La linea di faglia che unisce tutti i teatri di guerra dell’Eurasia ha impatti
diretti sulla supply chain, sulle quotazioni dei noli marittimi, sui volumi di
interscambio, sulle quotazioni delle materie prime e del petrolio, di
conseguenza sulle politiche monetaria delle banche centrali. I riflessi si
trasmettono in modo altrettanto diretto sulle quotazioni del dollaro,
dell’euro, dell’oro che è ritornato pericolosamente a premere sui massimi
storici. Il mercato è in apparente stallo queste settimane ma rischia di subire
un nuovo incremento della volatilità, soprattuto nel caso in cui le quotazioni
dell’oro dovessero accelerare oltre area 2200 usd/oz.