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MISURE CORONAVIRUS: IN ATTESA DI RISPOSTE PER L’ECONOMIA

CORONAVIRUS, IN ATTESA DI RISPOSTE PER L’ECONOMIA “SENZA LIMITI” –

Le  banche centrali ed i governi annunciano misure “senza limiti” per combattere gli impatti del coronavirus e dei suoi devastanti effetti economici.

I ministri finanziari del G7  questa mattina saranno coinvolti in una call per mettere a punto una risposta adeguata e tempestiva al drammatico evolversi della situazione, come caldeggiato anche dal G20 i cui leader discuteranno giovedì dell’emergenza in videoconferenza.

Sul fronte dell’emergenza le autorità antitrust europee, in maniera congiunta, hanno dato il via libera ai fornitori per coordinare la distribuzione di prodotti scarsamente disponibili.

Ieri la Fed, come scritto nel post di ieri, è nuovamente intervenuta con forza affermando che acquisterà un ammontare illimitato di Treasuries e titoli garantiti da mutui e predisponendo nuovi programmi per la concessione di credito da complessivi 300 miliardi di dollari.

Il segretario di Stato Usa Steven Mnuchin ha dichiarato che negli Usa si sta discutendo  un mega-pacchetto di stimolo da 2.000 miliardi di dollari da sottoporre al voto del  Senato. La Germania ha messo sul piatto 750 miliardi di eur0. Il Giappone prepara misure aggiuntive per 137 miliardi di dollari.

Il Fondo Monetario Internazionale ha fatto sapere che decine di Paesi in Medio Oriente e Asia centrale hanno chiesto sostegno finanziario per le ricadute economiche del virus.

Questo pomeriggio alle 17.00 Wlademir Biasia sarà ospite di Milano Finanza CNBC per commentare le prime misure ed i dati PMI.

EUROZONA

L’idea di utilizzare il meccanismo europeo di stabilità (ESM) come mezzo per fornire sostegno finanziario nella crisi di Covid-19 sta guadagnando terreno, sebbene lo strumento non riesca ad emettere “coronabond” comuni.

L’Eurogruppo discuterà in serata le proposte della Commissione europea sull’utilizzo del fondo  salva stati . Secondo rumors  l’Italia sarebbe  favorevole all’utilizzo del fondo ma senza condizionalità che possano limitare l’autonomia degli stati a livello nazionale. Per il presidente Mario Centeno la reazione delle istituzioni Ue dinanzi all’epidemia “non avrà limiti e mostrerà molta solidarietà”. Ma l’Olanda, scrive il Sole 24 Ore, guida il fronte dei Paesi che vogliono mantenere i vincoli sui prestiti del Mes.

Secondo quanto riferito, la Germania è disposta a sostenere la concessione di linee di credito rafforzate in Italia tramite il MES a condizioni minime. È importante sottolineare che ciò aprirebbe la possibilità di acquisti illimitati da parte della BCE di titoli di stato italiani con scadenza fino a 3 anni nell’ambito del programma OMT (Outright Monetary Transactions). Gli spread dei titoli di stato italiani hanno beneficiato dell’annuncio della BCE del programma aggiuntivo di acquisto di emergenza pandemica da 750 miliardi di euro, ma hanno continuato a persistere a circa 200 pb rispetto alla Germania nel settore dei 10 anni e questo no appare un buon segnale.

L’acquisto di PSPP della BCE è saltato la scorsa settimana

Nell’ultima settimana gli acquisti netti di attività della BCE sono stati pari a 17,4 miliardi di euro, di cui 13 miliardi di euro in titoli del settore pubblico (PSPP). Si tratta del livello più elevato di acquisti effettuati in una sola settimana dal 2017. Dati gli aumenti più modesti negli altri programmi di acquisto del settore privato, riteniamo che ciò rifletta anche gli interventi segnalati della scorsa settimana sul mercato dei titoli di Stato italiano. Mentre gli acquisti nell’ambito del pacchetto aggiuntivo da € 120 miliardi dovrebbero già riflettersi nei dati della scorsa settimana, gli acquisti PEPP nell’ambito del pacchetto  da € 750 miliardi annunciati la scorsa settimana non sono inclusi in quanto si sarebbero risolti solo questa settimana.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

Il presidente di Confindustria Boccia avverte: una chiusura del 70% delle attività economiche costerebbe all’Italia 100 miliardi di euro al mese.
Le banche stanno preparando nuove misure di credito per le aziende che si trovano a fronteggiare una mancanza di liquidità.

In rapporto al Pil l’Italia avrebbe bisogno di interventi prossimi ad almeno 250 miliardi

ATTESA PER I DATI  PMI

Occhi sulle letture flash Pmi di marzo, specie quelle relative al settore manifatturiero, in arrivo da Germania, Francia e zona euro: le attese sono per dati in brusco calo — tutti in area contrazione — rispetto al mese precedente, per via dell’impatto dell’epidemia di Covid-19.

ZONA EURO

Stima flash PMI manifatturiero Markit marzo (10,00) – attesa 39,0.

Stima flash PMI servizi Markit marzo (10,00) – attesa 39,0.

Stima flash PMI composito Markit marzo (10,00) – attesa 38,8.

FRANCIA

Stima flash PMI manifatturiero Markit marzo (9,15) – attesa 40,0.

Stima flash PMI servizi Markit marzo (9,15) – attesa 42,0.

Stima flash PMI composito Markit marzo (9,15) – attesa 39,8.

GERMANIA

Stima flash PMI manifatturiero Markit marzo (9,30) – attesa 39,6.

Stima flash PMI servizi Markit marzo (9,30) – attesa 42,3.

Stima flash PMI composito Markit marzo (9,30) – attesa 40,6.

GRAN BRETAGNA

Stima flash PMI manifatturiero Markit marzo (10,30) – attesa 45,0.

Stima flash PMI servizi Markit marzo (10,30) – attesa 45,0.

Stima flash PMI composito Markit marzo (10,30) – attesa 45,1.

USA

Numeri visti in deciso decremento anche per la stima flash Pmi di marzo in arrivo dagli Usa, dove il consensus per la manifattura è per una contrazione a 42,8 rispetto a febbraio, quando l’indice era sopra quota 50 che separa crescita e contrazione.

Revisione licenze edilizie febbraio (13,00).

Stima flash PMI manifatturiero Markit marzo (13,00) – attesa 42,8.

Stima flash PMI servizi Markit marzo (13,00) – attesa 42,0.

Stima flash PMI composito Markit marzo (13,00).

Vendita nuove case unifamiliari febbraio (15,00) – attesa 0,750 milioni; -2,0%.

Scorte settimanali prodotti petroliferi API (22,30).

 

FOREX

Dollaro in calo dopo le misure messe in campo dalla Fed per aumentare la liquidità. Intorno alle 7,45 il cross euro/dollaro è a 1,0820 in rialzo dello 0,9%, l’euro/yen scambia a 119,47 a +0,14%, il dollaro scambia a 110,36 yen in calo dello 0,76%. Il cambio eur usd cerca di costruire una base sopra 1,0820 per avviare una reazione verso 1,0930 eur usd.

TREASURIES

Tassi in calo sul piano della Fed. Il rendimento del benchmark decennale sui mercati asiatici è in area 0,824%, in aumento rispetto alla chiusura Usa a 0,767% ma ben al di sotto del picco di 1,28% toccato la scorsa settimana. Il tasso del due anni ha toccato il minimo dal 2013.

GREGGIO

Rimbalzo dei prezzi dai recenti minimi. Intorno alle 7,50 i futures sul Brent salgono del 4,44% a 28,23 dollari al barile, i futures Nymex del 5% a 24,52 dollari.

BORSE

L’apertura odierna lascia spazio per una reazione degli indici azionari. La scorsa settimana valutavamo un rimbalzo tecnico che non ha sortito gli effetti attesi nonostante i tentativi esperiti in almeno due occasioni. Il tentativo di quest mattina si inserisce in un contesto di attesa per le ulteriori misure aggiuntive attese. Lo spazio reattivo profila un potenziale ritorno dei valori in direzione di area 2650/700 di S&P 500 qualora vi sia un breakup di 2350/400. Il recupero sarebbe in tal caso innescato dall’attivazione dei numerosi stop loss order su posizioni di scoperto presenti sui mercati. L’Eurostoxx  50 e gli altri indici europei avrebbero la forza di recuperare in tal caso almeno sino a quota 2750/800 (Eurostoxx 50); 18000/18500 il Ftse Mib.