l Market Mover Monitor Week 5 si apre con gli effetti prodotti dal primo meeting del 2022 della Federal Reserve. Jerome Powell riportato, in conferenza stampa, che i consiglieri hanno espresso un parere unanime a favore dell’avvio del ciclo degli aumenti dei tassi a partire dal mese di marzo, i cui effetti, come abbiamo spiegato nel nostro live streaming INSIDE CENTRAL BANK, tenderanno ad impattare sul dollaro e tendenzialmente sulle quotazioni delle commodity.
In settimana, nella mattinata di giovedì, la BCE riunirà il proprio Board per replicare alle mosse della FED, soprattutto darà la propria risposta su come intende far fronte alle pressioni inflative salite oltre il 5% in Eurozona.
Si tratta indubbiamente del Market Mover della settimana, in quanto metterà in luce le dinamiche monetarie che la banca intende intraprendere nel corso della prima parte del 2022. Come abbiamo spiegato nell’ultimo live streaming, ci aspettiamo che l’azione delle banche centrali divergano seguendo un framework il cui sviluppo prevede chiamate al rialzo dei tassi a rotazione, dove la Fed e le banche di estrazione anglosassone attiveranno per prime il loro ciclo di rialzi. L’azione della BCE è al momento attesa non prima della fine dell’anno, se non addirittura agli inizi del 2023.
Su questa tesi abbiamo elaborato lo scenario sul mercato dei cambi suffragati dal posizionamento dei nostri algoritmi ADVANCE MOMENTUM CYCLE©.
Giovedì alle 16.00 commenteremo in live streaming le decisioni e soprattutto le dichiarazioni del governatore Christine Lagarde rilasciate nella conferenza stampa che si terrà tra le 14.30 e le 15.45 (ISCRIVITI AL LIVE STREAMING INSIDE CENTRAL BANK – AITI WBA).
Sempre giovedì, oltre alla BCE, si terrà il meeting della Bank of England. I mercati scontano un altro rialzo dei tassi dopo l’aumento a sorpresa di dicembre allo 0,25%. Nel pomeriggio di giovedì commenteremo, nel live streaming, anche le decisioni della BoE, mettendo a fuoco gli impatti sul cambio eur gbp.
FX: come si posizionerà il dollaro in attesa della BCE?
L’eur usd dopo l’accelerazione al ribasso impressa dal breakout di area 1,13 a seguito delle dichiarazioni di Jerome Powell, dovrebbe prendersi una pausa di consolidamento con reazioni in direzione di 1,1225. La sterlina tenderà a subire parziali vendite con ritracciamenti dell’eur gbp verso area 0,84.
Attesi i dati sull’andamento dei PMI globali di gennaio, sull’occupazione negli Stati Uniti.
I PMI manifatturieri e dei servizi a livello mondiale saranno pubblicati in una settimana piena di dati economici chiave come il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti e il PIL e l’inflazione dell’Eurozona . Tutto ciò accade mentre gran parte dell’Asia, inclusa la Cina, sarà assente per le vacanze del capodanno lunare.
I mercati globali sono sotto pressione a causa dei crescenti timori per l’inflazione e per posizione sempre più aggressiva della Federal Reserve statunitense. Il rapporto sull’occupazione di gennaio negli Stati Uniti, della cui forza la Fed ha fatto riferimento nella sua ultima dichiarazione del Federal Open Market Committee (FOMC), offrirà l’opportunità per verificarne la tendenza strutturale. Secondo i dati flash PMI, le aziende statunitensi hanno continuato ad assumere a un ritmo piuttosto robusto a gennaio. Molti manager intervistati hanno segnalato un aumento dei costi del personale a causa della carenza di manodopera.
I dati finali dell’indagine PMI a livello mondiale, pubblicati in settimana, offriranno ulteriori approfondimenti sulla crescita, sull’andamento delle catene di approvvigionamento e sulle prospettive dei prezzi. Le preview del PMI flash, che hanno anticipato i rapporti definitivi di gennaio, avevano evidenziato un rallentamento delle aspettative sulla crescita tra le economie avanzate all’inizio del 2022 a causa della sequenza dei contagi Omicron.
Con il rapporto definitivo avremo la possibilità di verificare gli effetti dell’ultima ondata di Omicron sulla catena di approvvigionamento, in particolare in Asia, nonché le pressioni globali sui prezzi. Quest’ultimi avevano manifestato, sempre nelle aspettative del sondaggio, un rallentamento delle pressioni proprio a fine d’anno.
La geopolitica favorisce le pressioni speculative sul gas naturale proveniente dalla Russia.
Nel corso delle ultime tre settimane le oscillazioni del gas hanno ridotto la volatilità, consolidando un range relativamente contenuto rispetto alle oscillazioni dei mesi precedenti. Ciò è dovuto principalmente all’attesa generata dalle trattative diplomatiche sulle tensioni tra USA e Russia. La permanenza dei prezzi sotto area 95-100 eur/mwh costituisce un segnale che in qualche misura attenua la narrativa sull’imminenza di un’escalation sul campo. Questo non significa che il mercato non tema uno scenario di confronto bellico, tuttavia non ne sconta ancora l’ipotesi concreta. Secondo i nostri studi, la momentanea perdita di volatilità esprime proprio un segnale di attesa, sospeso tra narrativa politica e gli effetti concreti sul campo.
Come abbiamo scritto in più occasioni per poter catturare un segnale di riequilibrio definitivo delle quotazioni del Dutch TTF Natural Gas dovremo attendere il breakout di quota 75/72 eur/mwh.
COMMODITY TREND
BUILLONS |
VAR SETTIMANA |
VAR MESE |
VAR YTD |
VAR 1 ANNO |
VAR 3 ANNI |
SILVER |
-7,52% |
-3,66% |
-3,66% | -16,43% |
39,34% |
GOLD |
-2,28% |
-2,11% | -2,11% | -3,73% |
29,34% |
PALLADIUM |
12,83% |
24,78% | 24,78% | 7,39% |
81,17% |
PLATINUM |
-2,21% |
4,81% | 4,81% | -7,82% |
23,00% |
METALLI INDUSTRIALI | |||||
COPPER |
-4,43% |
-2,26% | -2,26% | 20,93% |
54,11% |
ALUMINIUM |
0,61% |
8,96% | 8,96% | 54,69% |
60,49% |
SHFE ALUMINIUM |
0,65% |
6,08% | 6,08% | 44,65% |
60,66% |
NICHEL |
-7,06% |
7,58% | 7,58% | 26,23% |
79,11% |
ZINCO |
-0,25% |
2,60% | 2,60% | 40,57% |
33,14% |
IRON ORE 62% |
1,02% |
16,28% | 16,28% | -22,20% |
72,05% |
STEEL SCRAP |
-0,84% |
0,51% | 0,51% | 3,69% |
62,46% |
STEEL HRC FOB CHIANA |
-0,66% |
-1,82% | -1,82% | 15,49% |
– |
STEEL REBAR |
-0,21% |
0,38% | 0,38% | 11,50% |
57,49% |
STEEL ROLLED COIL USA |
-17,89% |
-18,47% | -18,47% | 1,83% |
68,59% |
SHFE STEEL WIRE ROD |
2,77% |
8,38% | 8,38% | 28,24% |
42,51% |
ENERIGIA | |||||
BRENT OIL |
1,26% |
14,43% | 14,43% | 59,27% |
43,80% |
EU TTF NATURAL GAS |
16,86% |
31,21% | 31,21% | 365,69% |
364,92% |
UK NATURAL GAS |
15,91% |
28,59% | 28,59% | 312,83% |
325,89% |
USA NATURAL GAS |
16,70% |
25,12% | 25,12% | 82,02% |
65,85% |
NOLI MARITTIMI & CONTAINER | |||||
BALTIC DRY INDEX |
-2,40% |
-37,71% | -37,71% | -4,89% | 106,74% |
BALTIC CAPESIXE |
20,65% |
-53,50% | -53,50% | -43,12% |
-3,67% |
BALTIC PANAMAX |
-8,46% |
-28,49% | -28,49% | 12,68% |
220,56% |
BALTIC SUPRAMAX |
-8,69% |
-30,26% | -30,26% | 37,08% |
238,35% |
BALTIC HANDYSIZE |
-8,34% |
-31,04% | -31,04% | 44,22% |
208,23% |
BALTIC CLEAN TANKER |
0,54% |
-29,70% | -29,70% | 8,41% |
-15,16% |
BALTIC DIRTY TANKER |
-0,72% |
-12,60% | -12,60% | 32,88% |
-18,99% |
DJ CONTAINER & PACKAGING |
1,58% |
-1,71% | -1,71% | 12,45% | 40,98% |