MARKET MOVER MONITOR WEEK 43
Le banche centrali dell’Area Euro, Giappone, Canada e Brasile si riuniscono in settimana per discutere di politica monetaria, non sono attese decisioni sui tassi. I dati macro economici con maggiore impatto da seguire in settimana includono i dati sul PIL del terzo trimestre rilasciati da Stati Uniti, Eurozona, Svezia, Messico e Corea del Sud. L’Australia riporta il tasso di inflazione; il Giappone la produzione industriale .
La riunione di politica monetaria della BCE sarà al centro dell’attenzione. Le elevate pressioni sui prezzi affrontate dal blocco potrebbero indurre il Board a riconoscere che l’inflazione può essere più persistente di quanto previsto e sostenuto dai policy maker, ponendo l’attenzione su come la BCE si posizionerà nella dichiarazione di accompagnamento al Consiglio di giovedì in conferenza stampa. Non ci si aspettiamo che la BCE prenda in considerazione azioni operative almeno fino alla riunione di dicembre, quando riporterà le nuove proiezioni per il 2022. L’esito della riunione andrà infine analizzato in contrapposizione a quello della FED che si terrà il 2-3 novembre.
Sempre in settimana si riuniscono la BoJ e la BoC. I loro consigli dovrebbero ugualmente segnare il passo rimandando eventuali decisioni in futuro; ciò nonostante i mercati saranno ansiosi di verificare l’effettivo esito dei rispettivi consigli, da cui peraltro non sono attese azioni monetarie, prendendo nota della loro visione sulla natura transitoria o meno delle pressioni inflazionistiche.
Nel frattempo, gli operatori analizzeranno con estrema attenzione l’andamento della della crescita nel terzo trimestre a partire dal PIL degli Stati Uniti e della Eurozona. La perdita di momentum dello slancio del comparto manifatturiero di cui abbiamo scritto durante l’estate ed all’inizio dell’autunno potrebbe aver lasciato il segno sui dati. Analizzando i più recenti dati PMI emerge un rallentamento della fiducia delle imprese sia negli Stati Uniti che nella zona euro. Alla base del dato meno brillante ci sono certamente le difficoltà delle forniture con gli shock dell’offerta registrati in tutti i settori a cui dobbiamo sommare il rincaro dell’energia e di molte commodity (proiezione FED GDPNOW)
Infine, in vista del rilascio del PMI di ottobre, previsto per l’inizio di inizio novembre, vedremo una serie di dati ufficiali sull’IPC dell’eurozona e dell’Australia, che forniranno informazioni sulle condizioni dei prezzi in un contesto di dell’offerta e dei problemi del mercato energetico.
S&P GLOBAL RATING ITALIA Venerdì sera il pronunciamento di S&P Global sul rating sovrano italiano con il miglioramento dell’outlook a ‘positivo’ da ‘stabile, e la conferma del rating a ‘BBB’. Secondo l’agenzia statunitense l’impegno del governo sul fronte delle riforme a sostegno della crescita rappresenta uno stimolo per l’economia.Nell’ultimo pronunciamento, lo scorso aprile, S&P Global aveva previsto una crescita robusta per la seconda parte dell’anno grazie ai progressi nella campagna di vaccinazione e allo stimolo di bilancio.
BTP E ANNUNCIO TESORO – La settimana sul secondario italiano riprende dai 105 punti base per il premio al rischio Italia-Germania sul tratto decennale e da 0,95% del tasso del benchmarck a 10 anni, su piattaforma Refinitiv. In serata inoltre il Tesoro annuncia tipologia e quantitativi di Btp e CctEu in vista dell’asta a medio lungo del 28 ottobre. Di venerdì sera l’annuncio che, nel collocamento Bot di mercoledì 27 ottobre, saranno offerti 6 miliardi. Passando all’intera zona euro, in una settimana che prevede un lieve calo dell’offerta, in giornata la Ue riapre il titolo ottobre 2028 tra 2 e 2,5 miliardi. Da ricordare che venerdì scorso il numero uno della Federal Reserve Powell ha detto che l’istituto dovrebbe avviare il ‘tapering’ mentre ritiene prematuro un rialzo dei tassi.
TURCHIA – Minimo storico per la lira turca dopo che nel fine settimana il presidente Erdogan ha annunciato di aver chiesto al ministro degli Esteri di espellere una decina di ambasciatori di Paesi occidentali, tra cui gli Usa, per aver sollecitato la liberazione del filantropo Osman Kavala. Nel Paese inoltre le banche di Stato dovrebbero tagliare i costi dei prestiti di circa 200 punti base, secondo tre persone a conoscenza del dossier, dopo il taglio dei tassi della banca centrale della scorsa settimana.
IFO GERMANIA – Protagonista di una seduta avara di spunti macro sarà l’indice Ifo di ottobre. Dopo il 98,8 di settembre, la mediana delle attese raccolte da Reuters ipotizza per il barometro sulla fiducia delle imprese una frenata di oltre un punto pieno a 97,9. Sul morale delle aziende tedesche si ritiene abbia avuto una ricaduta negativa il pesante rincaro dei costi energetici.
CINA ED EVERGRANDE – Dopo il pagamento delle cedole della scorsa settimana, che ha concesso altro tempo per evitare il default, Evergrande ha annunciato di voler dare la precedenza alla crescita del segmento sui veicoli elettrici rispetto a quello immobiliare, spingendo il titolo in rialzo. Più in generale però, i titoli del settore immobiliare scendono dopo l’annuncio di sabato che Pechino introdurrà una tassa pilota sulla proprietà in alcune regioni. Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Pechino “rafforzerà gli aggiustamenti” nella riscossione delle tasse in modo mirato e accurato nell’ambito degli sforzi per raggiungere “la prosperità comune” nel lungo termine.
COMMODITY Segnaliamo il raffreddamento dell’indice sui prezzi dei noli marittimi Baltic Dry Index. I valori sono scesi la scorsa settimana del 6%. E’ prematuro affermare che si tratti di un reversal del ciclo rialzista delle quotazioni. Per poterlo stimare con un livello di probabilità accettabile dovremmo poter rilevare valori inferiori all’attuale quota 10.000 con ulteriori spinte sotto area 8750. Per rafforzare l’eventuale segnale dovremmo poter tracciare inoltre un vero raffreddamento dei prezzi del petrolio. Il Brent, dopo una brevissima finestra di prese di beneficio da parte dei trader, ha recuperato nuovamente area 85 usd riassorbendo la correzione. Al momento i nostri algoritmi continuano a segnalare ancora una struttura positiva. In settimana non escludiamo un ulteriore apprezzamento del Brent Oil verso area 87,50 usd/bar. Come scritto lo scorso venerdì stiamo monitorando quota 83/82,50, in quanto sotto tale livello sono presenti potenziali nuovi ordini di vendita. La violazione spingerebbe le negoziazioni a pronti verso area 77 usd, primo vero tipping point del ciclo rialzista del Brent e del comparto in generale. Le negoziazioni sul gas dovrebbero invece proseguire la loro fase correttiva verso quota 80 euro (Natural Gas Euro TTF).
I metalli industriali, a differenza del comparto oil, continuano invece a muovere i prezzi all’interno di una fascia che continua a confermare le nostre attese in merito ad un’ulteriore correzione dei valori. Riteniamo che anche in questo caso il tapering possa delegittimare l’azione speculativa tuttora presente nelle dinamiche di trading. Sul nostro WB COMMODITY PERSPECTIVES abbiamo messo in evidenza il ruolo della Federal Reserve quale unico driver in grado di raffreddare, con l’avvio del tapering, quantomeno l’azione speculativa che continua a sostenere le quotazioni delle materie prime.
Di questo processo il dollaro dovrebbe trarne beneficio in linea con quanto anticipato nei piani di Enterprise Risk Management che stiamo elaborando sui budget 20/22 per le aziende a cui offriamo il nostro servizio di advisory operativo.
FOREX Come scritto questa e la prossima settimana si tengono i consigli di BCE e Fed. Vogliamo verificare se alla loro conclusione le rispettive linee di policy rimarranno ancora divergenti: ancora accomodante la BCE, più restrittiva la Fed. Attendiamo quindi di analizzare i contenuti degli statement che verranno rilasciati per aggiornare il nostro WB RISKOO OUTLOOK report. Recentemente il cambio ha collaudato almeno in un paio di sessioni l’area 1,1675 dove avevamo fissato il cap dell’attuale range di mercato. Ci aspettiamo una progressiva perdita di momentum dell’euro dopo l’eventuale breakout di 1,1620/1,1580 eur usd.