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FED: TAGLIO DI 50 BP DEI FED FUNDS

 

LA FED INTERVIENE  ED OPERA UN TAGLIO IMMEDIATO  DI 50 BP DEI FED FUNDS PER SOSTENERE I MERCATI

La Fed interviene con taglio deciso dei Fed Funds di 50 bp dopo la conference call dei banchieri centrali con i ministri delle finanze al  G7. La riunione  non ha sortito effetti significativi, salvo assicurare ritualmente che all’occorrenza saranno attuate ulteriori misure per salvaguardare i mercati e l’economia.

La Fed invece chiusa la call decide perentoriamente di tagliare di 50 bp i Fed Funds anticipando la riunione del Fomc in programma il 18 marzo.
La BCE pnon ha dato segnali diversi rispetto quanto già dichiarato lo scorso lunedì pm dal Vice Presidente.

L’ EUR USD ha nuovamente accelerato sino a coprire il range di frontiera della tendenza riflessiva che rimane tuttora in itinere salvo una breakup di area 1,1220. Il recupero del dollaro rimane ora correlato alla risposta del mercato azionario. Qualora l’S&P 500 sia in grado di andare oltre la soglia sotto cui ieri nel pomeriggio si è fermato 3080/125 potremmo avere un apprezzamento del dollaro.

Wall Street

Secondo i nostri modelli il NYSE cercherà di mettere in forze un ulteriore gamba di recupero del mercato. Potrebbe spingere l’indice S&P 500 verso l’area 3250 senza escludere un tail blow verso l’area da cui tutto è partito: 3350. Si tratta di un’ipotesi molto ardimentosa, ma la follia del mercato tutto può in un momento di grande volatilità. Tale movimento consentirà a quanti non hanno venduto nella prima fase, rimanendo a guardare, di liquidare le posizioni.

La strada del recupero del dollaro risulta invece ardua in questa fase, proprio perché legata alle sorti del mercato azionario. I passaggi tecnici per verificare un ritorno in forze della moneta americana consistono inizialmente in una discesa intraday del. cambio EUR USD sotto area 1,1140 e successivamente sotto 1,1095, come scritto nel rapporto WB Perspectives di questa settimana. I nostri modelli segnano al momento un eccesso di rialzo sul cambio EUR USD per il cui riequilibrio risulterebbe indispensabile un rientro proprio sotto 1,1140.

Per le indicazioni strutturali di vi rimandiamo al nostro WB FX Outlook Riskoo.

Questi i Market Mover di oggi

FED IN CAMPO CONTRO COVID-19 – Con una decisione di emergenza presa all’unanimità, il Fomc ha tagliato di 50 punti base i tassi FED FUNDS — a 1%-1,25% — innescando un netto calo dei rendimenti dei Btp e degli altri governativi della zona euro e rinfocolando il clima di propensione al rischio. Dopo l’iniziale euforia però Wall Street ha ritracciato sensibilmente. Il mercato si aspettava un taglio del costo del denaro da parte del Fomc al meeting del 17-18 marzo. Durante la conferenza stampa, il presidente Powell ha detto che il virus pone rischi per le prospettive dell’economia. La decisione dell’istituto Usa — la prima del genere dai tempi dell’ultima crisi finanziaria, presa per proteggere l’economia dai rischi del Covid-19 — alimenta le aspettative che anche le altre banche centrali, Bce in testa, possano seguirne le orme. Ieri in chiusura i mercati monetari prezzavano una chance di circa il 90% di un taglio dei tassi di 10 punti base da parte della Bce al meeting del 12 marzo, in rialzo rispetto a circa il 75% visto precedentemente in seduta.

MISURE BCE E TELECONFERENZA ECOFIN – Intanto ieri tre fonti hanno detto a Reuters che la Bce sta lavorando a una serie di misure per fornire liquidità alle imprese colpite dalle ripercussioni economiche dell’epidemia di coronavirus. Appare invece improbabile che i ministri delle Finanze europei prendano una decisione in merito alle azioni di contrasto al Covid-19 nel summit in teleconferenza atteso in giornata poiché la chiamata dovrebbe essere principalmente volta a fare il punto della situazione. Alla riunione del G7 di ieri, i Paesi membri hanno ribadito l’impegno a intraprendere ogni iniziativa per salvaguardare l’economia globale.

 

CALENDARIO MACRO ECONOMICO

PMI SERVIZI ITALIA – In arrivo in mattinata la lettura di febbraio dell’indice Pmi servizi e composito elaborato da Ihs Markit. Le attese per il settore servizi sono per una lettura stabile a 51,4 rispetto al mese precedente. Diffuso lunedì, l’indicatore gemello per la manifattura ha mostrato una contrazione per il 17esimo mese di fila a un ritmo leggermente più rapido rispetto al mese precedente, con il sondaggio chiuso nella mattinata del 21 febbraio, poco prima che in Italia scoppiasse l’epidemia da coronavirus.

PIL QUARTO TRIMESTRE – Sempre in mattinata, Istat diffonde la lettura finale del Pil del quarto trimestre, che dovrebbe confermare il tonfo registrato dalla stima preliminare pari a -0,3% a livello congiunturale, il peggior risultato trimestrale dai primi tre mesi del 2013.

DATI ZONA EURO – Restando sul fronte macro, a gennaio le vendite al dettaglio tedesche hanno messo a segno un rialzo di 0,9% su mese a fronte di attese per un +1%. A breve verrà diffusa anche la lettura finale del Pmi servizi di febbraio relativa all’intero blocco, dopo il 52,8 della stima ‘flash’. Dovrebbero mettere a segno un incremento di 0,6% dal calo di 1,6% del mese precedente le vendite al dettaglio di gennaio relative all’area euro.

VERSO VOTO USA – Al Super Tuesday — appuntamento chiave in 14 Stati americani per stabilire chi sarà lo sfidante Democratico di Trump alle Presidenziali del 3 novembre — Joe Biden ha conquistato, in base a risultati parziali, almeno otto Stati e Bernie Sanders, il suo principale sfidante, ne ha ottenuti un numero inferiore ma ha messo le mani sul più importante: la California. Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, è pressoché fuori gara con la sua affermazione solo mei territori di Samoa.

DATI MACRO USA – Attenzione oltreoceano anche per i dati sul settore privato Usa di febbraio con attese per un incremento di 170.000 unità dopo il +291.000 di gennaio.

PMI SERVIZI CINA – Dopo il minimo storico registrato per il Pmi manifattura cinese sulla scia del coronavirus, l’analogo indicatore relativo al comparto dei servizi, elaborato da Caixin/Markit, ha visto a febbraio una nuova doccia fredda portandosi a 26,5 dopo il 51,8 del mese precedente, al livello più basso dall’inizio della serie. Al minimo dai tempi della crisi finanziaria anche il sotto indice dei nuovi ordini. La significativa contrazione mette ancor più in luce la necessità di ulteriori stimoli al settore.

PMI SERVIZI GIAPPONE – Sempre a febbraio, e sempre sulla scia degli effetti nefasti del coronavirus, l’indice Pmi nipponico dei servizi ha visto una contrazione al ritmo più rapido da quasi sei anni. L’indice è scivolato a 46,8 da 51,0 del mese precedente.

 

FOREX MARKET

FOREX – Il dollaro galleggia sui minimi di 5 mesi nei confronti dello yen dopo il taglio dei tassi  Fed Funds. Attorno alle 7,40, il cambio euro/dollaro vale 1,1145, in calo dello 0,23%, dopo aver chiuso a 1,1171. Alla stessa ora dollaro/yen a 107,49, in rialzo di 0,34% dopo una chiusura a 107,12 e il cross euro/yen scambia in rialzo di 0,09% a 119,76 (chiusura a 119,66).

BTP – Il taglio dei tassi (Fed Funds) della Fed e la prospettiva di un intervento analogo della Bce ha costituito sul finale di seduta di ieri il carburante per un’ulteriore accelerazione della carta italiana dopo il rimbalzo visto in mattinata. Lo spread Italia-Germania sul tratto decennale riparte stamani da 161 punti base e il tasso del decennale di riferimento da 0,98%.

FED FUND -50 BP EUR USD
WB ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: EUR USD CYCLE