I MARKET MOVER DELLA SETTIMANA
Mercoledì Joe Biden si insedierà alla Casa Bianca come 46 ° presidente degli Stati Uniti. L’evento della settimana sarà preceduto martedì a Washington dall’udienza di conferma di Janet Yellen come Segretario al Tesoro. Sono molte le domande che pensiamo possano essere rivolte al neo segretario: stimoli fiscali ma anche questioni più strategiche come ad esempio il suo pensiero sul ruolo del dollaro nella nuova Amministrazione. Janet Yellen affermerà che crede in una forte politica a favore del dollaro. Indubbiamente non potrebbe sostenere tesi diverse. Vedremo invece quanto sarà seguita dal mercato. Ricordiamo che il recente rafforzamento della divisa americana in inserisce in un quadro correttivo e che per cogliere eventuali segnali di effettivo rafforzamento del cambio dovremmo attendere almeno un breakup del Dollar Index oltre la soglia indicata agli inizia dell’anno 91,60/92,50. Nel frattempo rileviamo che dopo Jerome Powell, anche il presidente di Fed Boston Eric Rosengren ha detto che la banca centrale Usa non ha intenzione di recedere dalla politica ultra-accomodante nonostante l’amministrazione entrante prema per un massiccio piano di stimolo.
Oggi negli Stati Uniti si commemora Martin Luther King.
I market mover della settimana vedranno anche la ripresa dei consigli direttivi delle banche centrali a cominciare mercoledì dalla Banca Centrale del Canada, seguita giovedì dalla BCE e dalla Bank of Japan.
Non ci attendiamo particolari sviluppi significativi.
Venerdì invece avremo la lettura di inizio anno dei sondaggi PMI. Saremo aggiornati quindi sul sentiment delle imprese dopo il ritorno di un regime di vincoli sociali più serrato a seguito della seconda ondata della pandemia. Sin d’ora appare chiaro che il comparto servizi accusa le maggiori sofferenze, mentre quello manifatturiero dovrebbe registrare un parziale rallentamento della spinta innescata nella seconda parte del 2020.
Questa mattina la Cina ha rilasciato i dati NUOVAMENTE POSITIVI sul GDP e Produzione Industriale:
CNY | PIL (Annuale) (4° trim.) | (EFFETTIVO) 6,5% | (ATTESA) 6,1% | (PRECEDENTE) 4,9% | |||
CNY | Produzione Industriale (Annuale) (Dic) | (EFFETTIVO) 7,3% | (ATTESA) 6,9% | (PRECEDENTE) 7,0% |
EUROZONA
Domani la Germania aggiornerà l’indice Zew sulla fiducia di imprese e investitori, l’attesa risulta positiva da 50 punti di dicembre si dovrebbe fissare un dato a 60.
EUROGRUPPO – Al centro della discussione dei ministri delle Finanze della zona euro il ruolo della pandemia nell’aggravare gli squilibri macroeconomici dei vari Paesi. A seguire, in una discussione allargata a tutti i ministri delle Finanze europei, l’Eurogruppo procederà a uno scambio di opinioni sul sistema monetario e finanziario mondiale. Emerge intanto la preoccupazione di Bruxelles per la mancata accelerazione dell’Italia sul Recovery plan, come riportato da alcuni quotidiani nel fine settimana, con la prima tranche di fondi del Next Generation Eu che dovrebbe essere erogata entro fine giugno.
GERMANIA – Il centrista Armin Laschet ha battuto il conservatore Friedrich Merz nel ballottaggio per la guida della Cdu, una scelta all’insegna della continuità con l’operato di Angela Merkel.
Prosegue l’attesa correzione dell’eur usd come già indicato nelle scorse settimane di gennaio.
Di questo movimento ci interessa comprendere se i valori consolideranno sopra quota 1,20/1,1950 o se invece violeranno il range. Come già scritto il tema ha forte implicazioni sul piano tecnico. Al momento ci aspettiamo una reazione dell’euro al test dell’area 1,20. Sarà il comportamento seguente a catturare il nostro interesse.
Oggi gli Stati Uniti operano a mezzo servizio, per cui l’azione dei prezzi dovrebbe rivelarsi contenuta. Domani parlerà Janet Yellen e come scritto dovrebbe indicare al mercato la linea sul dollaro. Tuttavia noi pensiamo che un movimento più significativo potrà emergere soltanto dopo il meeting della BCE, anche se non dovrebbe offrire spunti di novità. Ma ci torneremo in settimana su questo argomento.
GREGGIO – Prese di profitto nel settore, sul timore che il protrarsi dei lockdown influisca negativamente sulla domanda. Intorno alle 7,50 i futures sul Brent scendono dello 0,31% a 54,93 dollari al barile, i futures Nymex dello 0,15% a 52,28 dollari.
TREASURIES – Rendimenti in calo sulla debolezza delle vendite Usa al dettaglio. Il tasso del benchmark decennale sui mercati asiatici è in area 1,087%, rispetto alla chiusura Usa a 1,097%.
BTP I recenti warning giunti dall’Europa sulla’Italia potrebbero creare temporanee tensioni sui rendimenti del BTP. Il 10 anni sta reagendo e sopra area 0,560% attiverebbe potenziali ordini di vendita.