I mercati valutari ed in particolare il cambio eur usd si stanno concentrando sulla Fed che questa settimana (30 ottobre) riunirà il Fomc per decidere sui tassi.
Dall’analisi della curva delle probabilità emerge una stima prossima al 93% che la Fed possa ridurre il target rate da 1,75-2,00% a 1,50-1,75%.
Ciò sta accadendo mentre la Fed continua ad immettere liquidità nel sistema attraverso più strumenti, dai Repo a 1 giorno per proseguire con operazioni a termine ed acquisti di bond nell’ambito di un programma di QE. La stessa Fed ha annunciato inoltre lo scorso giovedì che raddoppierà le operazioni quotidiane di liquidità dei pronti contro termine a $ 120 miliardi, mentre quelle a 14 giorni saliranno da $ 30 miliardi a $ 45 miliardi. Il mercato ha assorbito l’offerta di liquidità con richieste significativamente maggiori. Questo crescente problema è una delle ragioni della recente ripresa degli stimoli monetari avviata dalla Banca Centrale americana.
Si rumoreggia sempre più che alla base della nuova crisi di liquidità vi siano rinnovati segnali di difficoltà della filiale di NY di Deutsche Bank.
Nonostante il mercato monetario faccia registrare livelli di tensione rapportabili a quelli di 11 anni fa, la volatilità generale rimane al momento sotto controllo. Il principale indice del NYSE, lo Standard & Poo5 500 ha superato quota 3000 stabilendo un primo segnale di break up come indicato in un nostro recente report (WB PERSPECTIVES).
EURO USD Le notizie che fanno tendenza
Il dollaro, pur avendo subito parziali vendite contro euro nelle ultime settimane, si fermato a ridosso dei limiti che avevamo fissato 1.1175 eur usd.
Questa mattina apre sotto 1.11 posizionandosi al centro del range che sta governando le negoziazioni in questo periodo. Dalla prossima settimana Christine Lagarde prenderà la guida della BCE in sostituzione a Mario Draghi che nel pomeriggio presiederà all’evento organizzato per la fine del suo mandato di presidente della Banca centrale europea. . La prima uscita pubblica di Lagarde è prevista per il meeting del 13 novembre. Nel frattempo prenderà il via il nuovo QE della BCE.
Bisognerà probabilmente attendere la prima conferenza stampa del neo Presidente per avere indicazioni concrete sulla linea di policy che intenderà seguire. Pensiamo tuttavia che non si discosterà molto dal solco tracciato da Mario Draghi. Anche la neo consigliere Isabel Schnabel, nominata dal governo tedesco in sostituzione della dimissionaria Sabine Lautenschläger, dovrebbe allinearsi alle posizioni accomodanti di attuale governo.
Stiamo quindi approfondendo ed esaminando i nuovi equilibri per avere una lettura più compiuta sul futuro andamento tra euro e dollaro. Tuttavia continuiamo a mantenere un visione ancora positiva verso la divisa americana. Abbiamo in ogni caso aggiornato i nostri livelli di warning qualora vi fosse un evoluzione diversa del trend dominante (se vuoi approfondire chiedi il nostro Outlook sul mercato dei cambi).