Dati PMI A livello europeo il dato sui servizi accentua, nel mese di ottobre, un effetto regressivo fissando da 48 a 46,2 la stima Flash, ben al di sotto delle attese a 47. Questo conferma un significativo rallentamento nell’eurozona di tutto il comparto relativo ai servizi. Il manifatturiero mantiene invece la sua crescita a 54,4 rispetto al precedente 53,7. Il dato complessivo aprirà indubbiamente una riflessione all’interno del consiglio della BCE sull’opportunità di incrementare le misure di stimolo monetario entro la fine dell’anno.
In Germania il dato sul PMI flash manifatturiero del mese di ottobre si è attestato a quota 58, in rialzo rispetto al mese precedente (56,4) mentre il dato sui servizi è risultato inferiore alle attese 48,9 rispetto al mese precedente 50,6, al di sotto della soglia dei 50 punti che rappresenta la linea di spartiacque tra crescita e rallentamento. Il dato PMI Composite si è quindi attestato in area 54,5 in ribasso rispetto al mese precedente 54,7.
Dollaro L’eur usd ha letto positivamente il dato sul manifatturiero, recuperando le perdite iniziali di giornata. Riteniamo tuttavia che possa formarsi un gap infraday in area 1,1845. La conferma della tenuta potrebbe riportare l’eur usd a ritracciare il recupero di questa mattina.
Politica USA – Ha registrato ancora numerosi attacchi personali, anche se con toni più pacati, l’ultimo dibattito prima delle elezioni del 3 novembre tra il presidente Donald Trump e lo sfidante dem Joe Biden. L’inquilino della Casa Bianca ha sostenuto che il coronavirus sta “andando via”, mentre il Paese registra una nuova accelerazione dei contagi.
La speaker della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi e la Casa Bianca vedono progressi sulla spinosa questione delle nuove misure di stimolo. Ieri è diminuito oltre le attese il numero di nuove richieste settimanali di sussidio, ma resta alto – a 787.000 – e molti disoccupati stanno perdendo le forme di sostegno a cui avevano avuto accesso.
Riferimenti per l’apertura odierna i 137 punti base per lo spread Italia-Germania sul segmento decennale e lo 0,81% del decennale di riferimento, livelli raggiunti al termine di una seduta pesante. Ieri il Tesoro ha effettuato l’operazione di concambio sindacato con la contestuale emissione del nuovo Btp a 30 anni con ordini per oltre 90 miliardi. In serata, a mercati chiusi, l’annuncio del Tesoro sui quantitativi del Bot a 6 mesi in asta mercoledì 28 ottobre. Ieri Via XX Settembre ha fatto sapere che in occasione del collocamento di martedì 27 ottobre offrirà fino a 2,5 miliardi di euro nel Ctz e fino a 0,75 miliardi nel Btpei.
A settembre in Giappone l’inflazione ha visto un calo dello 0,3% su anno contro attese per una flessione pari a -0,4%. Si tratta del secondo calo consecutivo, segno che la diminuzione della domanda indotta dalla pandemia sta accrescendo la pressione deflazionistica sulla terza economia mondiale. Si tratta di un dato che la BoJ valuterà attentamente in occasione della revisione dei tassi la prossima settimana. Guardando al manifatturiero, l’indice Pmi a cura di Jibun Bank a ottobre si porta a 48 dal 47,7 del mese precedente.
Per quanto riguarda i Treasuries, le aspettative di maggiore stimolo Usa spingono il tasso del benchmark decennale, salito ai massimi da quattro mesi e mezzo ieri a 0,87%; sui mercati asiatici è in area 0,851%, rispetto alla chiusura Usa a 0,848%.
Greggio: prezzi in generale supportati dalle speranze di stimolo Usa e dalla prospettiva di estensione dei tagli alla produzione. Intorno alle 7,50 tuttavia, dopo un rialzo, i futures sul Brent scendono dello 0,35% a 42,31 dollari al barile, i futures Nymex dello 0,47% a 40,45 dollari.
Segnaliamo che l’Euro Stoxx 50, dopo aver violato il nostro primo livello di allerta in area 3200, cercherà di andare a verificare quota 3100 dove collochiamo il successivo livello di allerta e dove dovrebbe, elezioni permettendo, confermare il ribasso atteso.