euro per mese.

La difficoltà nel leggere il quadro nel suo insieme si dischiudono quando l’analisi tende a disgregare i fattori mettendo in fila i numeri e le statistiche per singola area. Gli Stati Uniti crescono ad un ritmo elevato, spingendo inflazione a livelli al di sopra delle medie gradite alla Fed. Di pari passo le statistiche sull’occupazione tendono a riflettere questo clima riassorbendo con altrettanta velocità gli effetti negativi del lockdown, se non fosse  per l’effetto concorrenziale che il livello degli stimoli economici tendono a mettere sul piano della convenienza le stesse sovvenzioni con i salari.

L’emergenza sanitaria prima, quella economica a seguire, hanno creato forti squilibri che ora tendono a livellarsi nelle spinte prodotte da onde anomale.

La sintesi di queste onde anomale riporta ora i mercati a focalizzare l’attenzione sugli orientamenti che le banche centrali adotteranno per il ritorno all’equilibrio.

Osservando le varie curve che si sono prodotte a seguito di queste spinte straordinarie legate a interazioni fra onde generate a più impulsi, emergono situazioni che secondo le valutazioni che riportiamo nel WB PERSPECTIVES di questo mese,  esprimono a tutt’oggi eccessi che si stanno stemperando.

Nei sistemi dinamici non lineari, come quelli di natura economica, un’interazione risonante, ad ampiezza tridimensionale, si verifica quando vengono soddisfatti dei criteri che accoppiano i vettori d’onda e la relazione di dispersione. Lo studio di questi fenomeni tradotto sulle equazioni alle derivate parziali, fornisce importanti approfondimenti sulla teoria del caos. Le interazioni risonanti permettono alle onde di compiere processi di scattering elastico o di diffusione, quand’anche assumere dinamiche instabili. Le instabilità offrono informazioni sul caos in sistemi con un gran numero di gradi di libertà nonché di turbolenza.

Nella realtà di tutti i giorni, è possibile osservare anche nei mercati che un’onda prodotta da determinati eventi tenda lentamente a rallentare fino a fermarsi, in quanto la forza di attrito, prodotta per esempio con l’introduzione di misure correttive, agisce  sull’onda principale  modificando il suo stato di moto. Gli attriti e le interazioni vengono annullati producendo un movimento inerziale, che modifica il movimento originario dell’onda stessa. 

Questi processi accadono in svariate grandezze di scala nei mercati.

L’energia prodotta nelle onde di trend dagli stimoli monetari è ancora presente come abbiamo visto, tuttavia essa potrebbe presto subire gli attriti con l’interazione di misure contrapposte, pensate come correttivi da attuare proprio per modificare il moto lineare dell’onda stessa. In altre occasioni del recente passato, abbiamo visto le banche centrali operare a rotazione passando il testimone degli interventi da una banca all’altra. Anche in questa occasione osserviamo lo stesso processo decisionale. A febbraio è stata la PBoC ad avviare una restrizione del credito. Nell’ultimo mese, come anticipato nel Perspectives report di maggio,  abbiamo avuto segnali restrittivi da parte di alcune banche dell’area anglosassone. Bank of Canada ha avviato un tapering, così pura ha annunciato la Banca Centrale della Nuova Zelanda, l’Australia potrebbe seguire l’esempio. Nelle ultime settimane si sono alzate le voci di un possibile tapering da parte delle Federal Reserve in risposta agli effetti prodotti dall’onda della crescita sui prezzi. Per logica, la BCE dovrebbe accodarsi alla tendenza  intervenendo in coda alla Fed, magari dopo la Bank of England. Chiuderà la rotazione con un ritiro graduale degli stimoli la Bank of Japan… per continua re a leggere iscriviti a WB PERSPECTIVES