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INSIDE CENTRAL BANK: DOPO BCE FED E BOJ

Central Bank: settembre conferma la concentrazione di banche centrali che decidono di intervenire sulla leva monetaria.

La BCE ha timidamente tagliato di 25 basis point i tassi, operando un taglio più significativo sul tasso che regola le principali operazioni di rifinanziamento della BCE verso la banche pari allo 0,6%, che scende dal precedente 4,25% di giugno al 3,65% attuale.

Questa settimana sarà la Federal Reserve chiamata a decidere sul primo taglio dei tassi: l’attesa sconta un range di intervento tra 25 e 50 punti base. Infine venerdì 20 si riunirà il Board ella Bank of Japan per decidere sulla propria linea di policy monetaria: non è da escludere in questo caso un rialzo dei tassi rispetto all’attuale 0,25%.

Central Bank: le decisioni confermano un ciclo monetario riflessivo

Con la ripresa delle attività dopo la pausa estiva, abbiamo messo a fuoco nell’INSIDE CENTRAL BANK della scorsa settimana, il quadro tendenziale sui tassi d’interesse in Eurozona e negli Stati Uniti. Guardando al futuro ci aspettiamo che la BCE incrementi il ritmo di ulteriori tagli, soprattutto il prossimo anno. Il mercato ha già anticipato buona parte della manovra per l’anno in corso. L’IRS a due anni ha raggiunto il primo dei target da noi stimati per il 2024 indicati sia nelle dirette streaming INSIDE CENTRAL BANK, sia negli Outlook WB PERSPECTIVE RATES. Il tasso IRS a due anni è sceso al 2,5% fissando un minimo in questi giorni al 2,40%. Già lo scorso anno proprio a settembre al TREASURY FINANCE FORUM DAY di AITI avevo indicato la fine del ciclo rialzista dei tassi e l’avvio di un iniziale ribasso prevedendo per il tasso IRS un primo obbiettivo di discesa al 23% dall’allora 4% ed uno successivo intermedio nella forchetta 2,50 e 2,25%.

WB CORPORATE RISK MANAGEMENT ADVISORY: IRS 2Y ADVANCE CYCLE

L’indebolimento delle prospettive di crescita dell’eurozona rappresenta il fattore scatenante per procedere a tagli dei tassi più aggressivi. A luglio, la BCE aveva già rimodulato la valutazione del rischio sulle sue prospettive di crescita definendole “inclinate al ribasso”. Ci sembra che le previsioni formulate in precedenza dalla BCE abbiano sovrastimato strutturalmente la forza dell’economia dell’eurozona, siamo convinti che una prospettiva di crescita più realistica possa tradursi in tagli dei tassi più aggressivi. Quindi la curva IRS è destinata a scendere ulteriormente nei prossimi mesi. L’atterraggio morbido negli Stati Uniti e l’impatto sull’eurozona potrebbero costituire il fattore scatenante.

Diverso è l’atteggiamento della Bank of Japan. Con l’inflazione in crescita al 2,8% rispetto al 2,2 di gennaio e tassi all’0,25% potrebbe decidere di aumentare ulteriormente il tasso di riferimento di 10 bp, diminuendo il differenziale con i tassi Usa. Ciò favorirebbe una discesa del cambio usd jpy sotto area 140 proiettandolo in direzione di area 130.

WB CORPORATE RISK MANAGEMENT ADVISORY: EUR JPY ADVANCE CYCLE

L’attuale rapporto eur usd rimane inserito su basi tendenzialmente meno direzionali anche se la BCE continua a temere un indebolimento dell’euro. Lo dimostra l’eccessiva prudenza dei tagli in un ambiente in cui le voci del consensus di analisti ed economisti auspicano interventi più decisi. Il Piano Draghi del resto è stato molto chiaro nel descrivere l’attuale e prospettica posizione dell’Eurozona. Draghi non parla di rischi ma di certezze sul piano di declino verso cui è orientata la crescita europea. La Fed ha minori pressioni per tagliare i tassi. Ci aspettiamo un intervento di 25 bp nella riunione di questa settimana. La riunione di novembre cadrà due giorni dopo le presidenziali: in assenza di tensioni sul fronte dei dati economici potrebbe anche attendere dicembre per operare un ulteriore taglio dei tassi.

Qualora la decisione del Fomc di mercoledì fosse in linea con le nostre attese, potremmo rivedere un ripresa del dollaro che in ogni caso per consolidare forza dovrebbe scendere sotto quota 1,09 eur usd.

Giovedì alle ore 9.30 avvieremo la diretta streaming INSIDE CENTRAL BANK con AITI l’Associazione Italiana dei Tesorieri d’Impresa e ACMI l’Associazione dei Credit Manager, per commentare le decisioni della FED e proiettarle sull’andamento del cambio euro dollaro con un breve focus sullo yen

CENTRAL BANK DECISIONE TASSI