MARKET MOVER: 10 SETTEMBRE 2018
A Cernobbio si è concentrata l’attenzione fondamentalmente su tre temi:
- Le implicazioni sul commerci globale delle politiche sulle tariffe del governo americano, di Trump.
- Il tema della gestione e della programmazione del DEF Documento di Economia e Finanza
- Lo scenario delle prossime elezioni politiche europee (in calendario il 23-26 marzo 2019).
Da Cina, mercato dei bond, Turchia e America Latina arrivano segnali preoccupanti. La manovra di bilancio in fase di stesura terrà conto del contesto internazionale?
Ci sono molti segnali che interagiscono e rivelano un grado di tensione ben maggiore di quanto non sia percepito.
I dati sull’occupazione USA pubblicati venerdì riportano altra acqua verso le motivazioni che alimentano l’attesa per ulteriori chiamate al rialzo dei tassi americani a settembre ed a dicembre.
Il 10 anni US si è mosso nuovamente in direzione della linea del 3% fissando una chiusura a 2.93%. Il dollaro si è rafforzato ulteriormente. I mercati emergenti rimangono sotto pressione. Aumentano su questo fronte i rischi di contagio peraltro già segnalati nel nostro Outlook WB Perspectives.
Questa mattina l’eur usd apre testando quota 1.1530 dove sono stati fissati i recenti minimi dopo la reazione avviata da 1,13. L’area 1.1530 e soprattutto 1.1480 costituisce il cuscinetto su cui collaudare la forza del dollaro. Con la violazione del livello il cambio abbandona il range su cui ha oscillato durante l’estate (1,1750 – 1.15) ed entra nella fascia di breve 1.15-1.13 andando nuovamente a verificare i minimi che si collocano molto vicino al nostro target intermedio fissato nell’Outlook mensile. Considerando l’elevato valore tecnico del break out, pensiamo che le forze di contrasto al movimento predisporranno tutto il loro potenziale per evitare un ulteriore indebolimento dell’euro.
Il dollaro in rafforzamento continua a nuocere al mercato delle commodity: oro e rame in particolare. Per riflesso mette sotto pressione i mercati azionari. In Europa il Dax si presenta in termini di forza relativa tatticamente più vulnerabile dello stesso FTSE MIB. I minimi dell’anno poco sopra 11700 costituiscono in tal senso un segnale di warning generale per i mercati europei.
Lo spread BTP BUND è in fase di rientro. Come scritto nell’Outlook mensile ad agosto, quota 300 costituisce il punto su cui concentrare l’attenzione in termini di allerta al rischio; la tenuta di questo livello agli inizi di settembre ha evitato una deriva in tal senso. Soprattutto l’evento segnala in generale, diversamente da certi allarmismi, che i mercati non sono ancora orientati concretamente ad aggredire il debito italiano. Il movimento a cui stiamo assistendo risulta allineato alle previsioni elaborate nel report mensile, ovvero dopo la verifica di quota 300 ritorno verso area 225/215, che in tradotto sul 10 y Ita significa rientro verso quota 2.45%.
VERSO MANOVRA – Fine settimana dominato da titoli di politica economica e finanza pubblica per l’esecutivo giallo-verde, con toni distensivi da parte della maggioranza dei soggetti implicati e riscontri tendenzialmente positivi da parte degli osservatori internazionali, Ue in testa. Messaggi che il mercato dovrebbe quindi leggere in senso rassicurante. Nel corso del Workshop Ambrosetti di Cernobbio sono intervenuti sabato Matteo Salvini e Giuseppe Conte, oltre al responsabile alle Finanze francese Bruno Le Maire. Di ieri invece l’intervento di Giovanni Tria, reduce dagli appuntamenti di Eurogruppo ed Ecofin. Ricalcando i tono ‘market friendly’ adottati sostanzialmente sin dall’incarico, l’inquilino di Via XX Settembre ha voluto rassicurare gli investitori garantendo che le riforme più costose verranno fatte in maniera graduale, senza colpi di testa. Il ministro ha quindi ribadito che un’uscita dall’euro non è mai stata presa in considerazione. L’imperativo è la crescita, per ridurre il gap rispetto all’Europa, con un deficit che resti però sotto controllo. Molto chiaro Tria, che spiega come sforare il 3% sarebbe se non altro semplicemente controproducente (“inutile cercare due o tre miliardi di deficit in più se poi ne perdiamo per l’aumento dei tassi di interesse”). Le tre riforme fondamentali — superamento della legge Fornero, flat tax e reddito di cittadinanza — verranno avviate contemporaneamente ma portate avanti nei limiti delle coperture e degli obiettivi che il governo sta discutendo con Bruxelles. La ricetta di politica economica caldeggiata dal ministro è un rilancio della crescita attraverso il canale degli investimenti pubblici.
MERCATO – Finale di seduta ben al di sotto dei massimi ma ancora in positivo per il secondario, che chiude una settimana di initerrotto recupero. Dopo una puntata a 245 — minimo dall’8 agosto — lo spread tra Btp e Bund sul tratto 2028 è indicato in chiusura a 250 punti base. Riferimento per l’apertura di lunedì per il tasso decennale il livello di 2,877%. Secondo Milano Finanza di sabato il governo studia l’inserimento nella legge di Stabilità dei Cir (Conti Individuali di Risparmio), che prevedono incentivi fiscali all’investimento in titoli di Stato. Tra gli obiettivi anche la riduzione e la stabilizzazione dello spread con l’intento di travasare parte del risparmio privato sul debito pubblico. Per godere dei benefici i titoli dovranno essere mantenuti in portafoglio fino alla scadenza e i gestori non potranno scommettere al ribasso contro il debito pubblico.
VERSO ASTE META’ MESE – Questa sera a mercato chiuso da Via XX Settembre la comunicazione sull’asta a medio e lungo termine in calendario giovedì 13 settembre. Tenendo conto che è stato come di consueto cancellato l’appuntamento di metà agosto, le attese dell’ufficio studi UniCredit prevedono sia offerto il nuovo Btp a sette anni novembre 2025 per un importo tra 3 e 4 miliardi di euro insieme alla nona tranche del cinque anni aprile 2021 cedola 0,05% per 1,5/2 miliardi e a un’identica riapertura, la decima, del 30 anni marzo 2048 3,45%, offerto a metà giugno. Nell’asta di metà luglio era stato riaperto il cinque anni maggio 2025 coupon 1,45%, il cui importo in circolazione è attualmente intorno ai 16 miliardi. Gli analisti Commerzbank ipotizzano per l’offerta italiana a medio e lungo termine un importo complessivo di 7,5 miliardi.
Di venerdì sera intanto l’annuncio che nell’asta di Bot a 12 mesi in agenda mercoledì prossimo l’importo offerto è di 6 miliardi, 500 milioni al di sotto dei fondi in scadenza.
VOTO SVEZIA – Le elezioni di ieri lasciano la Svezia con un parlamento privo di maggioranza — nel rispetto delle attese — facendo nel frattempo segnare l’avanzata della destra radicale dei Democratici Svedesi, che ha condotto una campagna elettorale anti-migranti dai toni molto accesi. A scrutinio quasi terminato, l’alleanza uscente di centro-sinistra ottiene il 40,6%, un soffio oltre il 40,3% del centro-destra. Balzano al 17,6% i Democratici Svedesi di Jimmi Akesson, che avranno 63 seggi in parlamanto contro i 49 di quattro anni fa, quando il partito stava a 12,9%.
DATI CINA – Ricca l’agenda macro del fine settimana: diffusa sabato, la bilancia commerciale di agosto ha visto un nuovo record dell’avanzo nei confronti degli Stati Uniti, per quanto un saldo lievemente inferiore alle attese. L’attivo è di 27,91 miliardi di dollari, contro i 31,79 miliardi del consensus dopo i 28,05 miliardi di luglio. Al risultato ha concorso un aumento di 9,8% su base annua della voce export, su cui l’attesa era di +10,1% e di 20% del canale importazioni (+18,7% il consensus). Di oggi i dati sui prezzi alla produzione e al consumo di agosto, risultati i primi di un decimo superiori alle aspettative. I prezzi a monte della filiera sono cresciuti di 4,1% su base annua da ,6% di luglio (4% le attese), mentre il costo della vita è passato da 2,1% a 2,3%.
DATI GIAPPONE – Il consensus Reuters prefigura per l’avanzo delle partite correnti di luglio un valore di 1,852 miliardi dopo 1,177 miliardi di giugno. Quanto alla revisione dei dati di crescita del secondo trimestre, considerato il contributo positivo della voce spese in conto capitale, si è visto un miglioramento del tasso trimestrale da 0,5% a 0,7% — identico alle attese — parallelo a un’accelerazione dell’indice annuo da 1,9% a 3%, quattro decimi oltre il consensus.
FOREX – Dollaro in buon recupero sui cross, in un mercato con i nervi tesi che guarda all’evolversi della sfida sui dazi. Deboli le valute emergenti e molto male il dollaro autraliano. Corona svedese poco mossa dopo voto. Poco prima delle 8 euro/dollaro 1,1541/45 da 1,551 venerdì sera in chiusura a New York, dollaro/yen 110,95/98 da 111,05 ed euro/yen 128,11/14 da 128,30.
GREGGIO – Derivati sul greggio in rialzo di circa mezzo punto percentuale, grazie alla fase di stallo delle attività di trivellazione negli Usa. Il futures Brent a novembre risale di 0,47% a 77,16 dollari il barile, l’equivalente Nymex di 0,49% a 68,08 dollari.
TREASURIES – Governativi Usa sulle posizioni in chiusura sulla piazza asiatica, dover il dcennale di riferimento risale di 1/32 al rendimento di 2,937%.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, ricerca e sviluppo in Italia 2016/2018 (10,00).
GRAN BRETAGNA
Stima Pil, produzione industriale e manifatturiera, bilancia commerciale luglio – attesa 0,2% mese. 0,5% trimestre e 1,4% anno per Pil, 0,2% mese e 1,1% anno per produzione industriale (10,30).
GRECIA
Prezzi consumo agosto, produzione industriale luglio (11,00).
PORTOGALLO
Bilancia commerciale luglio (12,00).
ZONA EURO
Indice Sentix fiducia consumatori settembre – attesa 14,6(10,30).
USA
Crediti consumo luglio (21,00).
CINA
Prezzi produzione e consumo agosto – attesa 4% anno per prezzi produzione, 0,5% mese e 2,2% anno inflazione(3,30).
Attesa fino al 17 settembre M2 agosto.
ASTE TITOLI DI STATO
ITALIA
Tesoro annuncia tipologia e quantitativi Btp in asta il 13 settembre.
EUROPA
Francia, Tesoro offre titoli Stato breve termine.
Germania, Tesoro offre 2 miliardi titoli sei mesi 13/2/2019.
BANCHE CENTRALI
USA
Albany, intervento presidente Fed Atlanta Bostic (18,00).
APPUNTAMENTI
ITALIA
ROMA
Presidente consiglio europeo Tusk in visita, incontra premier Conte (11,00)
Milano, convegno organizzato da Università Bocconi su “European Capital Markets and Brexit: The Road(s) ahead”.
EUROPA
Vienna, inizia riunione consiglio governatori Iaea; termina il 14 settembre.