FEDERAL RESERVE FOMC SETT 2024 – INSIDE CENTRAL BANK
Questa mattina abbiamo analizzato nello streaming in diretta INSIDE CENTRAL BANK le decisioni della Federal Reserve di ieri.
Sintesi:
Wlademir Biasia ha analizzato la recente decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse e le sue implicazioni per l’economia statunitense, confrontandola con l’approccio della BCE. Ha esaminato inoltre le tendenze dei tassi di interesse e dei mercati valutari, concentrandosi sul comportamento del Bund tedesco e del Treasury americano, sottolineando l’importanza di monitorare lo spread in funzione del rapporto euro-dollaro ed i tassi di cambio in vista della preparazione dei budget aziendali per il 2025, anticipando volatilità nei mercati.
Puniti chiave
• Monitorare attentamente il differenziale dei tassi tra Stati Uniti ed Europa e il suo impatto sul cambio euro/dollaro nelle prossime settimane.
• Analizzare l’impatto di un potenziale euro più forte sulla competitività delle esportazioni dell’eurozona.
• Calibrare con attenzione i tassi di cambio da applicare nei budget aziendali per il 2025, considerando la volatilità attesa sui mercati.
Analisi Della Decisione Della Federal Reserve Sui Tassi Di Interesse
Nello streaming abbiamo analizzato le motivazioni che possono aver spinto la Federal Reserve a tagliare i tassi di interesse di 50 punti base, nonostante l’economia americana mostri ancora segnali di crescita. Le implicazioni di questa mossa, confrontandola con la decisione più cauta della BCE, ci spingono a considerare con attenzione i rischi sul cambio rispetto alla tenuta dell’attuale range 1,12-1,06. Indubbiamente è possibile speculare sulle possibili ragioni dietro questa scelta, inclusa l’anticipazione di un potenziale rallentamento economico. Wlademir Biasia esamina anche le proiezioni future dei tassi d’interesse e le reazioni del mercato, sottolineando l’importanza di monitorare ciò che la FED con questa decisione sta cercando di anticipare sul lato della crescita aprendo l’interrogativo su quale scenario teme che l’economia stia dirigendo: “soft landing” o “hard landing”.
Tendenze Dei Tassi Di Interesse E Dei Mercati Valutari
Il nostro Team Analytics conferma quanto già anticipato nel corso dell’anno, confermando gli obbiettivi sul ribasso dei tassi di interesse governativi e IRS sia negli Stati Uniti che in Europa pubblicati nel nostro Outlook WB PERSPECTIVES RATES. Sul mercato dei cambi continueremo a monitorare il range eur usd 1,12-1,06 controllando la tenuta del cap indicato. La prima reazione registrata ieri sera ha confermato la tenuta di area 1,12 con una chiusura finale a 1,1110 eur usd a conferma degli interessi presenti su tali livelli di soglia.
Venerdì si riunisce anche il Consiglio direttivo della Bank of Japan: le aspettative per la riunione rispetto ad un rialzo dei tassi si sono mitigate. Tuttavia confermiamo le proiezioni per lo yen indicate nel recente post in cui abbiamo riportato l’Outlook sul rapporto usd jpy, dove anche in questo caso l’importanza del differenziale di tassi sottostanti alle due divise tenderà a riportare in equilibrio il cambio.
Rapporto Euro-Dollaro E Tassi Di Cambio
Wlademir riassume le decisioni della Federal Reserve e sottolinea l’importanza di monitorare attentamente il rapporto euro-dollaro e i tassi di cambio in vista della preparazione dei budget aziendali per il 2025. Egli evidenzia che il prossimo anno sarà caratterizzato da volatilità nei mercati azionari, dei tassi d’interesse e delle materie prime, richiedendo un’analisi approfondita del posizionamento competitivo di ciascuna azienda. Wlademir conclude menzionando il prossimo incontro dedicato alla BCE e chiarisce un punto sul taglio dei tassi della BCE, specificando che è stato più deciso sulle operazioni di rifinanziamento delle banche rispetto ai depositi.
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H. 16.45 – I mercati si avviano verso la chiusura europea
Sono le 16.45. Inizia l’ultima ora di contrattazioni per i mercati europei. E’ sta una giornata intensa dove il confronto tra l’evidenza delle notizie e la realtà dei fatti rivela ancora una volta la forza degli americani nel gestire i mercati.
L’eur usd questa mattina dopo l’apertura delle banche europee è risalito sui massimi testati ieri sera dopo l’annuncio della Fed, ovvero in area 1,1175/80. Con l’apertura della sessione americana, complici i dati ancora una volta positivi sui sussidi di disoccupazione (richieste inferiori alle attese e indici di Philadelphia nettamente migliori rispetto al consensus), l’eur usd ritorna a perdere momentum dopo un’aspra tensione giocata sul filo di area 1,12.
I dati migliori rispetto alle attese hanno fatto da sponda al raffreddamento degli acquisti di euro attivati sulle decisioni della Federal Reserve. Il coup de théâtre l’abbiamo comunque avuto con il rialzo dei rendimenti sul US Treasury 10 Y, ritornato a quotare sopra 3,70, rispetto al ribasso del 10 Y Bund Germania. E’ stata la mossa che più di ogni altra cosa ha sostenuto il dollaro in un momento critico. Lo spread è risalto a 153 bp fissando almeno per il momento un bottom a 150. La scommessa per i prossimi giorni sarà tutta concentrata su questo differenziale come ho raccontato nello streaming in diretta questa mattina. Se il differenziale ritornerà sopra 160 bp potremmo rivedere una ripresa del dollaro sull’euro nonostante l’evidenza di news fornite dalla Fed che ad un primo esame potrebbero penalizzare il dollaro. Oggi così non è.