INFLAZIONE VERSO TAPERING – I mercati si chiedono come potrà reagire la Fed, chiamata nel meeting della prossima settimana a pronunciarsi su inflazione e tapering, dopo che martedì il dato sull’inflazione Usa di agosto si è rivelato più debole del previsto. Ieri l’attesa di un approccio ‘dovish’ ha fatto salire i rendimenti dei Treasuries, e in scia quelli della zona euro, mentre diversi addetti ai lavori vedono qualsiasi annuncio di una stretta scivolare al Fomc di novembre. Il tema della dinamica dei prezzi continua a tenere banco anche nella zona euro, con i membri del board Bce che considerano sostanzialmente transitorio il recente balzo. Anche ieri il consigliere Pablo Hernandez de Cos ha sottolineato che l’aumento dell’inflazione è ampiamente temporaneo, senza effetti di secondo livello.
Dal canto suo il ‘falco’ Isabel Schnabel ha detto che i mercati potrebbero stare sovrastimando i rischi per le prospettive di crescita globali legati alla diffusione della variante Delta, aggiungendo che Francoforte vuole vedere segnali più chiari del fatto che l’inflazione stia davvero procedendo verso il suo target del 2%. Soddisfatto il capo economista Philip Lane nel constatare che una politica accomodante sta aiutando a costruire l’inflazione ‘core’.
VOTO GERMANIA – Intanto, a meno di due settimane dalle elezioni e con i sondaggi che li vedono in calo, i conservatori tedeschi hanno lanciato ieri un attacco mirato alla Bce, affermando che – contrariamente agli istituti centrali di Giappone e Stati Uniti – non sta ancora normalizzando la propria politica monetaria ponderando l’inflazione verso il tapering, con un impatto “notevole” su risparmi e pensioni.
UE – La Commissione europea rilancerà tra poche settimane una revisione delle norme di bilancio dell’Unione, con l’obiettivo di concordare una riforma entro il 2023, ha fatto sapere ieri la presidente Ursula Von der Leyen. Le norme che limitano l’indebitamento governativo per sostenere il valore dell’euro sono sospese dal 2020 per dare ai governi un margine di manovra per combattere la recessione economica causata dalla pandemia. Tuttavia, le esigenze di spesa necessarie per combattere il cambiamento climatico e l’ingente debito generato dalla spesa per contrastare la diffusione del virus richiedono variazioni nella regolamentazione europea.
CRESCITA ITALIA – Il Tesoro vede il Pil in rialzo di circa il 6% quest’anno – ad aprile ipotizzava un +4,5% – e superiore al 4% il prossimo, secondo due fonti vicine al dossier, in attesa della Nadef che entro il 27 settembre rivedrà ufficialmente le stime di crescita. Stando a dati Istat e Bankitalia, l’ultima volta che l’Italia ha registrato una crescita superiore al 6% risale al 1976.
MACRO USA – In arrivo nel pomeriggio i dati settimanali sulle nuove richieste di disoccupazione, viste in rialzo, mentre gli investitori attendono la decisione della Fed sulla riduzione dello stimolo, per cui la banca centrale Usa valuterà i numeri sul mercato del lavoro oltre che quelli sull’inflazione.
DATI GIAPPONE – Le esportazioni nipponiche sono aumentate del 26,2% annuo ad agosto segnando il sesto mese consecutivo di crescita a due cifre, con la forte domanda di attrezzature per la produzione di chip che ha compensato il rallentamento delle spedizioni di automobili negli Stati Uniti e nell’Unione europea. Tuttavia, la crescita è stata più lenta del 34,0% previsto dagli economisti in un sondaggio Reuters e del 37,0% del mese precedente. È improbabile, dicono gli analisti, che la crescita commerciale dissipi le preoccupazioni sulle prospettive dell’economia giapponese, che non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemici dopo aver subito un enorme colpo dal crollo del commercio globale nel primo trimestre del 2020.
PIL NUOVA ZELANDA – L’economia neozelandese è cresciuta ad un ritmo molto più veloce del previsto nel secondo trimestre, rafforzando le aspettative secondo cui la banca centrale inizierà ad alzare i tassi di interesse nonostante la nuova ondata di contagi. Il prodotto interno lordo è salito del 2,8% nei tre mesi fino a giugno, ha detto Statistics New Zealand stanotte, ben oltre le previsioni di un sondaggio Reuters (+1,3%) e la stima di Reserve Bank of New Zealand (+0,7%). Peggiora, invece, a causa dei lockdown la situazione occupazionale in Australia ad agosto.
FINANZA NOW alle 10.30 intervista a WB Advisors in diretta streaming su tutti i market mover di oggi e della settimana con un focus su meeting Fed della prossima settimana.
FOREX – Attorno alle 7,40 il cross euro/dollaro vale 1,1806 (in calo di 0,08%); il cambio euro/yen 128,95 (in calo di 0,19%) mentre il dollaro scambia a 109,22 su yen (in calo di 0,13%).
GREGGIO – Sempre alle 7,40, il futures sul Brent viaggia in rialzo di 24 cent a 75,70 dollari il barile e quello sul Nymex di 21 cent a 72,82 dollari.
TREASURIES – Il benchmark decennale sui mercati asiatici rende 1,301%, in ribasso di 0,003 rispetto alla chiusura a 1,304%.