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INSIDE CENTRAL BANK

INSIDE CENTRAL BANK La scorsa settimana si è conclusa con un aumento dei tassi di 25 bp da parte della Federal Reserve, della Banca Centrale Europea  ed a sorpresa della Reserve Bank of Australia.  La continua attenzione all’inflazione nonostante il recente allentamento dei vincoli della catena di approvvigionamento ha comunque registrato da parte dei consigli  la percezione che  le pressioni sui prezzi stia progressivamente raffreddando. L’attenzione sull’inflazione si è spostata sul settore dei servizi, dove l’aumento della domanda ha portato a un aumento del potere di determinazione dei prezzi ad aprile. In un intervento il consigliere olandese Knot ha spiegato che la stretta monetaria messa in atto da Francoforte sta iniziando a funzionare e che sono necessari altri rialzi dei tassi. Venerdì, all’indomani del meeting Bce, il governatore Visco ha dichiarato che tra non molto i tassi dovrebbero raggiungere il livello adeguato a contenere l’inflazione.

INSIDE CENTRAL BANK

Nella diretta streaming tenutasi lo scorso giovedì a conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde con AITI, INSIDE CENTRAL BANK,  Wlademir Biasia aveva messo in evidenza la fase di distribuzione dei rendimenti sul tratto medio e lungo della curva, a conferma di una potenziale transizione propedeutica ad un significativo allentamento della pressione dei tassi a medio termine.

Mercoledì avremo l’aggiornamento del CPI negli Stati Uniti, atteso in parziale rialzo, e quello tedesco atteso in diminuzione.

MERCOLEDÌ 10 MAG

AREA

DATO

ATTESA

PRECEDENTE

08:00

EUR IPC GERMANIA (Annuale) (Apr)

7,2%

7,4%

08:00

EUR

IPC GERMANIA (Mensile) (Apr)

0,4%

0,8%

14:30

USD

CPI USA (Annuale) (Apr)

5,5%

5,6%

14:30

USD

CPI USA (Mensile) (Apr)

0,4%

0,4%

Giovedì è in agenda la riunione della Banca d’Inghilterra che dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base.

Un aumento di 25 punti base appare già scontato nell’azione di politica monetaria della Banca d’Inghilterra. La sterlina ha recentemente violato al ribasso il supporto tecnico ,8770 proiettando gli scambi verso il nostro target intermedio fissato nell’FX OUTLOOK RISKOO a quota ,87.

La Germania rallenta ancora

Nel frattempo registriamo ancora una volta  la diminuzione della produzione industriale tedesca che ha registrato nel mese di marzo una flessione di 3,4% su mese, oltre le attese per -1,3%. Anche i dati diffusi venerdì sugli ordini all’industria hanno visto un calo decisamente oltre il consensus sempre a marzo, con un -10,7% rispetto al mese precedente e ben oltre le attese per -2,2%. L’economia tedesca mette in evidenza un passaggio congiunturale piuttosto preoccupante, a conferma che il rialzo dei tassi sta impattando in modo significativo oltre alle note difficoltà legate alla processo di transizione che la componente manifatturiera sta evidenziando con particolare asprezza in Germania.

Il Giappone sperimenta l’inflazione

Mentre in Occidente le banche centrali si confrontano con l’inflazione, in Giappone si comincia solo ora a sperimentare il pericolo, peraltro cercato dalla BoJ, di una crescita dei prezzi. Diversi esponenti del board della banca centrale nipponica hanno messo in evidenza la necessità che l’istituto sia vigile nei confronti del rischio che l’inflazione acceleri oltre le attese. E’ quanto è emerso dalla pubblicazione dei verbali della riunione del 9 e 10 marzo, l’ultima dell’era Kuroda. In occasione del meeting la banca centrale aveva lasciato invariata la propria politica ultra accomodante. Per qualche esponente del board, stando ai verbali, ci sono “segnali positivi” che si stia andando verso il target del 2%.

Il risveglio dell’inflazione, da anni perseguito dalla linea di policy monetaria della Banca, fa leva sulla crescita record del settore dei servizi giapponese. La lettura di aprile dell’indice Pmi servizi, a cura di Jibun Bank, si è attestata a 55,4 dal 55,0 di marzo. Si tratta di un dato superiore alla stima ‘flash’ di 54,9. L’indice registra per il settimo mese consecutivo valori oltre la soglia di 50. Nel contempo, l’indice composito (servizi + manifattura), cresciuto al ritmo più rapido da giugno 2022, è rimasto invariato rispetto al 52,9 del mese precedente, mantenendosi oltre la soglia di 50 per il quarto mese di fila.

Mentre la manifattura continua ad evidenziare un rallentamento, i servizi rafforzano l’espansione della crescita

Negli ultimi mesi il comparto dei servizi al consumo ha messo in evidenza su scala globale una forte espansione della crescita. I dati del settore PMI globale di marzo, ad esempio, hanno mostrato che l’attività dei servizi al consumo gode di una fase positiva, sovraperformando tutti gli altri settori. Il comparto in più rapida crescita è stato quello legato alle attività ricreative ed al turismo, facendo segnare nel contempo il boom anche dei trasporti. I dati PMI indicano quindi un picco nella spesa per i viaggi guidata dai consumatori a seguito di un più completo riavvio dell’economia globale dopo la pandemia. I risparmi repressi e il clima migliore hanno sostenuto, con l’allentamento delle restrizioni COVID-19 nella Cina continentale, un  ritmo di espansione della domanda piuttosto favorevole. Si noti che questa è anche l’area dell’economia che sta attualmente registrando la più forte tendenza all’inflazione. I prezzi stanno aumentando mentre le aziende orientate al consumo lottano per soddisfare la domanda. Sarà quindi importante osservare per quanto tempo persisterà questo aumento, sia dal punto di vista della crescita che dell’inflazione.

WB MARKET MOVER MONITOR

FOREX MARKET

Con l’esito delle ultime due riunioni di FED e BCE l’equilibrio tra euro e dollaro non è cambiato. Gli scambi consolidano valori sopra 1,10. Tuttavia abbiamo notato nelle ultime due settimane una parziale perdita i momentum con cedimenti che finora sono stati delimitati da quota 1,0950 eur usd. Anche le reazioni seguenti alle conferenze stampa dei due governatori hanno messo in evidenza escursioni di prezzo su tali limiti.

La tenuta al momento dell’euro appare sostenuta dalla duplice forza di attrazione esercitata da un lato dalle dichiarazioni dei membri del Consiglio BCE (vedi sopra), dall’altro dalle attese di un primo taglio dei tassi da parte della FED a settembre.

Tuttavia sullo sfondo permangono alcuni fattori che potrebbero prendere il sopravvento (crisi banche) e mutare il sentiment di mercato con una più marcata avversione al rischio. Ciò verosimilmente porterebbe il mercato a coprirsi sugli attivi di parcheggio tra cui proprio il dollaro.

COMMODITY

Ancora una volta è il comparto Energy a focalizzare l’attenzione. Il Brent oil è sceso la scorsa settimana in un movimento flash a quota 72 usd/bar. I prezzi del petrolio hanno chiuso l’ottava, nonostante il rimbalzo di venerdì, in forte ribasso. Hanno accompagnato tale movimento anche i prezzi del Gas naturale. IL future sul TTF sono scesi sino a verificare questa mattina quota 35 eur mwh dove da alcuni mesi abbiamo fissato il nostro target riflessivo per la primavera di quest’anno WB COMMODITY PERSPECTIVES.

Ci aspettiamo ulteriore debolezza anche nel segmento dei metalli. Al LME il rame è tornato ad indebolirsi nuovamente e sempre in direzione di area 8500 & 8000 usd.