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MARKET MOVER MONITOR WEEK 21/22

MARKET MOVER MONITOR SETTIMANA 21/22

WB MARKET MOVER MONITOR SETTIMANA 21-22
MARKIT PMI NUOVI INDICATORI D’ORDINE

Il Market Mover Monitor della settimana mette in primo piano una riflessione sulle dinamiche economiche che in questo secondo trimestre esprimono in termini tendenziali un rallentamento del ciclo di crescita. Markit pubblicherà martedì  i dati flash sull’andamento dei PMI relativi alle quattro maggiori aree economiche appartenenti alle economie avanzate, mentre il PMI manifatturiero della Cina verrà rilasciato il prossimo 1 giugno. Le attese non sono particolarmente confortanti. Il rallentamento in atto appare diffuso ed evidente in tutte le regioni fatto salvo la tenuta degli US ed in parte gli UK.

Tuttavia l’indicatore sugli ordinativi per manifatturiero e servizi evidenzia un declino con una tenuta a sorpresa dell’Eurozona.

Gli investitori, money managers, rimangono piuttosto cauti, tenendo ancora alta l’avversione al rischio in un ambiente in cui prevale un’aspettativa al ribasso per gli earnings futuri. L’industria del risparmio gestito continua a percepire elevate le influenze geopolitiche  unite alla linea di policy monetaria promossa dalle banche centrali per contrastare l’inflazione.

Su questo fronte riportiamo alcuni elementi di novità che riteniamo interessanti da seguire.

Come abbiamo scritto in più occasioni l’inflazione è stata principalmente sostenuta dal rialzo dei costi dell’energia: petrolio e gas a cui hanno fatto seguito quelli dell’energia elettrica. La scorsa settimana, ma più in generale dagli inizi di maggio evidenziamo un possibile segnale di allentamento della tensione sui prezzi di gas ed energia elettrica.

Il future sul Gas naturale,  Dutch TTF trattato all’ICE, come atteso sta abbandonando l’area 105/95 per scendere verso area 72 eur mwh.  Oggi ne a abbiamo la conferma con le aperture in area 83 euro. In scia alla correzione del TTF ci aspettiamo che il PUn possa scendere dall’attuale chiusura di venerdì a 224 euro mwh a 125 euro nel medio periodo. Questi due elementi dovrebbero contribuire a raffreddare la spinta inflattiva sul lato energia.

Sul petrolio non sono ancora presenti tali segnali. Ci aspettiamo un ulteriore coda verso area 115/116 usd/bar per il Brent prima di assistere ad una correzione che prenderà comunque corpo con il breakout di area 106 usd. Evento quest’ultimo che contribuirà a spingere i valori verso il punto di maggior valore tecnico sempre in transito a quota 100 usd.

Il rallentamento dei prezzi dell’energia, associato ad un segnale di avversione al rischio proveniente dai quadranti del mercato azionario dovrebbero favorire una rotazione dei flussi da quest’ultimo verso il mercato dei bond governativi. Il 10 anni US è impostato per scendere verso area 2.35%. La curva dei rendimenti si è ulteriormente inclinata negativamente nel tratto 7-10 anni. Ci aspettiamo che il 10 anni Germania possa scendere dall’attuale livello a seguito di un breakout di quota 0.93/0.90% per avviare una correzione potenzialmente significativa.

Quanto sopra potrebbe costituire il preludio per un segnale di attesa verso un rallentamento significativo della crescita globale. Il FMI ha allertato i G20 a considerare nei loro piani il rischio di shock multipolari derivanti da crisi geopolitiche associati alla diffusione di eventi pandemici.

In controtendenza l’IFO, l’indicatore anticipatore più importante della Germania, nella rilevazione riportata questa mattina  dall’INFO Institute è aumentato per il secondo mese consecutivo a 93,0 per il mese di maggio, contro 91,9 di aprile. L’aumento è stato principalmente determinato da una migliore valutazione della situazione attuale. La componente delle aspettative è rimasta pressoché invariata e vicina ai livelli visti l’ultima volta all’inizio della pandemia. Questa buona lettura dell’Ifo sembra riflettere ordini pieni e miglioramenti post-lockdown. Tuttavia le deboli aspettative segnalano che le imprese tedesche manifestano una prudente perplessità a fronte dell’elevata incertezza, agli attriti della catena di approvvigionamento e alla forte inflazione.

 

INDICE IFO GERMANIA
ECONOMIA WB

La lettura del dato alimenta le aspettative per il rialzo dei tassi anche da parte della BCE nella riunione di giugno.

WB MARKET MOVER MONITOR

FX – L’eur usd ha proseguito il cammino reattivo anticipato nelle precedenti settimane a partire dalla conferenza stampa di Christine Lagarde alla conclusione del Consiglio BCE. Ci aspettiamo che dopo la verifica odierna di 1.0680 il mercato possa proseguire nel ribilanciamento dei prezzi, come indicato nello streaming INSIDE CENTRAL BANK con AITI, l’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa,   verso quota 1.08.

Il rublo prosegue la sua tendenza positiva. I valori del cambio eur rub sono scesi ai livelli di aprile 2015 sotto quota 60 eur rub. Abbiamo aggiornato il nostro Outlook confermando le recenti stime tendenziali.

L’euro dovrebbe beneficiare a breve si una pausa temporanea del clima di risk aversion sui mercati in attesa del meeting della BCE. I Market Mover Moniotr riporteranno nei prossimi giorni le aspettative sulle decisioni che il Board prenderà nel Consiglio di giugno.

COMMODITY – Sono di segno positivo le rilevazioni sui prezzi del future sul gas, Dutch TTF. I valori scendono in chiusura della scorsa settimana ampiamente sotto il nostro livello di attenzione confermando le attese per un ulteriore ridimensionamento dei valori in una fase in cui i livelli di stoccaggio risultano allineati a quelli seguiti negli anni 2017-2018-2019. Dovremmo quindi cogliere altrettanta positività sulla correzione dei valori del PUN GME (energia elettrica nazionale).

Il Petrolio brent rimane invece ancora scambiato nella parte alta della forchetta di range 116/106 ma comunque sempre inserito in un contesto propedeutico ad una correzione verso area 100 usd/bar.