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ECB DAY ATTESE PER L’IMPATTO SUL CAMBIO

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MARKET MOVER

 

E’ il giorno della BCE. Quali segnali offrirà al mercato Christine Lagarde? All’ECB Temono il rafforzamento dell’euro? Cosa pensa il Consiglio dei dati più recenti sul rallentamento della crescita ma soprattutto sul ritorno di dati deflativi?

Sono domande che il mercato si pone alle quali il Presidente potrebbe rispondere con un cauto ottimismo. Il rischio, in caso di troppo ottimismo è quello di perdere credibilità, soprattutto se la deflazione continuerà a mordere le statistiche sui prezzi in Eurozona.    Un apprezzamento dell’euro sul mercato dei cambi potrebbe esacerbare queste dinamiche, soprattutto in una fase in cui le commodity ed in particolare il petrolio potrebbero essere esposte a pressioni riflessive.

Allo stesso tempo il Board non vorrà mettere mano ai programmi di allentamento monetario, il Pepp tanto criticato dalla BBK di Weidman, ha già una sua configurazione ed estensione temporale.

Il tema quindi potrebbe svilupparsi su un argomento molto tecnico. Dopo le aste di liquidità TLTRO, riservate alle banche, nel sistema si creato un eccesso di liquidità. I prestiti se utilizzati secondo i criteri imposti dalla BCE (finanziamento alle aziende e famiglie) hanno un costo del -1. I depositi invece (sempre secondo determinate condizioni) rendono il -0,5%. Per le banche quindi c’è uno spread favorevole.

le possibili decisioni

Sulla scia di questo surplus di liquidità, la stima dei depositi accantonati presso la BCE è di 3 trilioni, i tassi Euribor sono ampiamente scesi durante l’estate avvicinando la soglia del -0,5%. Tra le decisioni di oggi il Consiglio potrebbe quindi adottare una misura di minor appeal per i depositi parcheggiati in BCE diminuendo in qualche modo il cosiddetto tiering.

Sarebbe un segnale utile ad indebolire la struttura positiva del cambio nel breve periodo.

Lo spread tra Euribor 3 mth ed Eurodollar 3 mth dopo una fase di consolidamento della convergenza tra i due tassi a 0,75/0,65 sta progressivamente acquistando forza a favore di quelli USA proprio per effetto della maggiore debolezza di quelli UEM.

ECB DAY
WB ADVISORS E RISK MANAGEMENT

 

RISKOO MONITOR MARKET MOVER
RISKOO MONITOR MARKET MOVER

Ieri l’eur usd è sceso temporaneamente sotto la soglia 1,1780  recuperandola prima dell’apertura della sessione americana. Questa mattina l’euro segnava un modesto  rialzo con gli operatori che aspettano di sapere dal meeting Ecb quale sia la ‘view’ sul recente apprezzamento della divisa unica e il suo riflesso sull’inflazione. Attorno alle 7,35, il cambio euro/dollaro vale 1,1825, in rialzo dello 0,2%, dopo aver chiuso a 1,1802. Alla stessa ora dollaro/yen a 106,14, in calo di 0,03% dopo una chiusura a 106,17 e il cross euro/yen scambia in rialzo di 0,17% a 125,52 (chiusura a 125,31).

Per la giornata di oggi, se la BCE non delude esibendo un eccesso di ottimismo, ci aspettiamo un cap in area 1,1850 (rischio 1,19)  ed un floor a 1,1750/1,1715. Toni negativi oltre misura (non attesi) potrebbero spingere l’eur usd al di sotto della soglia 1,17.

Aggiorneremo le nostra valutazioni subito dopo la conferenza stampa di Christine Lagarde 14,30 – 15.30.

 

CONFERENZA STAMPA BCE

15,30 – Nell’odierna conferenza stampa sono state rivolte in più occasioni domande sull’andamento del cambio ed in particolare sui livelli raggiunti dall’eur usd.
Con una certa sorpresa Christine Lagarde ha parlato in più riprese del fatto che il Consiglio ha ampiamente discusso del cambio manifestando una certa preoccupazione sugli impatti deflattivi.

Il Governatore, ribadendo che il mandato della BCE è quello di gestire la stabilità dei prezzi e non del cambio, ha affermato che utilizzerà tutti gli strumenti per adempiere al mandato lasciando intendere che seguirà con attenzione l’evoluzione dell’inflazione per evitare che si consolidi il dato deflativo di agosto. Il Consiglio direttivo “si aspetta che i tassi di interesse di riferimento della BCE rimangano ai livelli attuali o a livelli più bassi fino a quando non avrà visto le prospettive di inflazione convergere in modo robusto verso un livello sufficientemente vicino, ma inferiore, al 2% nel suo orizzonte di proiezione, e tale convergenza si è costantemente riflessa nelle dinamiche dell’inflazione sottostante”.

Ha inoltre rimandato le eventuali decisioni operative dopo il Seminario che la BCE terrà sul tema dell’inflazione il 23 settembre.

Commentando la linea della Fed annunciata a JH, ha detto che il Consiglio terrà debito conto ed offrirà una propria linea dopo il seminario sopra citato.

L’eur usd, in assenza di misure concrete intraprese nell’odierno Consiglio della BCE, ha ritracciato sino a toccare quota 1,19, livello da noi considerato nel commento del mattino – di rischio – rispetto ad una valutazione che considerava l’adozione di misure più concrete.

Al momento confermiamo comunque le nostre valutazioni tecniche, nonostante il parziale apprezzamento confidando nella tenuta di area 1,19/1,1945 eur usd. Per cui il range di riferimento nell’immediato rimane compreso tra 1,1950 ed 1,1780/50. 

 

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ECB DAY
WB FX RISK MANAGEMENT: EUR USD