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FOREX & COMMODITY: QUOTAZIONI IN MOVIMENTO

FOREX & COMMODITY. L’euro contro dollaro quota, alla vigilia del meeting Bce, a ridosso di area 1,08 dove transita un significativo livello tecnico. Nonostante il mercato sconti  toni ulteriormente hawkish dalle indicazioni che il governatore Christine Lagarde rilascerà in conferenza stampa, la divisa europea non è riuscita, nonostante alcuni tentativi di costruire una reazione. Probabilmente il mercato si sta allineando su livelli da cui può essere più semplice controllare le reazioni successive all’intervento del Governatore.

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WB ANALYTICS: EUR USD LT

Nel frattempo, come anticipato nel nostro Market Mover Monitor Week, altri istituti centrali sono alle prese con i relativi meeting di politica monetaria. La Banca centrale neozelandese ha optato per un rialzo dei tassi da 50 punti base, il maggior incremento in oltre 20 anni e il quarto di fila, a 1,50%.

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WB ANALYTICS: EUR NZD

Secondo il sondaggio Reuters, l’istituto centrale canadese – che ha alzato i tassi a marzo per la prima volta dall’ottobre 2018 – potrebbe oggi ritoccare all’insù il costo del denaro di 50 punti base. In seno alla Fed invece cresce la divergenza di vedute sull’eventualità che un’inflazione elevata possa diventare un problema ricorrente in futuro: Brainard è convinta che una serie di rialzi dei tassi siano sufficienti per farla scendere al target del 2% mentre Barkin sottolinea che potrebbe restare elevata a causa, tra l’altro, delle spese per gli anziani e per la difesa.

Di fatto i mercati scontano una serie di incrementi dei Fed Funds impressionante, a partire da 50 bp nel meeting del 4 maggio. Il nostro modello stima per la fine dell’anno un elevata probabilità che i tassi possano quotare tra 2,25-2,75%.

Nel nostro scenario di base la BCE dovrebbe aumentare i tassi soltanto nell’ultimo trimestre di quest’anno. Sarà interessante verificare se in conferenza stampa il Governatore confermerà il principio del sequenziamento, ovvero la linea secondo cui prima si concludono i programmi di QE e solo in un momento successivo si avvia il rialzo dei tassi. L’aumento dell’inflazione registrato nel mese di marzo potrebbe aver ulteriormente animato i falchi presenti nel Board.

AGENDA MACRO

In mattinata (H 10.00) l’Istat riporta la lettura di febbraio della produzione industriale italiana: con la guerra in Russia iniziata alla fine febbraio il dato non dovrebbe incorporare le ricadute del conflitto. Le attese infatti sono per un incremento mensile di 1,4%, dal -3,4% di gennaio, e di 0,7% su anno, dal -2,6%. Nei giorni scorsi il centro studi di Confindustria ha lanciato l’allarme sulla produzione prevedendo che scenda a marzo dell’1,5%, con un calo nel primo trimestre di 2,9% rispetto al quarto del 2021 mentre Bankitalia stima nel primo trimestre una flessione di circa il 2%. Il PMI manifatturiero di marzo ha riportato una significativa perdita di momentum. Sono molte le aziende (oltre il 16%) che a seguito del rincaro dei prezzi dell’energia hanno sospeso le produzioni. Alcune stime calcolano che in assenza di una correzione dei prezzi la mediana delle aziende che fermano la produzione possa alzarsi ad oltre il 30%.

L’export cinese a marzo è cresciuto più del previsto con un incremento di 14,7% su anno, da confrontare con attese per +13%, mentre l’import è sceso dello 0,1%, primo calo da agosto 2020, rispetto al +8% del consensus sulle limitazioni per la  nuova ondata di contagi. La bilancia commerciale ha registrato un avanzo di 47,38 miliardi di dollari contro attese per un surplus di 22,4 miliardi. Nel primo trimestre, Pechino ha aumentato il commercio con la Russia e l’Ucraina rispetto allo stesso periodo di un anno fa in termini di yuan e ha dichiarato che la collaborazione economica con entrambi i Paesi resterà normale.

Il blocco del porto di Shanghai ha imposto nelle ultime settimane un significativo rallentamento degli scambi con la Cina continentale. Analogo rallentamento è stato registrato sui flussi commerciali  sulle rotte che transitano a Shanghai. La Cina rischia una recessione autoinflitta indotta dai vincoli sanitari. Un sondaggio mostra che quasi 1/3 della sua popolazione è in una sorta di blocco, con negozi chiusi e fabbriche in difficoltà. Un ulteriore allentamento delle politiche sembra inevitabile, ma lo è anche la fuga di capitali. Almeno 373 milioni di persone nelle città che contribuiscono al 40% del PIL cinese sono state colpite, ha mostrato un sondaggio Nomura. Gli indicatori chiave stanno già riflettendo lo shock. Le vendite interne di autovetture sono diminuite di oltre il 10% a marzo, secondo i dati ufficiali; un indice che traccia il traffico merci in Cina è sceso di circa il 25% durante la prima settimana di aprile. Il polo manifatturiero di Guangzhou è chiuso dallo scorso lunedì alla maggior parte degli arrivi.

Con la guerra in Ucraina che ha fatto aumentare i costi delle materie prime, l’artificioso rallentamento delle esportazioni cinesi, imposto dai vincoli Omicron, potrebbe impattare sulle quotazioni delle commodity in generale. Lunedì abbiamo osservato una discesa dei prezzi del Brent future verso quota 98 usd/usd, dove abbiamo fissato il punto di reversal del ciclo di breve termine. In contemporanea abbiamo visto gas ed altri contratti collaudare analoghi livelli già segnalati nel nostro Weekly Monitor.

Al mercato future sulle commodity di Shanghai l’Alluminio sta perdendo valore con un ribasso del12,5% rispetto ai picchi di marzo.

In mattinata il Giappone ha pubblicato gli Ordinavi di Macchinari relativi al mese di febbraio: il dato ha registrato il maggior calo mensile in circa due anni. Sul dato hanno pesato la flessione della domanda da parte di aziende dell’It e di altri servizi. Gli ordinativi ‘core’ sono scesi del 9,8% su mese, la maggior flessione dall’aprile 2020. Il PMI Expected Future Output index, in linea con Cina ed Eurozona sta regredendo verso area 50, valore spartiacque tra crescita e decrescita attesa.

A bilanciare il dato poco confortante sugli ordinativi e sul PMI, l’indice Reuters Tankan in aprile ha riportato la fiducia delle imprese manifatturiere, per il secondo mese consecutivo ad un rialzo, +11 da +8 di marzo. Quello sui servizi è aumentato per la prima volta in tre mesi a +8 da -1.

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WB ANALYTICS: ALUMINIUM SHANGHAI FUTURE EXCHANGE