BCE: SENZA PAROLE PAROLE
They are yours, now
Ieri pomeriggio mentre ascoltavamo la conferenza stampa della BCE siamo rimasti basiti di fronte una frase senza precedenti. Siamo in un attimo passati dalla lucida speranza ad una profonda disillusione. Dal whatever it itakes al they are yours, now!
In questa crisi abbiamo visto passare in tempi condensati ciò che in passato si sarebbe svolto in settimane e settimane di tempo. Ma una frase simile nessuno poteva immaginaria «Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni». E’ stato come svelare in modo palese ciò che si temeva, un giudizio stizzito sull’Italia, mandando all’aria anni di diplomatici, solidali richiami. Il Presidente della BCE ha cancellato in un secondo quanto costruito in anni di conferenze stampa da Mario Draghi.
Come accaduto per altre situazioni, avevamo già allertato in un post del 10 marzo un warning severo sul BTP, segnalando il rischio di assistere ad una accelerazione dello spread verso area 275. L’equivalente del 300 punti raggiunti a fine 2018. Permettere che quella soglia venga violata al rialzo equivale ad emettere un segnale forte, probabilmente tombale sulla solidarietà tra paesi che hanno deciso di mettere in comune i loro destini.
Dopo la BCE la Fed in serata è intervenuta rapidamente con massicce operazioni di pronti contro termine per alleviare il panico finanziario. Se allo stress delle rianimazioni limitate si vuole anche mettere in quarantena il BTP… non saremo noi ad alzare bandiera bianca, ma il mondo intero.
They are yours, now.