La settimana si è aperta con la lettura del GDP in Cina relativo al III° trimestre 2020. Il dato è risultato inferiori alle attese:
La produzione industriale è cresciuta su base annuale del 6,9% (2,7 3° trim.) , le vendite al dettaglio hanno accusato una contrazione su base annuale del 7,2%.
La delusione per un dato sul Pil inferiore alle attese ha influenzato negativamente l’andamento della Borsa di Shanghai che si avvia a chiudere con un -0,75%.
Nel corso della settimana avremo diverse proiezioni flash sui dati PMI di ottobre per le principali aree economiche. Sarà l’occasione per fare una verifica dell’andamento dell’attività aziendale manifatturiera e servizi in avvio dell’ultimo trimestre dell’anno. I sondaggi Flash PMI vengono aggiornati per Stati Uniti, Eurozona, Regno Unito, Giappone e Australia e riveleranno come queste economie, che rappresentano circa la metà del PIL globale, avranno iniziato il quarto trimestre. Sebbene le tendenze del PIL per il secondo e il terzo trimestre siano sostanzialmente note (un calo senza precedenti seguito da un forte rimbalzo), comprendere le dinamiche del quarto trimestre sarà più impegnativo, soprattutto perché molti paesi stanno ora assistendo a seconde ondate di COVID. I PMI di settembre hanno mostrato che la crescita economica globale ha perso un po ‘di slancio, causate in larga misura dal rallentamento ulteriore di industrie del comparto dei servizi che si rivolgono ai consumatori. Alcuni paesi, in particolare Spagna e Francia, sono addirittura tornati alla contrazione a causa dell’aumento dei tassi di infezione.
Negli Stati Uniti, le imminenti elezioni presidenziali e la mancanza di chiarezza sugli stimoli creano ulteriore incertezza. Oltre ai PMI flash, i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione saranno attesi per avere ulteriori approfondimenti sulla disoccupazione mentre continuano a tenera alta l’attenzione i sondaggi sulle elezioni del 3 novembre.
In Europa, il PMI del Regno Unito, dell’Eurozona, della Francia e della Germania sono accompagnati da dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione per il primo, oltre a un gruppo di sondaggi sul sentiment per aiutare a valutare meglio la fiducia dei consumatori e delle imprese a seguito del riflusso dei contagi in corso.
In Asia, Markit stima che l’economia cinese sia cresciuta a un tasso annuo del 5,9% nel 3° trimestre rispetto al 3,1% nel secondo trimestre. In questo caso l’attenzione si concentrerà sui dati mensili a più alta frequenza come la produzione industriale, le vendita al dettaglio e gli investimenti per verificare se la ripresa ha mantenuto lo slancio. Nel frattempo, verranno raccolti anche i PMI flash, in particolare per i segnali di ripresa del commercio globale.
DATI CINA – Nei tre mesi al 30 settembre l’economia cinese è cresciuta grazie alla ripartenza dei consumi, per quanto la lettura inferiore alle attese suggerisca che il clima rimane improntato a cautela. Rispetto al terzo trimestre del 2019 la crescita è pari a 4,9%, meno del 5,2% del consensus ma in decisa ripresa rispetto all’espansione di 3,2% nel secondo trimestre. Quanto al singolo mese di settembre, l’incremento tendenziale delle vendite al dettaglio è di 3,3% dopo il deludente 0,5% di agosto. In fase accelerazione anche la produzione industriale, al ritmo annuo di 6,9% dopo il 5,6% di agosto.
DATI GIAPPONE – Le esportazioni di settembre segnalano la flessione meno acuta degli ultimi sette mesi, grazie alla ripresa della fornitura di auto agli Usa, Il calo del canale export è pari a 4,9%, peggio della flessione di 2,4% delle attese ma molto meglio della contrazione di 14,8% di agosto.
FOREX – FOREX – Sostanzialmente stabili i principali cambi. Attorno alle 8,30, l’euro/dollaro vale 1,1705, in calo dello 0,09%, dopo aver chiuso a 1,1718. Alla stessa ora dollaro/yen a 105,42, in rialzo di 0,02% dopo una chiusura a 105,40 e il cross euro/yen scambia in calo di 0,05% a 123,41 (chiusura a 123,48).
Lo scorso venerdì l’eur usd ha costruito una breve correzione delimitandola ad un recupero sino a 1,1745. Attendiamo il breakout di 1,1685 per avere un ulteriore conferma tecnica dell’atteso movimento riflessivo dell’euro.
GOVERNMENT BOND – Governativi Usa in lieve calo sul finale della seduta asiatica, con il decennale di riferimento che cede 5/32 al tasso di 0,760%. BTP – Lasciatosi alle spalle il ‘sell-off’ della scorsa settimana, il rendimento del decennale di riferimento partirà da 0,608% mentre il premio di rischio Italia/Germania da 123,6 punti base. Nuovi spunti sullo stato di salute dell’economia statunitense potrebbero giungere nel primo pomeriggio dal presidente della Fed Powell che interverrà a un evento del Fmi sulle divise digitali.
GREGGIO – In calo i derivati sul greggio dopo la lettura inferiore alle attese del Pil cinese del terzo trimestre. Il timore degli operatori sono le prospettive sulla domanda, per quanto conforti il decumulo delle scorte Usa. Poco dopo le 8,30 il futures Brent cede 14 cent a 42,79 usd/bar.