Buongiorno,
i dati pubblicati ieri relativi al sondaggio PMI (Purchase Managers Index) hanno messo in luce per il mese di giugno una prima reazione alla sequenza negativa segnata dall’Italia da inizio anno.
Si tratta di un segnale il cui valore riportato in relazione alle altre rilevazioni in Eurozona assume una prova di resilienza positiva. Nel dettaglio si sono rilevati:
Aumenti della produzione e dei nuovi ordini
Incremento dei costi di acquisto a causa del maggiore prezzo dell’acciaio
Ulteriori aumenti del livello occupazionale, ma l’ottimismo crolla al valore più basso in più di cinque anni.
Migliora la crescita del settore manifatturiero a giugno, con forti crescite della produzione e nuovi ordini rispetto a maggio. Anche il livello occupazionale è aumentato ad un tasso maggiore,
il che significa che le aziende sono state in grado di tenere sotto controllo il loro volume di affari. Detto ciò, conseguentemente all’incremento del prezzo dell’acciaio e altri materiali usati per il
processo produttivo, incrementa la pressione dei costi. Inoltre si smorza al livello più basso in oltre cinque anni l’ottimismo circa l’attività futura.
Durante il mese rimangono evidenti le problematiche relative alla fornitura, con i tempi medi di consegna che continuano ad allungarsi. Le aziende aderenti all’indagine hanno parlato di
mancanza di giacenze, domanda sostenuta e generali ritardi nelle spedizioni. Per concludere, pur continuando la tendenza al ribasso e raggiungendo il valore più basso dell’indagine da maggio 2013, rimangono positive le previsioni delle aziende circa l’attività futura.
In parallelo nell’Eurozona, come si evince dalla lettura del grafico, continua la fase riflessiva dell’indice. La produzione industriale mette in evidenza un decadimento sul trimestre più accentuato rispetto alle precedenti rilevazioni.
Il dato italiano si scontra con le più recenti stime sulla crescita del Pil per l’anno in corso, riviste al ribasso da 1.5% all1.3%. A nostro avviso tale performance dipenderà molto dall’andamento del cambio. Qualora l’eur usd dovesse scendere sotto 1.15 potremmo avere una maggior spinta sull’export extra UE, anche se a livello globale si continua a registrare una lenta flessione anche dell’analogo indice PMI relativo al comparto manifatturiero.
- Global Manufacturing PMI™ Summary
50 = no change on prior month.
Index May Jun. +/– Summary
Global PMI 53.1 53.0 – Rising, slower rate
Output 53.4 53.2 – Rising, slower rate
New Orders 53.4 52.9 – Rising, slower rate
New Exports 50.7 50.5 – Rising, slower rate
Employment 51.8 52.1 + Rising, faster rate
Input Prices 60.7 62.2 + Rising, faster rate - Output Prices 54.4 55.0 + Rising, faster rateFuture Output 63.9 61.9 – Positive, lesser extent
Si rileva all’interno della rilevazione complessiva il dato leggermente negativo di Cina in contrapposizione alla crescita negli USA
AREA | PMI MANUFACTURING GIUGNO 2018 | GIU | ATTESA | MAG |
CNY | Indice Manifatturiero PMI – Caixin (Giu) | 51 | 51,1 | 51,1 |
USD | Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Giu) | 55,4 | 54,6 | 54,6 |
Sui mercati l’euro frena la discesa sulle notizie di un compromesso all’interno del Governo tedesco. Rimane tuttavia debole ed inserito comunque in un range che per il momento ne determina la struttura distributiva a cui facciamo riferimento da alcune settimane. Nell’Outlook mensile di luglio approfondiremo la struttura tendenziale del cambio nei confronti del dollaro e delle monete commercialmente più rilevanti.
La forza del dollaro consente alla PBoC di guidare una svalutazione dello yuan renminbi. La regressione della moneta cinese si inserisce in un quadro tecnicamente delicato vista la contrapposizione commerciale tra USA e Cina. Il prossimo 6 luglio entreranno in vigore contro le esportazioni cinesi dazi del 25% per un totale di 34 miliardi di dollari. Le contromisure opposte dalla PBoC sembrano sfidanti negli ultimi due mesi il cambio si è svalutato del quasi 7%. Nel nostro Outlook mensile stiamo mettendo a fuoco le implicazioni di questo movimento sugli equilibri generali del mercato valutario.
I mercati azionari continuiamo a manifestare una certa sofferenza rispetto al disordine che governa il flusso informativo in merito alla guerra commerciale ed alle criticità che sempre più emergono nell’UE.
Siamo piuttosto impressionati dalla discesa del rame (analizzata come proxy del ciclo espansivo globale) e dal contestuale decadimento degli indici azionari nelle aree emergenti ed in quella europea. Sulle prime ci attendiamo una breve reazione. Sulle seconde continuiamo a tenere con estrema attenzione il controllo sui minimi già segnati ad aprile. Come abbiamo scritto, tali aree costituiscono per i nostri algoritmi valori di warning sulla tenuta del ciclo di crescita fin qui sviluppato.
FOREX – L’euro si stabilizza dopo la flessione di ieri, grazie alla risoluzione della crisi politica all’interno del governo tedesco. Dopo una flessione di circa mezzo punto percentuale nella seduta di ieri, stamane l’euro/dollaro tratta poco variato a 1,1629/32 da 1,1639 dell’ultima chiusura. La valuta unica è poco variata anche sullo yen , a 128,92/96 da 129,06; ieri il cambio era sceso fino a 128,43. Dollaro/yen a 110,84/87 da 110,89.
TENSIONI COMMERCIALI – Resta alta la tensione sul fronte dei rapporti commerciali internazionali, con Trump che ieri ha accusato il Wto di aver trattato gli Usa molto male; gli Usa, ha minacciato, “hanno un grosso svantaggio con il Wto. Al momento non prevediamo di fare niente, ma se non ci trattano come si deve qualcosa faremo”. Le parole di Trump sono giunte nello stesso giorno in cui l’amministrazione Usa ha raccomandato che venga negata l’autorizzazione a China Mobile a offrire servizi di telecomunicazione nel paese, in quanto l’operatore di telefonia mobile cinese, controllato dal governo, pone rischi alla sicurezza nazionale.
GREGGIO – Prezzi petroliferi in salita questa mattina dopo che la Libia ha dovuto ridurre, per cause di forza maggiore, le proprie consegne di greggio, con una perdita di offerta calcolata in 850.000 barili giornalieri. Tuttavia il complessivo aumento produttivo garantito dall’Opec e il contemporaneo rallentamento della domanda da parte delle economie emergenti comprimono gli spazi di rialzo delle quotazioni. Alle 7,20 italiane il future Brent scambia a 77,71 dollari il barile (+0,41), il Nymex a 74,55 dollari (+0,61).
POLITICA GERMANIA – Rientra, almeno per ora, lo spettro di una crisi di governo a Berlino. Al termine di un incontro di cinque ore ieri sera, il ministro dell’Interno e leader della Csu bavarese Horst Seehofer — interprete dell’ala più radicale del centrodestra e insoddisfatto dell’accordo sui migranti raggiunto nel vertice Ue della settimana scorsa — ha rinunciato alle proprie minacciate dimissioni. Alla base della decisione, ha spiegato, c’è un accordo con Angela Merkel su come limitare in futuro l’immigrazione illegale. La grande coalizione (che comprende anche i Socialdemocratici) supera dunque la prima grande difficoltà, dopo soli tre mesi di vita; ma le tensioni di questi giorni sembrano inevitabilmente indebolire la leadership di Merkel sulla politica tedesca ed europea, e sollevando dubbi sulla sua capacità di portare a termine la legislatura.
BTP – Ancora alta volatilità sull’obbligazionario italiano che archivia l’ultima seduta in rialzo, in netto recupero rispetto ad un avvio pesantemente negativo, legato ai timori sulla tenuta del governo Merkel in Germania. Dopo un picco ieri mattina a 250 pb, lo spread Btp/Bund ha stretto nel finale di giornata fino a 233 pb, a nuovi minimi da venerdì 22 giugno; il mercato italiano ripartirà stamane da un differenziale su Germania di 235 pb e da un tasso decennale di 2,65%.
TRIA A CAMERE SU LINEE PROGRAMMATICHE – È in agenda in mattinata l’audizione del ministro Tria davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sulle linee programmatiche. Intanto il Tesoro ha comunicato che nel primi sei mesi dell’anno il fabbisogno del settore statale è stato pari a 41,2 miliardi, in riduzione di oltre 9 miliardi su anno .
DECRETO DIGNITÀ – Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera il cosiddetto ‘decreto dignità’. Il provvedimento prevede una stretta sui contratti a termine, il cui limite massimo scende a 24 mesi da 36, con un incremento dei contributi a carico del datore di lavoro a partire dal secondo rinnovo; tornano le causali per i contratti più lunghi di 12 mesi o dal primo rinnovo in poi. Sale inoltre del 50% l’indennizzo nel caso di licenziamenti “ingiusti” (che potrà arrivare fino a 36 mensilità). Tra gli altri punti, il decreto prevede anche sanzioni contro le aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato e che delocalizzano l’attività prima di 5 anni dalla fine degli investimenti agevolati. Il ministro Di Maio presenterà il decreto oggi in conferenza stampa.
TREASURIES – Governativi Usa in lieve salita nelle contrattazioni della mattinata, in un mercato in cui la curva dei rendimenti americani si mantiene prossima ai livelli di maggior appiattimento dal 2007, in scia ai timori per gli effetti di una guerra commerciale internazionale. Il benchmark decennale Usa sale di 3/32, rendimento a 2,858%.
DATI MACROECONOMICI
GRAN BRETAGNA
Gran Bretagna, Markit/Cips pubblica Pmi costruzioni giugno (10,30) – attesa 52,5.
ZONA EURO
Prezzi alla produzione maggio (11,00) – attesa 0,4% m/m; 2,7% a/a.
Vendite al dettaglio maggio (11,00) – attesa 0,1% m/m; 1,5% a/a.
USA
Indice Ism New York giugno (15,45).
Revisione ordini beni durevoli maggio (16,00).
Ordini all’industria maggio (16,00) – attesa inv. m/m.
TITOLI DI STATO
EUROPA
Belgio, Tesoro offre titoli Stato a breve termine.
Gran Bretagna, Tesoro offre Gilt 2028 cedola 1,125%.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Svezia, Riksbank annuncia tassi e pubblica rapporto politica monetaria (9,30); segue conferenza stampa governatore Ingves (11,00).
Zona euro, intervento Praet a cena organizzata da banca centrale rumena a Bucarest (18,00).
APPUNTAMENTI
ITALIA
ROMA
Roma, Cisl, conferenza nazionale servizi in rete, con Di Maio (10,30).
Roma, Camera, commissioni Bilancio riunite, audizione Tria su linee programmatiche (11,30).
Roma, Palazzo Chigi, conferenza stampa Di Maio su Decreto dignità (14,00).
Roma, Camera, commissioni Politiche Ue riunite, audizione capo rappresentanza Ue in Italia Beatrice Covassi (14,00).
Roma, presentazione Osservatorio italiano su politiche Blockchain al Cnel, con Treu e Boeri (14,30).
Roma, Senato, aula, decreto su ammortizzatori sociali (16,00).
Milano, convegno “Fed, Forum dell’Economia Digitale”, con Alessandro Benetton, Casaleggio (9,00).
Milano, convegno “i sette peccati capitali dell’economia italiana” con Cottarelli (18,30).
USA
Mercati chiusi dalle 13,00 locali come prefestivo (il 4 luglio Independence Day).
Dati auto giugno.