-1 MARKET MOVER DELLA SETTIMANA
Principale Market Mover a meno di una settimana dalle presidenziali USA il calendario economico prevede la pubblicazione di dati significativi su scala globale a partire dalla prima lettura del Pil Usa relativa al III°Q, a seguire Eurozona, RAS di Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud. Gli aggiornamenti dei dati con maggiore frequenza includono la pubblicazione degli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, del mercato immobiliare e delle vendite; inflazione e disoccupazione nell’Eurozona, oltre a una serie di aggiornamenti sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio in tutta l’Asia.
Sempre in settimana, la BCE e le banche centrali del Giappone, Canada e Brasile, riuniranno i loro consigli per la consueta riunione mensile di politica monetaria.
I market mover seguiranno la scadenza per la Brexit del 31 ottobre, la fase centrale della season earnings – con quasi un migliaio di aziende che riportano i loro statement – e per concludere si aprirà il quinto plenum del Partito comunista cinese.
Negli Stati Uniti, il rischio politico rimane in cima all’agenda con l’attesa del giorno delle elezioni del 3 novembre, con i sondaggi che riferiscono proiezioni generalmente confuse considerati le difficoltà dovute al lockdown, mentre, come scriviamo nel nostro FX Outlook in preparazione dello scenario post elezioni, è molto probabile che ci vorranno molti giorni prima di avere la lettura completa dell’esito elettorale a causa del voto per corrispondenza.
Nel contempo i mercati si concentreranno sull’andamento del terzo trimestre sia in termini di PIL che di circa 948 reports trimestrali sugli utili societari.
Il modello della Federal Reserve di Atlanta, GDPNow, prevede una crescita annualizzata del Pil prossima al 35%, mentre la mediana del consensivo degli analisti si posiziona poco sotto il 30%.
E’ probabile che il rialzo del III°Q rappresenti il picco della spinta nel corso del 2020 in quanto ci si aspetta che nel IV° Q possa verificarsi un rallentamento del recupero. I dati PMI Flash pubblicati da Markit la scorsa settimana pongono gli USA comunque nel solco di una ripresa robusta trainata soprattutto dal comparto dei servizi in continuo recupero.
Anche i dati sul settore manifatturiero sono risultati solidi, manifestando un consolidamento del recupero avviato dopo aprile.
Anche in Eurozona saranno pubblicati i dati sul PIL: Germania, Francia, Italia e Spagna evidenzieranno i forti rimbalzi dopo il crollo visto nel secondo trimestre, tuttavia riteniamo che il focus della settimana in Eurozona sarà concentrato sul Consiglio direttivo della BCE. In particolare il mercato vorrà capire coma il Board valuta i rischi al ribasso per le prospettive di crescita e soprattutto l’andamento della deflazione che, aggiungiamo noi, a causa dell’apprezzamento maturato dall’euro nel corso della primavera estate, ha visto un’acuirsi delle concause che la stanno determinando. I dati dei sondaggi PMI Flash hanno mostrato, la scorsa settimana, che l’area è ritornata in contrazione a causa dei nuovi vincoli imposti dal Covid.
In Asia, la Cina prenderà in esame il suo prossimo piano quinquennale e la sua strategia economica a lungo termine. Nel frattempo, la Corea del Sud e Taiwan dovrebbero aver visto il PIL espandersi a tassi trimestrali rispettivamente del 10,5% e del 6,8% nel terzo trimestre, mentre l’economia della RAS di Hong Kong dovrebbe contrarsi a un tasso del 7%. Nel frattempo, la Banca del Giappone dovrebbe abbassare le sue previsioni di crescita nell’incontro di questa settimana. I dati PMI del Giappone sono rimasti in territorio di contrazione ad ottobre.
I dati PMI NBS cinesi chiudono il mese.
CALENDARIO MACRO ECONOMICO
ITALIA – S&P, Standard and Poor’s, ha rivisto l’outlook del debito sovrano italiano a “stabile” da “negativo”, confermando il rating a “BBB”. Secondo l’agenzia statunitense, l’intervento della Bce e le risorse che arriveranno col Recovery fund danno respiro all’Italia che ha così spazio per la ripresa. Tuttavia, avverte S&P, il Pil non tornerà ai livelli pre-Covid prima del 2023. Soddisfatto Gualtieri, per cui il pronunciamento dell’agenzia è “un incoraggiamento” a proseguire sulla strada intrapresa. L’attenzione si sposta ora, più che al 30 ottobre con il giudizio di Dbrs, al 6 novembre con quello di Moody’s, attualmente ‘Baa3’ con outlook ‘stabile’: non dovrebbero esserci modifiche, scrive in un report UniCredit, sottolineando come S&P abbia indicato che le agenzie di rating dovrebbero tenere in considerazione la maggiore integrazione europea.
IFO GERMANIA – Nuovo spunto sullo stato di salute della prima economia del blocco arriverà in mattinata grazie alla lettura di ottobre dell’Ifo. Le attese per l’indice, che monitora la fiducia delle imprese tedesche, sono per una lettura a 92,7, in calo dal 93,4 del mese precedente. Settembre ha visto un miglioramento per il quinto mese di fila.
BCE – In arrivo nel pomeriggio il consueto aggiornamento settimanale sui programmi di acquisto titoli di Francoforte Qe e Pepp. La settimana scorsa ha visto un incremento degli acquisti nel Pepp rispetto alla precedente e un rallentamento di quelli nell’ambito del Qe.
CINA – Prende il via oggi un vertice di quattro giorni tra i leader del Paese per disegnare il corso economico dei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di bilanciare crescita e riforme evitando la stagnazione, mentre crescono l’incertezza delle prospettive globali e le tensioni con gli Usa. Sul fronte valutario, la Cina cercherà di aumentare la flessibilità dello yuan e di ridurre le restrizioni sul suo uso cross-border, ha annunciato il governatore della banca centrale.
LEADING GIAPPONE – Nella revisione il leading indicator di agosto in Giappone scende a 1,7 rispetto al 2,1 della lettura preliminare, dal 2,9 di luglio.
GERMANIA Indice Ifo ottobre (10,00) – attesa 92,7.
USA Revisione licenze edilizie settembre (13,00) – Indice attività nazionale settembre (13,30) – Nuove case unifamiliari settembre (15,00) – attesa un milione.
FOREX
Dollaro stabile, intorno alle 7,45 il cross euro/dollaro è a 1,1833 in calo dello 0,22%, l’euro/yen scambia a 124,10 a -0,07%, il dollaro scambia a 104,86 yen in rialzo dello 0,17%.
I mercati si concentreranno sulla riunione BCe di giovedì per orientare la direzionalità del cambio eur usd. Sotto il profilo tecnico la giornata odierna assegna un livello di resistenza in area 1,1865 ed un sostegno a 1,1825. Ci aspettiamo una fase di stallo e di consolidamento dei prezzi ed il rischio che possa prendere corpo una fase di avversione al rischio che premerebbe la monete parcheggio. In tale circostanza il dollaro tenderà a rafforzarsi avviando un rintracciamento della recente crescita del cross eur usd con conseguenti breakout di 1,1775 e potenzialmente di 1,17.
Eurostoxx 50
Il timore per i lockdown dovuti al riflusso della pandemia riporta in primo piano l’avversione al rischio nei mercati azionari.
Quanto avevamo anticipato nel nostro WB PERSPECTIVES si sta concretizzando con i valori che scambiano ormai al di sotto del nostro livello di alert indicato.
L’indice Dax apre sotto area 3200 e si appresta a collaudare quota 3125 dove collochiamo il sostegno settimanale. I nostri algoritmi di breve termine sono entrati in campo negativo già da fine agosto, mentre quelli di lungo termine non sono mai usciti dalla fase di negatività nonostante il recente recupero avviato ad aprile. Chiure di mercato sotto area 3125 attivano l’ultimo dei segnali di vendita e proiezioni di valore orientate al rintracciamento del recente rialzo in direzione dei target segnalati in WB PERSPECTIVES.
Intermarket
BTP – Il tasso del decennale di riferimento e lo spread Italia-Germania sul segmento decennale ripartiranno, dopo l’annuncio S&P, rispettivamente da 0,76% e da 134 punti base livelli raggiunti venerdì in chiusura. Confermato l’interesse degli stranieri per la carta italiana: gli investitori esteri si sono aggiudicati oltre il 70% del nuovo Btp trentennale emesso giovedì dal Tesoro – con una domanda superiore a 90 miliardi – nell’ambito del concambio sindacato.
In serata, a mercati chiusi, l’annuncio del Tesoro su tipologia e quantitativi di Btp e Ccteu in asta giovedì 29 ottobre, mentre venerdì via XX Settembre ha comunicato che nel collocamento di mercoledì offrirà 6,5 miliardi di Bot a 6 mesi.
GREGGIO – Prezzi in ulteriore calo in vista di un aumento della produzione in Libia e per i timori legati alla domanda per via della pandemia. Intorno alle 7,50 i futures sul Brent scendono del 2,13% a 40,88 dollari al barile, i futures Nymex del 2,23% a 38,96 dollari.
TREASURIES – Il tasso del benchmark decennale sui mercati asiatici è in area 0,816%, rispetto alla chiusura Usa a 0,841%.