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EUR USUD E PETROLIO

RISKOO MARKET MOVER MONITOR

Il petrolio è rimbalzato ieri con il Brent che ha registrato un rialzo di quasi il 6% nel corso della giornata seguito della notizia che riportava l’arenamento di una nave portacontainer  nel Canale di Suez, bloccando tutto il traffico marittimo. L’aggravante è dovuta all’evidenza che potrebbe volerci più tempo del previsto per spostare la nave. Il Canale di Suez è un punto vitale per il commercio globale, compresi i mercati energetici. Circa il 10% del commercio mondiale di petrolio, a cui va aggiunto l’8% del commercio mondiale di GNL, transita nel canale. Chiaramente, più a lungo dura questa interruzione, più è probabile che i raffinatori / acquirenti debbano rivolgersi al mercato spot per garantire la fornitura da altrove. Gli armatori dovranno, qualora le operazioni dovessero impiegare più tempo per la bonifica,  dovranno  decidere se attendere lo sgombero della nave portacontainer bloccata o fare il giro del Capo di Buona Speranza, entrambe le scelte porteranno ad alcuni ritardi.

L’EIA ha appena pubblicato i suoi rapporti settimanali sugli stock statunitensi, segnalando  che le scorte di petrolio greggio sono aumentate di 1,91 milioni di barili nell’ultima settimana, un valore inferiore ai 2,93 milioni di barili riportate dall’API. L’attività di raffineria ha continuato a riprendersi durante la settimana, con tassi di utilizzo in aumento di 5,5 punti percentuali all’81,6%, che riporta l’attività di raffineria quasi ai livelli precedenti il congelamento di inizio febbraio intorno all’83%. Sul fronte commerciale, le importazioni di greggio sono aumentate di 299 Mbbl / giorno. Tuttavia, le esportazioni di petrolio greggio sono rimaste basse, registrando una quinta settimana consecutiva di esportazioni inferiori a 3 milioni di barili / giorno, con uscite di 2,48 milioni di barili / giorno durante la settimana. Anche i prodotti raffinati hanno visto incrementi, con scorte di benzina e olio combustibile distillato in aumento rispettivamente di 204 Mbbl e 3,81 Mbbl.

I prezzi del Brent hanno riassorbito le perdite maturate la scorsa settimana ricoprendo l’ultima gamba di discesa partita a 62 usd/bar, mentre il picco registrato ad inizio mese segnava 72,30 usd.  Il mercato appare in attesa di nuove notizie in merito al ritorno della navigazione normale. Qualora il problema dovesse peggiorare le condizioni diel traffico potremmo assistere ad una accelerazione ulteriore dei prezzi sino a 66 usd. Soltanto oltre tale soglia l’incidente si tradurrebbe in un market mover significativo, in quanto annullerebbe del tutto la correzione che si era aperta a metà di marzo. Ieri i valori del Baltic Dry Index relativo ai noli marittimi non hanno registrato particolari ripercussioni sulle quotazioni. I prezzi hanno per il secondo giorno consecutivo perso terreno rispetto al picco segnato proprio il 22 marzo.

WB ANALYTICS: BRENT OIL USD/BAR

FOREX – REAZIONI DEL MERCATO FOREX 

Alle 13,30, da oltreoceano sarà pubblicata l’ultima lettura del Pil finale Usa nel quarto trimestre, che non dovrebbe discostarsi nelle attese dal +4,1% della lettura preliminare. Perlopiù l’attenzione sarà rivolta ai consueti dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, attesi in modesto calo rispetto ai sette giorni prima. Parlando dinnanzi al Congresso ieri, il numero uno della Fed Jerome Powell e il segretario del Tesoro Janet Yellen hanno ribadito di riporre estrema fiducia in una prossima forte ripresa dell’economia Usa.
Stiamo osservando con estrema attenzione l’attuale verifica del cambio eur usd su area 1,1830/1,18. Come anticipato ieri il passaggio in quest’area, che coincide con il collaudo di 92,50 di Dollar Index ha valenze tecniche per il mercato con implicazioni di medio termine. La definitiva violazione del livello aprirebbe la via al secondo target indicato nei nostri grafici e posizionato in area 1,16. (vedi grafico aggiornato).  Stiamo lavorando sull’aggiornamento dell’OUTLOOK relativo al secondo quater 2021, FX IIQ RISKOO, partendo proprio dalle reazioni del mercato al passaggio di area 1,18 per poter aggiornare i nostri piani di FX Risk Management agli sviluppi attesi.

Ieri nonostante i migliori dati sul PMI manifatturiero e servizi in Europa, l’euro non ha approfittato per recuperare almeno soglia 1,1850/70 eur usd, non escludiamo che possa ritornarci nelle prossime ore.

WB ANALYTICS: EUR USD B_T

MERCATI – I rendimenti sul tratto lungo della curva hanno consolidato l’iniziale segnale di flessione dopo il rialzo degli ultimi mesi. Il 10y Germania Bund è sceso sotto la soglia -0,35% confermando la correzione attesa verso area -,47/50. Anche il 190 y Usa treasury ha ceduto terreno. Il mercato attenderà la violazione di 1,60/55 per ritornare a comprare con maggior fiducia i Treasury lunghi. Sul BTP continua invece il rintracciamento dei rendimenti verso area 0,50% Dollaro sul nuovo massimo da 4 mesi contro euro, tra i timori legati ai problemi della campagna vaccinale in Europa oltre che alla eventualità concreta di ulteriori restrizioni. La moneta unica non ha mostrato reazioni alla decisione tedesca di annullare l’inasprimento delle misure a Pasqua.

GREGGIO – Prezzi in calo dopo il rimbalzo visto ieri, con il futures Usa che cede l’1,81% appena sopra i 60 dollari al barile e il contratto sul Brent che lascia sul terreno l’1,46% a quota 63,45 dollari.

WB ANALYTICS: SPREAD ITA GER