MARKET MOVER MONITOR WEEK 35. A Jakson Hole Jerome Powell ha riconosciuto che la ripresa americana ha superato le aspettative e che c’è stato un “brusco” aumento dell’inflazione. Ha ammesso inoltre che i policy maker “non possono dare per scontato che l’inflazione sia dovuta a fattori transitori e di conseguenza diminuirà”. Ha affermato inoltre che la Fed ha fatto “ulteriori progressi sostanziali” sul lavoro e che in ogni caso rimane “molto terreno da percorrere per raggiungere la massima occupazione”.
La Sua cautela è ulteriormente sottolineata dall’affermazione che “una mossa di politica monetaria inopportuna rallenti inutilmente le assunzioni e altre attività economiche e spinge l’inflazione al di sotto del desiderato”. In un contesto di “sostanziale” debolezza del mercato del lavoro ciò potrebbe essere “particolarmente dannoso”.
Nel Suo speech si è preoccupato di sottolineare che qualsiasi riduzione degli stimoli monetari del QE non deve essere correlata ad eventuali aumenti dei tassi di interesse, affermando che “i tempi e il ritmo della prossima riduzione degli acquisti di attività non saranno destinati a portare un segnale diretto riguardo ai tempi del decollo dei tassi di interesse”.
Traducendo in termini operativi il messaggio di JH, ci pare plausibile affermare che il Governatore J Powell abbia confermato le attese della vigilia, deludendo quanti (pochi per la verità) si aspettavano una presa di posizione più da falco rispetto alla linea di politica monetaria in corso. Rimane altrettanto chiaro che le mosse future della Fed saranno dettate dall’andamento dei dati sul lavoro ed in parte sull’evoluzione della pandemia.
I dati del mercato del lavoro di venerdì prossimo, market mover della settimana, dovrebbero essere buoni, ma potrebbero non essere sufficienti per sigillare l’accordo per un annuncio di tapering a settembre che vedrebbe ridimensionati gli acquisti di asset da ottobre. Il consenso è alla ricerca di 750/728 k nuovi posti di lavoro per agosto. Mercoledì prossimo L’ADP National Enemployment Report rilascerà le sue previsioni attese a 638 k, in crescita rispetto ai 330 k di luglio. Negli ultimi tempi le stime dell’ADP si sono rivelate fuori misura per difetto rispetto alle rilevazioni ufficiali del U.S. Bureau of Labor Statistics. In ogni caso non è da escludere che la Fed voglia vedere un ulteriore robusto report come quello pubblicato ad aprile ed agosto di quest’anno, ambedue sopra i 990 k di nuovi assunti per i settori non farm payrolls, prima di avviare il tapering.
La settimana economica riporta un altro set di figure economiche rilevanti: PMI Manufacturing, PMI Services e Composite.
In diverse aree significative verrà riportato da Markit il sondaggio relativo alle aspettative dei purchase managers sia per il manifatturiero che per i servizi. In generale i sondaggi di agosto sul comparto manifatturiero riportano un dato in flessione più o meno accentuata rispetto ai valori precedenti.
In ogni caso il rallentamento non riporta particolari contrazioni ad alcun settore su scala globale, fatta eccezione per il Real Estate. A parte il comparto del Turismo, è il settore della Tecnologia a crescere maggiormente, nonché l’Industria in generale. L’occupazione è attesa in crescita in quasi tutti i settori. I nuovi ordinativi rimangono trainanti pressoché su tutti i comparti. Sempre su scala globale la crescita degli Imput Price supera ampiamente quella degli Output Prices. E’ il segno che gli operatori non beneficiano, nonostante la domanda, di un pricing power adeguato alla crescita dei prezzi che generalmente hanno subito a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei noli marittimi. Su base regionale. l’area che maggiormente preoccipa in questa fase è quella relativa all’Asia ed in particolare quella cinese che rimane in termini di indice poco sopra la linea di galleggiamento (espansione) 50.
FOREX MARKET
I dati in calendario hanno un grado di impatto sui corsi delle attività finanziarie in termini di market mover estremamente significativo.
Sia il dato di venerdì sull’occupazione che quelli relativi ai PMI tenderanno a muovere in modo sensibile i mercati. In particolare i dati sull’occupazione impatteranno direttamente sul dollaro.
Ovviamente qualora il rapporto sull’occupazione dovesse deludere le attese potremmo assistere ad un recupero dell’eur usd. La scorsa settimana in attesa di Jackson Hole avevamo fissato un cap per il rapporto eur usd tra 1,1775/1,1810. I prezzi hanno effettivamente delimitato la loro spinta al rialzo a 1,1770 prima delle parole di Powell, successivamente abbiamo visto un movimento di coda verso 1,1810 eur usd dopo la conferma dell’atteggiamento sempre di tono accomodante del Governatore della Fed. Ma nel Consiglio vi sono molti membri che hanno palesato in vari interventi, precedenti a JH, la necessità di avviare il tapering. pensiamo che il confronto tenderà ad essere più pressante nel Fomc del 21 – 22 settembre. In quell’occasione la Federal Reserve rilascerà un aggiornamento del Summary of Economic Projections. La scorsa settimana nel commentare le attese sulle mosse conseguenti a JH avevamo indicato ottobre-novembre come periodo più probabile per annunciare il tapering.
Per la prima parte della settimana ci aspettiamo oscillazione contenute tra 1,1810/30 nella parte alta del range ed 1,1730/20 in quella inferiore. Giovedì aggiorneremo il quadro tecnico in merito alla lettura del dato sul lavoro USA.
La ripresa marginale dell’euro ha consentito a molte divise di recuperare terreno proprio nel rapporto diretto con la moneta europea. In particolare hanno beneficiato la corona norvegese, quella svedese, il rublo ed altre monete commodity_based.
GOVERNMENT BOND
Il rialzo dei rendimenti sul tratto lungo della curva che ha preceduto il Simposio di Jackson Hole dovrebbe in parte rientrare. Ci aspettiamo che a beneficiare di una pausa sia proprio il BTP. I rendiomentoi sul 10 anni dopo il rialzo a 0,69% dovrebbero avviare un breve consolidamento e ritracciare parte del movimento sino a 0,60%.
Il 10 anni US Treasury invece potrebbe proseguire il rialzo sino a 1,40% dove pensiamo che il mercato ritorni ad acquistare Treasury.
Il 10 anni Bund dopo aver testato il nostro target a -0,50 sta avviando una fase di consolidamento, Non ci aspettiamo ulteriori ribassi significativi in futuro.
COMMODITY
Il rimbalzo dei prezzi delle commodity industriali dovrebbe rimanere delimitato agli attuali sviluppi. Pensiamo che il movimento generale rimanga ancora dominato da forze riflessive. Anche in questo caso i dati sul lavoro Usa tenderanno ad impattare sulla componente speculativa. Sul rame continuiamo a confermare l’Outlook già indicato nei mesi precedenti.
Il petrolio ha recuperato in parte le perdite subite dopo le vendite di operate tra luglio e metà agosto. La vicenda Afghana ha portato i trader a risoprire le posizioni corte. Nelle prossime settimane, salvo – incidenti -dovremmo assistere ad un consolidamento orientato a riportare i valori verso i prezzi medi fissati ad agosto.
EQUITY
I mercati azionari troveranno ulteriore ristoro nelle parole di Jerome Powell. Per il momento i mercati rimangono protetti dal prolungamento dei tempi d’attesa per il tapering. La Fed rimane ancora amichevolmente attenta a non far deragliare gli squilibri presenti. Ci aspettiamo nuovi massimi per l’S&P 500 verso area 4550/60 dove dovrebbero emergere nuove prese di profitto. Anche in questo caso i dati sul lavoro sono considerati dei market mover sensibili.