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MARKET MOVER 10 APRILE 2018

MARKET MOVER 10 APRILE 2018

Oggi pubblichiamo l’Outllook mensile WB PERSPECTIVES  per il mese di aprile.
Abbiamo posto l’accento sull’andamento dei mercati azionari dopo gli scossoni di febbraio ed inizio mese. Il mercato dei cambi nel frattempo è rimasto pressochè stabile fissando le negoziazioni sul principale rapporto eur usd all’interno di una banda di oscillazione contenuta tra 1.25 ed 1.22. Riteniamo che l’equilibrio stia per esaurire i termini di stabilità. Presto dovremmo assistere ad un tentativo di rottura di questo range per definire una nuova direzionalità.

In queste ultime due settimane ile negoziazioni hanno progressivamente perso momentum: l’eur usd ha fluttuato per la maggior parte del tempo nella parte inferiore del range. Noi abbiamo indicato in area 1.2245 l’ultimo livello da violare per aprire una fase riflessiva dell’euro. Ci sono stati due tentativi di infrazione successivamente riassorbiti. Ieri come avevamo indicato il mercato è andato a collaudare con un movimento dal basso la parte mediana del range: 1.2345. L’esito non ha prodotto accelerazioni al rialzo. Ciò contribuisce a tenere aperta la porta per l’azione riflessiva del cambio. Tuttavia diventa sempre più non rinviabile la necessità che i prezzi confermino la violazione di 1.2260/50  altrimenti si corre il rischio di assistere ad un ritorno degli acquisti di eur usd. Quota 1.2420 costituirà in questa fase il primo punto su cui posizionare livelli di controllo del rischio propedeutici ad un iniziale nuovo rafforzamento dell’euro.
In merito ai riflessi generati dal processo politico in Italia continuiamo a rilevare segnali di flessione su spread e rendimenti relativi al tratto lungo della curava. Il 10 anni è ritornato sui minimi di periodo, area 1.75%, dimostrando un certo appetito per il rischio da parte dei mercati. Su questi valori transita, secondo le nostre stime, un livello tecnico di contenimento di assoluto rilievo. Pertanto l’eventuale violazione di 1.75/70 apre la strada per ulteriori controllate discese dei rendimenti spingendo il differenziale verso l’area target 120.
WB ANALYTICS

POLITICA INTERNA – Apparente strappo tra Luigi di Maio e Matto Salvini: il leader del 5 Stelle ha detto no all’incontro parlando di “zero possibilità” che il Movimento vada al governo con Silvio Berlusconi e “con l’ammucchiata del centrodestra”. Scade in teoria oggi il limite per la presentazione del Def, ma il governo di Paolo Gentiloni si è preso almeno due settimane di tempo per portare il documento in Parlamento, nell’ipotesi che nel frattempo si sia costituito un nuovo esecutivo.
DATI ITALIA – Attesa da Istat la produzione industriale di febbraio che dovrebbe mostrare un incremento di 0,8% a livello congiunturale (dal calo di 1,9% di gennaio) e di 4,8% a livello tendenziale dopo il +4,0% del mese precedente. I dati Pmi sulla manifattura italiana di febbraio e marzo hanno evidenziato una flessione dal picco di 7 anni toccato a gennaio. In mattinata, poco prima del dato italiano, verrà diffusa anche l’analoga statistica francese relativa a febbraio. In questo caso le attese convergono su un incremento di 1,4% su mese dopo il calo del 2% visto a gennaio.
BCE SU QE – Prosegue intanto, in attesa del consiglio sui tassi del 26 aprile, il confronto in seno alla Bce su come affrontare il graduale disimpegno dal programma di acquisto titoli. In questo senso qualche spunto potrebbe giungere dall’intervento del banchiere centrale austriaco Nowotny proprio su questo tema a Londra. Un’altra esponente di primo piano di Francoforte, Daniele Nouy, interverrà a una conferenza a Lubiana mentre il banchiere centrale spagnolo Linde parlerà davanti alla commissione di inchiesta sulla crisi finanziaria del parlamento, a Madrid. In un’intervista di ieri sera a ‘radio France’, il consigliere esecutivo Benoit Coeuré spiegava che la debolezza di alcuni degli ultimi dati macro della zona euro non implica che la banca centrale debba in alcun modo alterare il proprio approccio di politica monetaria. Secondo l’economista capo Peter Praet, intervenuto anch’egli ieri sera, la dinamica dell’inflazione pare ormai disconnessa dalla crescita e resta sottotono malgrado l’espansione economica della zona euro.
BTP – Ripartiranno da 127 punti base e 1,77% rispettivamente il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sul tratto decennale e il tasso del benchmark italiano a 10 anni. Entrambi sono giunti a questi livelli al termine di una seduta incolore, dai volumi sottili che ha visto la carta italiana sovraperformare quella del resto della zona euro ricalcando l’andamento di Piazza Affari. Gli operatori scommettono su una ricomposizione delle fratture tra Usa e Cina sul fronte commerciale nonostante recentemente entrambe le parti abbiano alzato i toni.
PRIMARIO ITALIA – Intanto gli operatori si concentrano sulle aste italiane dei prossimi giorni con il Tesoro che a mercati chiusi ha reso noto che in occasione del collocamento a medio lungo di giovedì offrirà tra 7,25 e 9,25 miliardi nel nuovo Btp a 3 anni aprile 2021 e nelle riaperture del Btp a 7, 20 e 30 anni. In mattinata sul segmento a breve si attiveranno il Belgio, la Germania (che offrirà 500 milioni di euro in titoli di Stato aprile 2026 indicizzati all’inflazione) e la Spagna (a disposizione 1-2 miliardi in titoli di Stato a 3 e 9 mesi).
TENSIONI COMMERCIALI USA-CINA – In risposta alle ultime pressioni di Donald Trump il presidente cinese Xi Jinping ha promesso poche ore fa una maggiore apertura di Pechino al mercato Usa e la riduzione già a partire da quest’anno dei dazi su alcuni prodotti Usa, in particolare quelli del settore auto. I suoi commenti hanno rasserenato i mercati finanziari ma soprattutto preso in contropiede le mosse apertamente protezionistiche finora varate dalla Casa Bianca sulle importazioni cinesi. Intervenuto davanti al forum di Boao, nella provincia dello Hainan, il presidente cinese ha definito la globalizzazione dell’economia un fenomeno “irreversibile” che deve però avere un carattere “inclusivo”. Difendendo il ruolo della Cina a livello di commercio globale, Xi garantisce che Pechino “non minaccerà nessuno”, in riferimento all’ambizioso progetto di una nuova via della seta.
SIRIA – Il mercato tiene d’occhio eventuali sviluppi sul fronte mediorientale dopo che Damasco e l’alleata Mosca hanno accusato Israele di aver condotto un attacco contro una base aerea siriana nei pressi di Homs. Sullo sfondo, l’attacco con armi chimiche che l’esercito di Assad avrebbe lanciato sabato nei pressi di Douma, che ha fatto decine di morti.
FOREX – Dollaro in buon recupero su yen e rimbalzo per lo yuan cinese, in un clima di deciso rientro dell’avversione al rischio dopo l’intervento di Xi Jinping, che si è impegnato a ridurre le tariffe imposte sulle importazioni di alcuni prodotti Usa. A limitare la risalita del cross dollaro/yen, barometro della generalizzata propensione al rischio, restano i timori sulla situazione siriana. Intorno alle 7,40 euro/dollaro 1,2308/10 da 1,2319 ieri sera in chiusura a New York, dollaro/yen 107,17/19 da 106,75 ed euro//yen 131,91/92 da 131,53.
GREGGIO – Derivati sul greggio in rialzo di oltre mezzo punto percentuale, grazie all’ultimo passo distensivo da parte di Pechino che allenta i timori di un’aperta guerra commerciale tra Usa e Stati Uniti. Intorno alle 7,49 il futures Brent a giugno avanza dello 0,55% a 69,03 dollari il barile, mentre il Nymex maggio guadagna 0,63% a 33,81 dollari.
TREASURIES – Governativi Usa in modesta flessione sul finale della seduta asiatica, grazie al leggero rientro dell’avversione al rischio. Il decennale di riferimento arretra di 5/32 e rende 2,805%.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, produzione industriale febbraio (10,00) – attesa 0,8% m/m; 4,8% a/a.
Ocse, composite leading indicator febbraio (12,00).
FRANCIA
Produzione industriale febbraio (8,45) – attesa 1,4% m/m.
USA
Prezzi alla produzione marzo (14,30) – attesa 0,1% m/m; 2,9% a/a.
Revisione scorte all’ingrosso (16,00) – attesa 0,9% m/m.
Vendite all’ingrosso febbraio (16,00).
CINA
Attesa fino al 17 aprile offerta moneta M2 marzo – attesa 8,9% a/a.
Attesa fino al 17 aprile prestiti in yuan marzo – attesa 1.200 miliardi.
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Belgio, Tesoro offre titoli di Stato a breve termine.
Germania, Tesoro offre 500 milioni euro titoli di Stato 15/4/2026 indicizzati a inflazione.
Gran Bretagna, Tesoro offre 2 miliardi di sterline Gilt 2057, cedola 1,75%.
Spagna, Tesoro offre 1-2 mld euro titoli di Stato a 3 e 9 mesi.
USA
Tesoro offre 30 miliardi di dollari titoli di Stato a 3 anni, scadenza 15/4/2021.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Norvegia, intervento governatore Olsen a Oslo (15,00).
Zona euro, intervento banchiere centrale spagnolo Linde a commissione inchiesta su crisi finanziaria parlamento, a Madrid (8,00).
Zona euro, intervento Nouy (Bce) a conferenza su banche organizzata da banca centrale slovena a Lubiana (9,30).
Zona euro, intervento banchiere centrale austriaco Nowotny su fine Qe a Londra.
USA
Pechino (Cina), intervento presidente Fed Dallas Kaplan (8,30).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, Abi presenta volume “Italia, Europa, economia e banche” con Patuelli e Gros-Pietro; conclusioni Visco (17,30).
Milano, inizia ‘Il salone del risparmio’ su “La sfida della nuova globalizzazione”; termina il 12 aprile.
Milano, convegno “L’industria idrica italiana in una prospettiva europea” con Direttore Infrastrutture CDP Gustani, AD Hera Venier; conclusioni presidente A2A Valotti (9,30).
EUROPA
Norvegia, ministro Finanze presenta libro bianco annuale sul fondo sovrano del Paese a Oslo (11,00).