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I MARKET MOVER DELLA SETTIMANA 13

Con questa settimana si chiude il I° trimestre di questo 2021 e si apre il IIQ.

Rispetto all’Outlook di inizio anno, WB FX RISKOO 20/21,  abbiamo abbiamo centrato correttamente le attese sul dollaro. La stima riportata per sintesi sul Dollar Index a 92,50 si è rivelata corretta. Più corretto lo scenario di recupero del dollaro in termini generali rispetto al consensus di mercato che invece fissava il cambio tra 1,25 e 1,30 eur usd.

Nell’Outlook WB FX RISKOO IIQ 20/21 abbiamo aggiornato le nostre attese mettendo nuovamente a fuoco le criticità dell’euro di cui l’esito del Consiglio UE  durante la conclusione del quale la Corte Suprema della Germania ha sospeso la ratifica del Recovery Fund, dopo che il Parlamento tedesco l’aveva approvato in via definitiva. Di qui la richiesta da parte della Corte affinché il presidente della Repubblica non firmi la legge approvata dal Bundestag e dal Bundesrat.  Lo strumento con cui l’Unione europea prevede di mettere a disposizione degli Stati membri 750 miliardi di euro per far fronte agli effetti della pandemia e ai costi per finanziare la ripresa è quindi nuovamente sotto esame nel momento della sua ratifica. La crisi sanitaria e le relative misure per il sollievo e per la ripresa hanno messo l’Unione europea a 27 in profonde difficoltà.

Sarà ancora la BCE a dover fare le veci anche politiche del Consiglio in un momento che ritorna ad essere critico per i paesi più colpiti. Oggi nel pomeriggio avremo da Francoforte l’aggiornamento sui volumi degli acquisti settimanali di bond governativi da parte della Bce, che ha anticipato una marcata accelerazione del programma Pepp dal mese prossimo.  Nella settimana conclusasi 19 marzo, nell’ambito del programma per contrastare le ricadute della pandemia, la Bce ha sottoscritto titoli di Stato della zona euro per circa 21 miliardi, 7 miliardi in più rispetto alla precedente.

Il calendario settimanale prevede altri momenti significativi:

venerdì le statistiche sull’occupazione  negli USA, preceduti giovedì dal dato PMI sulle principali aree economiche. Al centro dell’attenzione ci sarà anche l’ultima analisi della BCE e l’inflazione dell’eurozona. I mercati nel frattempo cercheranno notizie di ulteriori stimoli negli Stati Uniti sotto forma di spesa aggiuntiva per le infrastrutture.

Le indagini manifatturiere mondiali si concentreranno sull’aumento delle pressioni inflazionistiche, con i mercati desiderosi di valutare se i recenti segnali di aumento dei prezzi si dimostreranno transitori – come si aspettano i regulators – o più strutturali. I sondaggi hanno portato segnali positivi circa l’accelerazione della crescita della produzione manifatturiera ai massimi da quasi un decennio, poiché le economie si sono riprese dalle chiusure dovute ai virus. Una crescita particolarmente forte è stata osservata nell’Eurozona, dove i dati PMI flash per marzo hanno mostrato un aumento record della produzione di 23 anni. Ma i flash PMI hanno anche portato ulteriori segnali di limitazione della produzione, in particolare negli Stati Uniti, a causa dell’escalation dei problemi di offerta. La carenza di offerta ha a sua volta alimentato le pressioni sui prezzi più elevate dal 2008 .

I dati di marzo saranno quindi analizzati con attenzione per verificare se vi siano gli elementi per ritenere il rapporto tra domanda ed offerta in equilibrio cosicché da sanare alcuni dei colli di bottiglia, soprattutto in relazione ai tempi di consegna dei fornitori e la distribuzione.

Come scritto avremo un importante focus sugli Stati Uniti, con i dati sui salari non agricoli rilasciati venerdì. I dati precedenti hanno segnalato un forte  aumento dell’occupazione a febbraio con un incremento di 379.000 nuovi posti di lavoro, contestualmente i dati registrati nei mesi precedenti sono stati notevolmente rivisti al rialzo. Il tasso di disoccupazione si attesta ora al 6,2% rispetto al picco di aprile del 14,7%. Con i recenti robusti dati del sondaggio che indicano una fiducia ottimista delle imprese, sostenuta dall’introduzione del vaccino e dalle nuove misure di stimolo da $ 1,9 trilioni, è probabile che le assunzioni confermino un ulteriore robusto incremento a marzo: l’attesa è per 639k nuovi occupati.

Gli Stati Uniti stanno programmando ulteriori stimoli. Mercoledì il presidente Biden potrebbe annunciare altri 3 trilioni di dollari di spesa per le infrastrutture. In ogni caso eventuali notizie relativi a  stimoli aggiuntivi potrebbero essere attenuate dall’attuazione di contromisure sulla spesa extra,  con un aumento programmato delle tasse.

In Europa la BCE aggiornerà in settimana i dati preliminari sull’inflazione. L’IPC annuale di febbraio è stato leggermente inferiore alle aspettative, 0,9%, mentre  i dati emersi da un recente sondaggio suggeriscono che le pressioni al rialzo stanno accumulando.

In Asia, la NBS pubblica i sondaggi PMI servizi e manifatturiero per la Cina continentale per il mese di marzo, mentre il Giappone aggiorna le sue vendite al dettaglio, la disoccupazione, la produzione industriale e le statistiche dell’indagine Tankan giovedì prossimo.

USA Election Day: AL VIA LA SFIDA

RISKOO MONITOR MARKET MOVER
RISKOO MONITOR MARKET MOVER

La scorsa settimana l’eur usd è sceso sotto area 1,1850/30 confermando l’ateso rialzo della divisa americana. Ci aspettiamo ora una brevissima fase di consolidamento con possibile rintracciamento temporaneo dei prezzi verso 1,1850/80.  Anche la sterlina conferma la forza attesa consolidando valori al di sotto di ,8650 dove transitava sotto il profilo tecnico un significativo livello che dal 2016 ha guidato al rialzo l’euro durante la finestra in cui sono maturati tutti gli eventi che hanno caratterizzato il percorso Brexit. La violazione al ribasso dell’eur gbp di ,8650 apre la strada per un ulteriore recupero del pound.  Abbiamo messo a fuoco ancora l’area 130 eur jpy,  vero spartiacque che caratterizza il ciclo del cambio in questa fase.

Infine segnaliamo il reversal, per il momento temporaneo, del rialzo del dollaro sullo yuan renminbi. I prezzi dopo aver fissato il bottom in area 6,42 potrebbero tentare di correggere verso 6,70 usd cny.

MERCATI – Restiamo ancora confidenti su un rintracciamento dei rendimenti sul tratto 10 anni in ossequio ad un clima in cui gli investitori tendono a monetizzare i guadagni sull’azionario. E’ prematuro pensare ad un vero segnale di vendita, peraltro già attivo sul Nasdaq 100. Tuttavia ci aspettiamo nelle prossime settimane alcune verifiche importanti che potrebbero far aumentare l’avversione al rischio favorendo una rotazione dei flussi dall’azionario verso l’obbligazionario. Ciò sta già avvenendo sul comparto delle commodity dove ci aspettiamo, come già scritto nei giorni precedenti, ulteriori prese di beneficio su commodity industriali.

GREGGIO – I prezzi del petrolio dopo la fiammata a 63 usd/bar da parte del Brent hanno ripreso a ripiegare. Sul petrolio ed in particolare sul contratto spot del Brent ci aspettiamo nuove vendite ed una spinta dei prezzi in direzione di area 58 e 50 usd/bar.

WB ANALYTICS: EUR USD B_T

 

WB ANALYTICS: EUR GBP BT
WB ANALYTICS: EUR GBP BT

 

WB ANALYTICS: LME COPPER
WB ANALYTICS: LME COPPER
WB ANALYTICS: BRENT USD/BAR
WB ANALYTICS: BRENT USD/BAR