FERRO AZZURRO AMA ANACOTT ACCIAIO
Che cosa influenzerà l’andamento di Wall Street e dei mercati dopo il voto delle elezioni presidenziale USA?
Nel New Hampshire le elezioni per il nuovo Presidente sono già iniziate USA TODAY . Questa notte avremmo il nome del nuovo Talent, salvo denunci su brogli e quant’altro. Succede anche in America. Ieri il mercato ha festeggiato la decisione dell’ FBI di non procederà all’incriminazione di Hillary Clinton per il caso email. Più 2% è stato il rialzo di Wall Street.
Tra l’apparente sorpresa ed il reale abbiamo notato alcune interessanti curiosità. La prima il mercato aveva chiuso al ribasso venerdì esattamente sopra la media a 200 giorni, strumento molto seguito dagli investitori. Per i non addetti ai lavori la media mobile a 200 giorni traccia il potenziale trend di mercato, intersecarla al ribasso costituisce un evento negativo; il fatto che i prezzi l’abbiamo testata senza violarla è un fatto positivo ma non sufficientemente rafforzativo del trend, in quanto quando avvengono questi contatti/incroci generalmente ci si trova in una condizione di perdita di momentum della tendenza dominante. La curiosità nasce da fatto che in chiusura venerdì, dopo una seduta debole e volatile, qualcuno ha comprato! Aveva qualche informazione?
La seconda curiosità deriva dal comportamento del mercato valutario. Da inizio 2016, ovvero da quando si è entrati nella campagna elettorale il rapporto di cambio usd-mxp, dollaro peso messicano, si è comportato con una correlazione negativa rispetto al mercato azionario. Ciò costituiva la risposta degli investitori alle pulsioni dei sondaggi. E’ notorio che un’eventuale vittoria di D. Trump sia avversata da Wall Street, di conseguenza le borse tendono a flettere, mentre il peso messicano in virtù delle intenzioni politiche del candidato repubblicano, subirebbe la perdita di valore nei confronti del dollaro. Come risulta piuttosto eloquente dall’analisi grafica del corso del dollaro contro peso e dello Standard & Poor 500, i due strumenti risultano correlati negativamente.
La curiosità in questo caso è data dal ribasso del usd -mxp già giovedì, giorno in cui Wall Street vendeva a conferma che uno dei due strumenti stava facendo altre considerazioni?
Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia, vero Buddy? È il libero mercato.
Curiosità a parte ci stiamo interrogando su cosa accadrà questa notte quando si conoscerà il vincitore.
Una cosa è chiara: la parola passerà alla Federal Reserve. Sarà la Banca Centrale americana a dettare il gioco a cominciare dalla consiglio FOMC del 13-14 dicembre, mentre la settimana prima, giovedì 8 dicembre, la BCE cercherà di convincere i mercati che nonostante le polemiche sollevate dalla BundesBank è sempre in grado di governare l’euro e l’Unione Europea decidendo per il meglio in merito alla prossima scadenza del QE.
Per queste ragioni è verosimile che segnali significativi sulle reazioni dei mercati azionari le si avranno con l’inizio dell’anno prossimo. Prima dominerà la volatilità.