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BCE VOLATILE: CONFERENZA STAMPA NERVOSA

AITI AB ADVISORS INSIDE CENTRAL BANK

BCE VOLATILE – La conferenza stampa di Christine Lagarde ha letteralmente acceso i fari su un ritorno inatteso degli acquisti di euro.

Nel nostro live streaming del pomeriggio, INSIDE CENTRAL BANK organizzato con AITI, l’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa, abbiamo commentato la conferenza stampa di Christine Lagarde di oggi, fissando alcuni punti che riteniamo essenziali su quanto esposto dal Governatore che ha messo in evidenza una BCE volatile.

Lo statement rilasciato dopo la conclusione dei lavori del consiglio era in linea con i precedenti rapporti. Nulla di nuovo. per cui il mercato aveva ripreso a vendere euro contro dollaro e sterlina, reduce da un aumento confermato dei tassi, o,25%, deciso dal Consiglio della Bank of England tenutosi in mattinata.

Il Presidente ha concentrato l’attenzione sull’inflazione dando prova di una valutazione di un andamento nel breve ancora in rialzo. Tuttavia la BCE è stata molto meno esplicita sulla traiettoria dell’inflazione attesa nel medio lungo termine , affermando che “i rischi per le prospettive di inflazione sono inclinati al rialzo”.

Con molta probabilità è dai tempi di Trichet che un governatore non fa ricorso a tale locuzione.

Dall’analisi delle componenti che hanno concorso a sostenere il rialzo dell’inflazione in Eurozona abbiamo rilevato due fattori riconducibili alla medesima radice: Energia (Elettricità e Gas) e trasporti. I due fattori risultano ampiamente sostenuti dal rialzi dei prezzi del gas europeo.

BCE VOLATILE: CONFERENZA STAMPA NERVOSA
EUROZONA BREAKDOWN INFLAZIONE

Da settimane stiamo monitorando le quotazioni del future sul Natural Gas TTF per catturare un potenziale sdegnale di riequilibrio verso le medie storiche. Come scriviamo siamo convinti che un eventuale breakout di 75 eur/mwh possa spingere le quotazioni verso un ritracciamento in direzione di 45/50 e successivamente area 35/25 euro. Siamo ad un passo da potenziale segnale. Le tensioni geopolitiche si stanno ancora contrapponendo a tale evento, tuttavia in assenza a breve di disordini sul campo (intervento militare e sanzioni), l’indicazione fornita potrebbe maturare producendo gli effetti attesi.

Ciò ridimensionerebbe notevolmente la scena inflativa. Al momento non c’è nulla che la BCE possa fare per ridimensionare l’inflazione in quanto l’elemento di maggior tensione rientra nell’ambito della sfera geopolitica.

Un altro elemento che oggi ha spinto il mercato ad interpretare diversamente le parole di Lagarde è stato il suo  rifiuto, ad una specifica domanda,  di confermare la sua precedente affermazione,  ripetuta in precedenza in diverse occasioni,  secondo cui “è molto improbabile che aumenteremo i tassi di interesse nell’anno 2022”.  Il Presidente ha comunque sottolineato che i tassi non saranno toccati prima della fine degli acquisti netti di attività generati dagli stimoli monetari.

In conclusione la BCE ha rinviato le prossime mosse alla riunione di marzo, quando sarà disponibile l’aggiornamento dei dati macro economici ed in particolare di previsioni di inflazione.

Pensiamo che la BCE si sia tenuta aperta la porta per un eventuale intervento alla fine dell’estate e non prima, qualora le quotazioni del gas non dovessero riequilibrare.

Per il momento il differenziale dei rendimenti, lo spread, tra il 10 anni UST ed il  Bund, pari duration, rimane ampiamente a favore del dollaro. Oggi il mercato è andato a collaudare il supporto della tendenza dominante. La traiettoria rimane ancora orientata a verificare nel medio termine area 220/230 bp.

b advisorsWB ANALYTICS: SPREAD UST – DE BUND 10 Y YIELD

WB ANALYTICS: SPREAD UST - DE BUND 10 Y YIELD
WB ANALYTICS: SPREAD UST – DE BUND 10 Y YIELD

WB MARKET MOVER MONITOR

BCE VOLATILE – L’eur usd ha reagito alle parole di Christine Lagarde in modo tumultuoso, facendo scattare molti stop loss order su posizioni lunghe di dollari attivando a catena una sequenza di acquisti di euro. Nelle prossime giornate assisteremo ad una fase interlocutoria di scambi nervosi. Segnali di ripresa a favore del dollaro emergeranno a seguito di flessione del cambio sotto area 1,1380 e successivamente 1,1335 eur usd. Nel frattempo il cap  dell’attuale rimbalzo dovrebbe fissare i prezzi sotto il picco di gennaio quando il mercato fissò un massimo a 1,1480.

WB ANALYTICS: EUR USD SHORT TERM

WB ANALYTICS: EUR USD SHORT TERM