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FED: LE VARIANTI TRANSITORIE

LE VARIANTI TRANSITORIE DELLA FED Il presidente della Fed Jerome Powell ha spiegato in conferenza stampa ieri sera al termine della due giorni del Fomc, che continua a ritenere che le pressioni inflazionistiche siano in gran parte transitorie e che non sia necessario segnalare un imminente cambiamento di politica. Tuttavia abbiamo avuto un chiaro segnale tra le righe il quale suggerisce che la Fed inizierà di fatto a ridurre i suoi acquisti di asset entro la fine dell’anno.

Il tasso obiettivo dei fondi Fed è stato lasciato allo 0-0,25% con gli acquisti mensili di attività QE rimasti a un totale di 120 miliardi di dollari suddivisi in titoli del Tesoro da 80 miliardi di dollari e MBS di agenzie da 40 miliardi di dollari. In precedenza le dichiarazioni avevano osservato che questi acquisti sarebbero continuati fino a quando “non saranno stati compiuti ulteriori progressi sostanziali” verso il raggiungimento della massima occupazione e la Fed non raggiungerà stabilmente il suo obiettivo di inflazione. Jerome Powell afferma anche che la Fed ha visto sufficiente crescita nei dati per indicare che “l’economia ha compiuto progressi verso questi obiettivi”. Questo rappresenta un passo significativo nel processo di normalizzazione della policy monetaria.

Questo non vuol dire che vedremo un imminente tapering. I livelli di occupazione negli Stati Uniti rimangono inferiori di oltre 6 milioni rispetto a prima dell’inizio della pandemia, mentre l’ultima ondata di Delta Covid aggiunge un altro livello di incertezza che giustificherà l’attesa e l’attuale posizione di prognosi. I dati in ogni caso evidenziano una progressione sulla quale la Federal Reserve manterrà alta la vigilanza.

Dato questo contesto, ci aspettiamo che il Simposio di Jackson Hole ponga le basi per la programmazione di un fade out del QE con una dissolvenza che porterà il Fomc di settembre  ad annunciare alcuni dettagli più concreti sull’attuazione del tapering prima di essere deliberato ufficialmente a dicembre. Prevediamo una riduzione relativamente rapida che vedrà gli acquisti di QE terminare nel secondo trimestre del 2022.

Se i dati confermeranno la loro persistenza positiva la Fed provvederà a rivedere il livello dei tassi nell’ultima parte del 2022 anticipando un irrigidimento dei Fed Funds  rispetto al 2023.

Il dollaro reagisce con iniziali vendite alle parole di J Powell. pensiamo che si tratti di un rimbalzo di breve respiro. Come avevamo scritto nel nostro ultimo report mensile dedicato alla divisa americana, pensiamo che la reazione rimanga delimitata sotto area 1,19/1,1920 eur usd. Il Punto di breakout che continuiamo a mettere a fuoco rimane invece fermo a 1,17780/50.

Questa mattina alle 10.30 circa sarò ospite in diretta  a FINANZA NOW per commentare le decisioni della Fed e le ripercussioni sul mercato

FED: LE VARIANTI TRANSITORIE
WB ANALYTICS: EUR USD

 

MARKET MOVER

MACRO EURO – Giornata ricca anche sul fronte macro. Occhi in mattinata alle statistiche sulla disoccupazione in arrivo da Berlino (con il tasso atteso al 5,8% in luglio) mentre nel primo pomeriggio il focus passera’ alla stima dei prezzi al consumo tedeschi nello stesso mese, con il consensus Reuters che per l’armonizzato converge su un +0,5% congiunturale e un +2,9% a perimetro annuo, in netto rialzo dal 2,1% del mese precedente. Una crescita di questa entità sarebbe giustificata, osservano gli analisti, dall’effetto base per la riduzione temporanea dell’Iva l’anno scorso su varie voci del paniere nazionale, oltre che dal rincaro dei prezzi dell’energia. In mattinata, anche l’economic sentiment della zona euro, ipotizzato a quota 118,5 a luglio in contenuto miglioramento rispetto al mese prima.

PIL USA – Da oltreoceano, in arrivo la stima del Pil Usa per il secondo trimestre, con gli economisti che prevedono in media un +8,5%; la crescita dovrebbe essere stata guidata dai consumi personali, spinti dall’American Rescue Plan da 1900 miliardi di dollari e dall’allentamento delle restrizioni.

Nel primo pomeriggio i numeri settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione – utili per avere costantemente il polso del mercato del lavoro Usa – stimate in moderato calo rispetto ai sette giorni precedenti.

Prosegue intanto il suo percorso in Senato il nuovo piano infrastrutturale da circa 1.000 mld di dollari promosso da Biden.

CINA – Le autorità’ cinesi hanno cercato oggi di calmare gli investitori chiedendo di non “malinterpretare” le ultime azioni regolatorie e innescando un rimbalzo dei mercati dopo le giornate difficili seguite al giro di vite applicato su alcuni comparti economici, incluso quello tech. I media cinesi hanno sottolineato che gli asset in yuan restano convenienti.