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FX APPUNTAMENTO CON I NUOVI OCCUPATI USA

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MARKET MOVER

 

FX APPUNTAMENTO CON I NUOVI OCCUPATI USA

Nel pomeriggio il mercato FX ha un importante appuntamento con l’occupazione USA.

In primissimo piano gli occupati mensili di settembre, di cui è previsto un incremento pari a 850.000 con un tasso di disoccupazione in calo a 8,2% da 8,4% di agosto. Si tratta di numeri particolarmente sensibili in vista del voto per i vertici della Casa Bianca del 3 novembre prossimo. 

Il dato sugli gli occupati mensili di settembre in calendario all 14.30 oltre a costituire numeri particolarmente sensibili per il voto della Casa Bianca, rappresentano un evento molto significativo per i mercati ed in particolare per lil dollaro. 

Il cambio eur usd si presenta a questa verifica dopo il test completato ieri sulla tenuta della resistenza tecnica in transito a 1,1770. Essa costituisce la parte alta di una canale che sta governando le negoziazioni dalla fine di agosto.  Un dato positivo, allineato alle attese, piuttosto che sopra le stesse, dovrebbe portare ulteriore denaro sul dollaro e spingere i valori del rapporto eur usd nuovamente in direzione dei minimi recenti.  

Nella prima parte della giornata dovremmo assistere a scambi prossimi l’area 1,1740 con tendenza a posizionarsi alle 14.30 attorno quota 1,17- La violazione di 1,17 spingerà ulteriormente al ribasso i prezzi nel caso in cui il dato rispettasse quanto su esposto. 

Tornano ad attrarre investimenti le classiche valute rifugio,  yen e franco svizzero, mentre soffre in particolare il dollaro autraliano. Intorno alle 7,45 euro/dollaro a 1,1723/26 da 1,1747 della chiusura Usa di ieri. Dollaro/yen 105,01/03 da 105,50 ed euro/yen 123,10/14 da 123,95.

PETROLIO

Derivati sul greggio in calo fino a oltre 2% subito dopo la notizia del contagio del presidente Usa e della First Lady. Intorno alle 7,50 il futures Brent cede 2,42% a 39,94 dollari il barile, mentre il Nymex arretra di 2,61% a 37,71 dollari.

Ieri sera Wall Street ha chiuso molto vicino ai massimi di giornata completando una sessione operativa che potrebbe preludere ad un ritorno dei realizzi.  I prezzi hanno avvicinato i livelli che abbiamo fissato come potenziali cap di momentum (3400).

La permanenza nel range 3400-3200 per lo Standard & Poor 500 potrebbe creare preoccupazione tra gli operatori ed innervosire il floor di mercato. Siamo alle fasi finali di una campagna elettorale molto violenta nei toni e come sappiamo il comportamento del mercato ha notevole influenza sulle decisioni di voto. La Fed continua a vigilare sull’andamento degli scambi, sappiamo che le banche centrali vigilano sulla loro tenuta. Noi suggeriamo, dopo aver anticipato i segnali dell’avvio della correzione nelle scorse settimane sui mercati azionari, di posizionare un trade warning   sotto area 3200.

 

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FX OCCUPATI USA
WB FX RISK MANAGEMENT: EUR USD chiusura 01.10.2020 1,1747

EUROPA

CONSIGLIO UE – Nel vertice straordinario dei capi di Stato e di governo si è parlato ieri di politica estera e si torna oggi a discutere del Recovery Fund, tema su cui incombono al momento oltre alle rigidità dei ‘frugali’ anche il problema dello stato di diritto sollevato da Polonia e Ungheria.

DATI EUROPA – Analisti e investitori guardano attentamente alla stima Eurostat sull’inflazione di settembre, specie alla luce delle ultimissime dichiarazioni — in parte controverse — da parte della stessa Bce. La mediana delle attese raccolte da Reuters scommette su una replica del deludente calo annuo di 0,2% già visto in agosto, accompagnata però da un’accelerazione del tasso ‘core’ al netto delle componenti più volatili.

Di ieri le parole del banchiere centrale spagnolo e consigliere Bce Pablo Hernandez de Cos, secondo cui nell’ambito della revisione strategica Francoforte non intende rivedere l’obiettivo sull’inflazione. Secondo Luis de Guindos, numero due di Christine Lagarde, l’inflazione rimarrà da qui a fine anno negativa o molto vicina a zero.

ITALIA

DATI ITALIA – Da Istat la revisione dei conti economici trimestrali che potrebbe portare a un nuovo ritocco della lettura sul Pil del secondo trimestre. Nei tre mesi al 30 giugno l’economia italiana ha subìto una battuta d’arresto pari 12,8% rispetto al trimestre precedente — peggior risultato della serie iniziata nel 1995 — e 17,7% rispetto allo stesso trimestre del 2019.

Diffusi il 31 agosto, i dati dell’istituto indicavano per l’anno in corso una variazione acquisita del Pil pari a -14,7% rispetto al -14,3% della prima stima.

In arrivo anche la statistica sul rapporto deficit/Pil, sempre nei tre mesi al 30 giugnp, insieme ai numeri su reddito e risparmio delle famiglie oltre che quelli sui profitti delle società.

Nei primi tre mesi dell’anno il disavanzo risultava pari a 10,8% del Pil, in deciso peggioramento sullo stesso periodo del 2019. Nella Nota di aggiornamento al Def presentata dal Tesoro, che dovrebbe essere approvata dal consiglio dei ministri di lunedì sera, il deficit/Pil dell’anno in corso è proiettato a 10,8%, con un’economia in frenata di 9%.

Nel 2021, sempre secondo le proiezioni ufficiali appena aggiornate, la crescita economica dovrebbe ripartire al ritmo di 6% riporando il defciti a 7% del Pil.

BTP – Parametro di riferimento per l’apertura di questa mattina sono 131 punti base per il differenziale di rendimento Italia/Germania sul tratto decennale e 0,782% per il tasso del benchmark agosto 2030.