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MARKET MOVER WEEKLY CALENDAR

I MARKET MOVER WEEKLY CALENDAR propongono una settimana poco densa di eventi macro significativi. I due giorni su cui si concentrerà la maggior intensità di news cadono mercoledì e venerdì. Mercoledì avremo la pubblicazione del dato sull’inflazione dell’Eurozona: l’IPC annuale è atteso all’ 1,6%, mentre quello rilevato nel precedente mese è stato aggiornato allo stesso livello.. La crescita mensile è pari allo 0,6%. Nella stessa serata saranno invece pubblicati i verbali dell’ultimo Fomc della Fed.

Venerdì invece, saranno pubblicati i dati flash sui sondaggi PMI di maggio nelle componenti Services, Manufacturing e Composite, per Germania, Francia, Eurozona ed a seguire per gli Stati Uniti. Salvo una lieve correzione da 66,2 a 65,8 per il comparto manifatturiero tedesco i dati in generale sono attesi in crescita, compresi quelli relativi al comparto manifatturiero.

Il secondo trimestre si conferma positivo quindi dopo la lettura di aprile non del tutto brillante.

E’ il comparto dei servizi a riservare la maggior spinta dopo la riduzione dei blocchi e le riaperture in tutte le principali aree economiche. L’allentamento delle misure di contenimento dovrebbe facilitare una crescita economica più rapida in molte economie, in particolare quelle come la zona euro, dove i progressi nei vaccini sono aumentati notevolmente nelle ultime settimane e la crescita del settore dei servizi in particolare è stata relativamente contenuta. Delle 65 aree coperte dall’indice di contenimento COVID-19 di Markit, i maggiori allentamenti dei blocchi a maggio sono previsti proprio per i paesi europei. Classificati in base alla variazione dell’indice di contenimento tra aprile e maggio, i 31 paesi che hanno registrato i maggiori allentamenti di blocco si trovano tutti in Europa (compresa l’Europa orientale).

Dopo una pausa nel primo trimestre del 2021, l’espansione economica globale è ripresa nel secondo trimestre, portando la produzione al di sopra del suo massimo pre-pandemico. La ripresa dalla recessione, che ha visto il PIL reale mondiale precipitare di quasi il 10% dal quarto trimestre del 2019 al secondo trimestre del 2020, ha richiesto quattro trimestri. La robusta crescita negli Stati Uniti e nella Cina continentale ha guidato la ripresa. Dopo una contrazione del 3,5% nel 2020, il PIL reale globale dovrebbe aumentare del 5,3% nel 2021 e del 4,3% nel 2022 prima di stabilizzarsi a un ritmo di crescita del 3,1% nel 2023-25. Tuttavia, le prestazioni variano a seconda delle regioni, con Asia-Pacifico e Nord America in testa e Europa e America Latina in ritardo.

MARKET MOVER WEEKLY CALENDAR

BANCHE CENTRALI: l’insieme di questi dati aumenta l’interesse per le risposte che daranno le banche centrali a giungo.

Dai verbali del Fomc attesi mercoledì sera, il mercato si aspetta di leggere indicazioni che possano anticipare i contenuti del prossimo meeting della Fed a metà di giugno. Come abbiamo scritto in precedenza gli investitori stanno cercando di mettere a fuoco gli orientamenti di politica monetaria che assumeranno le due principali banche centrali nella loro riunione di giugno in merito alle risposte che intendono fornire sulla scia della ripresa robusta e del rialzo dell’inflazione.  Quanto alla Bce, le minute dell’ultima riunione del consiglio rimandano gli operatori all’appuntamento di giugno, quando Francoforte discute il futuro del programma degli acquisti anti-pandemico e comunica l’aggiornamento trimestrale delle stime dello staff su crescita e inflazione.

Ci si interroga se i consigli di BCE e Fed riterranno opportuno o meno annunciare una riduzione degli stimoli messi in campo per far fronte alla crisi prodotta dalla pandemia. Per l’Eurozona è in gioco la prosecuzione del programma Pepp, per gli Stati Uniti l’avvio di una fase di tapering. Chiaramente le decisioni avranno impatti su tutti i segmenti del mercato finanziario: tassi di cambio, rendimenti obbligazionari e borse azionarie con ricadute sui prezzi delle commodity.

Molte asset class quotano valori in netto squilibrio rispetto ai fondamentali, per cui assistiamo sempre più spesso ad accelerazioni della volatilità sottostante alle equities ed ai prezzi delle materie prime. Su questi segmenti ci sembra sempre più probabile che si apra una fase correttiva. utile a riportare in equilibrio i valori.

L’eventuale correzione darebbe ulteriore impulso allo sviluppo dei movimenti che abbiamo delineato per i cross valutari nel nostro ultimo aggiornamento al FX Ouloook IIQ Riskoo.