BUON ANNO…
L’inflazione continua a rappresentare il driver dei mercati. Nella lettura di inizio anno abbiamo visto un sensibile calo di quella europea. Questa settimana il calendario degli economics riporta quella americana, inglese e cinese. L’IPC su base annua negli USA dovrebbe scendere ulteriormente dal 7,1% di dicembre al 6,5%, l’IPC cinese dovrebbe salire marginalmente all’1,8 dall’1,6%.
I mercati tenderanno a focalizzare la loro azione proprio sul dato statunitense di giovedì. Prima ancora sarà l’intervento si di Jerome Powell governatore Fed, in calendario martedì pomeriggio, a focalizzare l’attenzione. Il fil rouge riman sempre correlato alle risposte che le banche centrali daranno sulla scorta dell’andamento dei prezzi al consumo.
Nell’ultimo verbale della Fed, relativo alla riunione del FOMC di dicembre, la banca centrale ha ribadito l’impegno a contrastare l’inflazione nonostante il recente allentamento delle pressioni inflazionistiche. L’imminente rilascio dell’IPC sarà quindi interessante soprattutto se i dati dovessero sorprendere al ribasso. L’esuberanza dei mercati nello sfidare le azioni di policy della Fed potrebbe spingere il Consiglio a tenere alto il livello di guardia in quanto il rally di borsa tendono ad ostacolare il perseguimento degli obbiettivi prefissati sul target d’inflazione desiderato dalla Banca centrale. Da questo punto di vista le eventuali parole di Powell potranno innervosire gli operatori.
La curva future sui Fed Funds.sconta ora, per il meeting di febbraio (1.02.23), una probabilità del 75% che il Board possa decidere un aumento di 25 basis point.
In Europa, il Regno Unito pubblica i dati mensili sul PIL di novembre, mentre saranno disponibili anche le statistiche sulla disoccupazione e sulla produzione industriale dell’Eurozona.
EUROZONA
PRODUZIONE GERMANIA – A novembre la produzione industriale ha registrato un aumento congiunturale dello 0,2% dopo una flessione dello 0,4% il mese prima, contro attese pari a +0,1%.
INDICE SENTIX ZONA EURO – A metà mattina, nuovi dettagli sulla robustezza della fiducia degli investitori della zona euro giungeranno con la lettura di gennaio dell’indice Sentix. Le attese sono per un miglioramento a -18,0 dal precedente -21,0. Venerdì il capo economista Bce Lane ha detto che se c’è una recessione in corso è “lieve”.
In generale il tenore delle aspettative di crescita visto dalle imprese su scala globale rimane piuttosto debole. L’indice complessivo dell’attività commerciale attuale del PMI è rimasto in territorio di contrazione sotto quota 50.
I dati ufficiali non hanno ancora indicato alcun impatto significativo dei recenti rialzi dei tassi della Fed, con il PIL probabilmente del IV°Q atteso in aumento. IL GDPNOW della Fed stima una crescita del 3,8%, il consesus delle stime degli economisti si ferma poco sopra all’1%. Tuttavia, l’effetto frenante di una politica più restrittiva sta diventando sempre più evidente nei sondaggi PMI, soprattutto laddove ci si aspetterebbe un impatto negativo da maggiori costi di indebitamento: i servizi finanziari. I dati dell’indagine PMI di S&P Global, basati sui dati raccolti ogni mese da un campione rappresentativo di società statunitensi, hanno mostrato un brusco calo dell’attività commerciale a dicembre, con i servizi finanziari che hanno registrato il tasso di contrazione di gran lunga più elevato. Anche i settori rivolti ai consumatori hanno evidenziato un certo logoramento a causa dell’aumento del costo della vita. Il comparto manifatturiero ha dovuto affrontare ulteriori venti contrari a causa del rallentamento del commercio globale.
ASIA BANCHE CENTRALI
BOK- Venerdì la Bank of Korea si riunirà in Consiglio per decidere sui tassi: l’attesa stima un rialzo di 25 bp.
BOJ – Banca centrale e governo giapponese dovranno discutere dei rispettivi ruoli e lavorare insieme per la stabilità dei prezzi dopo la nomina del nuovo governatore ad aprile, ha detto il premier Kishida.
PBOC – La banca centrale cinese intensificherà il sostegno alle imprese private nell’ambito delle misure di sostegno all’economia, allentando al contempo il giro di vite sulle società tecnologiche. Lo ha dichiarato Guo Shuqing, capo del partito comunista della Pboc, citato dai media statali.
DATI BANCA D’ITALIA
Dopo il nuovo calo visto a novembre, Banca d’Italia diffonde l’aggiornamento di dicembre del debito Target2. I nuovi numeri andranno confrontati con i 659,74 miliardi del mese precedente.
FOREX L’eur usd apre la settimana ritornando nuovamente verso l’area di resistenza statica 1,07 dopo essere sceso a 1,05 lo scorso giovedì dopo la lettura dei dati sull’occupazione. I mercati scontano al momento una revisione più morbida della linea monetaria della FED in considerazione del raffreddamento dell’inflazione e della contrazione economica in corso. Di converso si aspetta che la BCE rimanga ancora aggressiva nei toni.
Il differenziale tra i rendimenti nel tratto lungo della curva, 10 anni, è sceso sotto 150 bp. Il punto potrebbe rappresentare la linea spartiacque tra una ripresa del dollaro rispetto ad un ulteriore indebolimento.