Il mese di maggio inizia con una serie di appuntamenti macro di assoluto rilievo. Federal Reserve e BCE alla chiamata dei tassi, riuniscono il loro consiglio per ritornare a fare il punto sulla politica monetaria e decidere di conseguenza se restringerla ulteriormente. Le riunioni saranno anticipate dal rilascio dei dati PMI di aprile. Si conclude venerdì con la pubblicazione delle statistiche sull’occupazione USA.
Oltre alle due principali banche centrali si riuniscono anche la BC australiana, norvegese e brasiliana.
Il primo grande evento della settimana è fissato con la riunione del FOMC di mercoledì. Sarà preceduta dai dati del PMI manifatturieri americani e non mancherà di fornire ulteriori elementi utili per misurare il livello di sentiment tra le aziende produttrici di beni negli Stati Uniti. Le attese sull’azione della Fed si sono rafforzate in direzione di un aumento di 25 punti base, portando il Fed Funds Rate al 5,00-5,25%. Come sempre molta importanza verrà data ai contenuti che Jerome Powell comunicherà nella conferenza stampa. Il mercato vuole comprendere se questo ulteriore rialzo rappresenti un picco, in quanto la curva sconta una probabilità del 25% che a giugno possa esservi un ulteriore incremento di 25 bp.
Con l’acquisizione (salvataggio) da parte di JP Morgan Chase di First Republic Bank si ritorna a mettere in discussione la salute del comparto bancario e come il tema possa influenzare le decisioni del FOMC.
Il mercato prevede un ulteriore aumento anche da parte della BCE nella riunione di giovedì. Qui le attese scontano un rialzo di 50 bp. Ciò porterà il tasso sui depositi al 3,5%. Come per il FOMC, l’aumento di maggio della BCE è scontato, ma i mercati sono più convinti della necessità di un ulteriore aumento di 25 pb da parte della BCE rispetto al meeting di giugno. Anche in questo caso si seguirà con estrema attenzione quanto dirà Christine Lagarde in conferenza stampa per leggere tra le righe l’orientamento del Board. I dati preliminari sull’inflazione per aprile nonché i PMI finali per l’Eurozona forniranno importanti elementi su cui saranno prese le conseguenti decisioni di politica monetaria. Il trend dell’inflazione si sta raffreddando. I dati PMI evidenziano un andamento divergente tra manifattura e servizi. La prima continua a perdere significativamente momentum, i secondi invece continuano ad esibire uno status di forza.
Questa mattina, a sorpresa, la Royal Bank of Australia ha aumentato i tassi di riferimento di 25 bp. In Australia l’inflazione ha recentemente segnato un picco, mentre il PMI Composite è ulteriormente cresciuto con le medesime dinamiche sopra descritte: bene il comparto services meno bene quello manifatturiero.
Venerdì infine sarà riportato dal Dipartimento del Lavoro il dato sull’occupazione di aprile. Ci si aspetta che il tasso di disoccupazione aumenti e la crescita dei nuovi occupati (NonFarm Payrolls) rallenti, ma rimanga robusta intorno a 180.000 unità. Qualunque cosa diversa da una sorpresa al rialzo alimenterà la speculazione che l’aumento di maggio sarà l’ultimo del ciclo attuale. I PMI dei servizi di S&P Global e ISM si aggiungeranno al flusso di dati in vista della decisione di maggio.
Ci sono segnali di ripresa nella Produzione USA?
I dati PMI Flash di aprile hanno messo in evidenza un segnale preliminare incoraggiante sul fronte della ripresa. Questa settimana S&P Global pubblicherà i dati definitivi. Questi contribuiranno a rafforzare o meno tali attese. La ripresa della domanda di servizi sta effettivamente guidando una tenuta del crescita economica geograficamente ampia, in particolare negli Stati Uniti.
Ciò nonostante lo stato di salute del settore manifatturiero si è rivelato piuttosto problematico. I produttori di beni hanno sofferto di forti venti contrari negli ultimi mesi, in particolare la crisi del costo della vita, uno spostamento della spesa post-pandemia dai beni ai servizi e una concomitante liquidazione delle scorte. Quest’ultimo è legato all’attenuazione della carenza di offerta, nonché alle preoccupazioni che le scorte siano troppo aumentate per molti beni rispetto alla domanda futura prevista. Pertanto, la produzione a livello globale ha registrato a marzo il nono calo mensile consecutivo dei nuovi ordini.
Il tasso di declino del settore manifatturiero su scala globale è tuttavia diminuito rispetto alla forte flessione osservata alla fine dello scorso anno. Oltre al sostegno ottenuto dalla riapertura dell’economia della Cina continentale, il comparto manifatturiero globale ha beneficiato della reazione degli Stati Uniti a seguito del recupero maturato, secondo i dati flash PMI, ad aprile .
Le varie indagini regionali della Fed hanno già iniziato a confermare questa inversione di tendenza nel settore manifatturiero rispetto al periodo down registrato alla fine del 2022. Ci aspettiamo che i dati ISM, pubblicati dall’Institute for Supply Management seguano probabilmente l’esempio. Non è ancora chiaro cosa stia guidando questo miglioramento della produzione negli Stati Uniti, ma una minore incidenza delle politiche di riduzione delle scorte sta giocando un ruolo. Ciò suggerisce che la correzione delle scorte potrebbe essere in corso e potrebbe presto essere replicata in Europa e Asia, fornendo potenzialmente un impulso tanto necessario alla produzione mondiale.
H | AREA | CALENDARIO MACRO MAR 2 MAG 2023 | DEFINITIVO | ATTTESA | PRECEDENTE |
08:00 | EUR | Vendite al dettaglio in Germania (Annuale) (Mar) | -8,60% | -6,10% | -7,10% |
08:00 | EUR | Vendite al dettaglio in Germania (Mensile) (Mar) | -2,40% | 0,40% | -0,30% |
08:00 | RUB | Indice PMI Purchasing Managers Russia (Apr) | 52,6 | 53,2 | |
08:30 | SEK | Indice PMI Manifatturiero Svezia (Apr) | 45,5 | 46,1 | 45,5 |
09:00 | PLN | Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero Polonia (Apr) | 46,6 | 47,9 | 48,3 |
09:15 | EUR | Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero Spagna (Apr) | 49 | 49 | 51,3 |
09:30 | CHF | PMI procure.ch Svizzera (Apr) | 45,3 | 47 | |
09:45 | EUR | Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero Italia (Apr) | 46,8 | 49 | 51,1 |
09:50 | EUR | Indice PMI manifatturiero Francia (Apr) | 45,6 | 45,5 | 47,3 |
09:55 | EUR | Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero Germania (Apr) | 44,5 | 44 | 44,7 |
10:00 | EUR | Indice PMI manifatturiero Eurozona (Apr) | 45,8 | 45,5 | 47,3 |
10:00 | NOK | Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero Norvegia (Apr) | 51,2 | 49,3 | 48,6 |
10:00 | EUR | Saldo della bilancia commerciale italiana non-UE (Mar) | 8,45B | 4,00B |
FOREX MARKET
FEDERAL RESERVE E BCE ALLA CHIAMATA DEI TASSI riportano l’attenzione sul mercato valutario: l’eur usd dopo una serie di puntate sopra 1.10 sta ritracciando i recenti guadagni. Ci aspettiamo che il cambio possa collaudare la tenuta di area 1.0950/1.0850. L’esito dell’azione determinerà se e come il cambio possa abbandonare definitivamente il range che da inizio anno copre gli scambi tra 1.05 – 1.1075.
Nella diretta streaming che terremo come di consueto dopo la conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde, giovedì 4 maggio alle 16.00 (Link per ricevere l’invito), faremo il punto sull’impatto che le decisioni di Fed e BCE determineranno sul mercato dei cambi e dei tassi.
INTEREST RATES
Il tratto lungo della curva dei rendimenti è sceso sia negli Stati Uniti che in Eurozona rispetto alla loro media a 50 giorni. Ci aspettiamo ulteriori flessioni. Analizzando la matrice delle curve relative alle emissioni governative continuiamo a vedere che il 10 y UST tende a dirigere verso area del 3.25%. Tale livello costituisce una quotazione spartiacque tra uno scenario in cui la correzione attuale può tradursi in una regressioni strutturale rispetto ad una fase di consolidamento. La violazione di 3.25 metterebbe in movimento l’intera matrice dei rendimenti determinando aspettative positive su un allentamento del rigore monetario.
COMMODITY
La recente flessione delle quotazioni del greggio sotto area 80 usd/bar (Brent oil) tenderà a consolidare un segnale di perdita di momentum a favore di un ritorno dei prezzi verso area 72 usd, favorendo un ulteriore raffreddamento dell’inflazione prospettica.
Nel comparto dell’energia continuiamo a rilevare condizioni allineate a quanto abbiamo indicato nel nostro WB COMMODITY PERSPECTIVES confermando i target attesi. Il future sul Gas naturale europeo, Dutch TTF, sta ormai avvicinando il primo dei nostri obbiettivi indicati per la stagione primavera estate in area 35 eur mwh.
I metalli in un contesto di prevalente offerta vedono la conferma di un segnale di ripresa del ribasso sul Minerale di Ferro e sull’Acciaio. I non ferrosi hanno consolidato scambi su aree di prezzo che non modificano quanto stimato nel nostro ultimo outlook.