MATERIE PRIME ed INFLAZIONE . Può sembrare strano che in un momento come l’attuale, dove la crisi sanitaria ha provocato uno shock economico a livello globale, si tema la partenza di un lungo ciclo inflativo. Da inizio anno abbiamo messo in evidenza, nonostante i cicli di QE riprogrammati un pò ovunque, il rialzo potenziale dei rendimenti sul tratto lungo della curva. Nell’Outlook 20/21 abbiamo stimato un primo rialzo dei rendimenti sul 10 Y US Treasury all’1,5%. Partivamo da un range di negoziazione compreso tra 0,90-0,75%, quella visione si sta realizzando.
Oggi il 10 Y UST tratta a 1,35% e comincia ad impensierire gli investitori. Siamo probabilmente agli inizi di un nuovo mega ciclo sui tassi. Le banche centrali cercheranno, come abbiamo già scritto, di stare dietro alla curva in modo da trarre beneficio dal trading di reflazione sugli stock di debito sovrano. Cambieranno la loro linea di policy in tempi comunque relativamente lunghi. Non escludiamo inoltre che strada facendo possa scoppiare un incidente di percorso legato alla bolla presente sul mercato delle azioni, in particolare quelle tecnologiche. L’incidente potrebbe essere anche dietro l’angolo. Questo evento provocherebbe inizialmente una rotazione dei flussi da azionario ad obbligazionario favorendo un riequilibrio di questa prima accelerazione dei rendimenti. Pensiamo che nel caso tale congiuntura predisponga un reset complessivo dei mercati formando una nuova base di ripartenza.
UN NUOVO MEGA CICLO DELLE MATERIE PRIME
Il nuovo macro ciclo ripartirebbe all’insegna di un’inversione della lunga fase deflativa che abbiamo gestito negli ultimi 10/15 anni.
Questo nuovo ciclo vedrebbe un ritorno d’interesse verso i beni reali a partire dalle commodity.
Su questo segmento abbiamo già visto segnali di ripresa che abbiamo prontamente segnalato con anticipo nelle precedenti settimane. Nel report che abbiamo dedicato alle commodity abbiamo messo in evidenza i segnali rialzisti di breve termine sui metalli a partire dal rame e sull’energia. Oggi proprio a seguito di tali rialzi il mercato è entrato in una condizione quantitativa di ipercomprato. Ci aspettiamo a breve anche in questo caso una correzione. Essa rappresenterà tuttavia una potenziale nuova opportunità di acquisto, in ossequio al nuovo macro ciclo che i mercati stanno formulando.
Quindi continueremo a monitorare l’inflazione e gli effetti su tutto ciò nel corso dei prossimi mesi, preparandoci sin d’ora a rivivere un momento di potenziale volatilità delle quotazioni.
A conferma di un nuovo vento che spira sulle dinamiche inflative giungono i dati sulle abitazioni rilevato in settimana negli Stati Uniti. In tutte le più importanti città si sono visti prezzi in crescita al ritmo più veloce degli ultimi sette anni. L’indice Case Shiller US Home Price sta puntando al picco del 2012 a quota 15, non molto lontano dal precedente picco del 2005 segnato a 17,5 (attuale 10,10).
CRB COMMODITY RESEARCH BUREAU
I grafici riportano l’andamento delle principali commodity industriali metalli e petrolio.
L’indice CRB riporta l’andamento di un paniere i cui costituent sono rappresentati da metalli, petrolio, agricole, preziosi e valori finanziari.