Il rialzo tassi della BCE si avvicina se ne discuterà al Forum di Sintra.
Siamo nell’ultima settimana del II° Q di questo 2022 anno di guerra.
Mentre la BCE si prepara per il rialzo tassi, il barometro della congiuntura economica sta virando velocemente verso una contrazione della crescita dovuta che parte dalla riduzione degli ordinativi su scala globale. Lo ha messo in evidenza l’ultimo rapporto PMI Flash sulle principali aree economiche. I nuovi ordinativi scendono per il secondo mese consecutivo in Europa e per il primo negli Stati Uniti. Questa settimana avremo un quadro più completo dei PMI con la diffusione dei sondaggi in Cina e per quanto ci riguarda in Italia.
Il dato cinese è atteso in quanto dovrebbe offrire un quadro congiunturale con la riapertura delle attività dopo le chiusure Omicron. In Italia invece dovremo verificare se la spinta dello scorso anno abbia lasciato il posto ad un’azione inerziale che in qualche modo precede un rallentamento della crescita.
Questi dati risultano coerenti con l’accelerazione al ribasso di molte commodity, così come avevamo anticipato alla fine dell’inverno. Tra tutti le pressioni al ribasso spiccano alcuni elementi di assoluto rilievo: il rame ed ora anche il petrolio. Abbiamo visto inoltre significative vendite su commodity agricole: grano, mais e soia a cui si aggiunge il cotone.
Da un certo punto di vista ciò restituisce policy power alla banche centrali. Benché abbiano sempre rigettato l’addebito sulla volontà di generare una recessione indotta, via monetaria, non c’è dubbio che le recenti azioni di policy hanno raffreddato il sentiment, soprattutto l’attività speculativa sui prezzi.
Nelle diverse indicazioni offerte dallo spaccato dei sondaggi PMI emerge in modo più netto un iniziale segnale di minori pressioni sui prezzi input. Ci vorrà del tempo prima che tali segnali di diffondano sull’intera catena del valore, tuttavia questo è un inizio. Potete approfondire il tema sui nostri rapporti WB COMMODITY PERSPECTIVES, dove abbiamo evidenziato per i metalli industriali e per molte altre commodity, tra cui l’andamento dei noli marittimi, l’Outlook atteso.
Quindi i dati preliminari del PMI di giugno hanno mostrato che gli ordini di fabbrica sono diminuiti per la prima volta in due anni negli Stati Uniti, con rinnovati cali osservati anche nel Regno Unito e in Giappone. La zona euro – la più vicina alla guerra in Ucraina – ha visto gli ordini diminuire per il secondo mese consecutivo. Il quadro del deterioramento della domanda manifatturiera, insieme a una tendenza al peggioramento della crescita dei servizi, come scritto sta producendo un’immediata ricalibrazione dei prezzi di mercato. Dovremo analizzare se questo processo avrà ripercussioni sulle decisioni delle banche centrali e nel percorso tracciato per i tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa.
Un ulteriore elemento per il quadro di riferimento su tale fronte giungerà con la pubblicazione dei dati sull’IPC per l’Eurozona e l’Indonesia, con l’inflazione che dovrebbe rimanere ancora sui livelli raggiunti, si spera a questo punto che la pressione possa evolvere verso una spinta inerziale. Anche i dati sulla disoccupazione dell’Eurozona saranno oggetto di valutazione finora rilevata in costante diminuzione.
Oltre al quadro macro economico europeo avremo la possibilità di aggiornare i dati sulla congiuntura in Russia. Dalla sua invasione dell’Ucraina e dalle conseguenti severe sanzioni, le condizioni economiche sono, secondo i media, peggiorate drasticamente. Gli ultimi dati sul PIL russo, sulla disoccupazione e sulle vendite al dettaglio descriveranno in dettaglio l’andamento effettivo dell’economia sottostante aggiornato al mese di maggio.
Per gli Usa avremo l’ultima lettura aggiornata del PIL relativo del primo trimestre. Le due precedenti rilevazioni hanno messo in evidenza una contrazione annualizzata dell’1,4% nel primo trimestre. Le stime attuali di consensus suggeriscono un rimbalzo allo 0,8% di crescita nel secondo trimestre che eviterebbe una caduta in recessione. Il modello GDPNOW della Federal Reserve segnala invece, sulla base dei dati disponibili, una crescita pari a 0 nello stesso periodo. I recenti dati PMI segnalano inoltre che una flessione più concreta possa verificarsi nel terzo trimestre.
Il calendario economico riporterà inoltre una serie di dati che completeranno il quadro per valutare la congiuntura nel Regno Unito con maggiori dettagli e granularità nelle tendenze sugli iniziali impatti che si sono formati nel primo trimestre dell’anno dopo l’avvio della guerra.
Infine analizzeremo i dati sulla produzione industriale di Brasile, Giappone e Corea del Sud per valutare l’impatto dei vincoli dell’offerta globale e delle pressioni sui prezzi alla luce degli effetti sul segmento delle commodity.
BCE RIALZO TASSI: FORUM DI SINTRA
Il Forum della BCE sull’attività bancaria centrale è un evento annuale organizzato dalla Banca centrale europea e si tiene a Sintra, in Portogallo.
Riunisce governatori delle banche centrali, accademici, rappresentanti dei mercati finanziari, giornalisti e altri per scambiare opinioni su questioni politiche attuali e discutere l’argomento chiave del Forum da una prospettiva a più lungo termine.
L’aumento dell’inflazione, in particolare a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, della carenza di approvvigionamento legata alla pandemia e del rilascio di una domanda repressa, ha creato un ambiente difficile e incerto per le banche centrali di tutto il mondo. E l’invasione russa dell’Ucraina ha complicato ulteriormente le prospettive economiche, in particolare per l’Europa.
Il Forum di Sintra discuterà sulle implicazioni di tutto ciò per l’economia dell’area dell’euro nel contesto globale, comprese le tendenze che sembrano essere state rafforzate dalla pandemia, e come potrebbero influenzare la politica monetaria in futuro.
In particolare, sul tema dell’inflazione nell’area dell’euro e delle sue cause, si parlerà del ruolo delle reti di produzione internazionali e dei fattori chiave nell’andamento dei prezzi dell’energia, compresi gli sviluppi geopolitici e l’evoluzione delle strutture dell’offerta. Per quanto riguarda la definizione della politica monetaria, ci scambieremo opinioni sull’impatto delle aspettative di inflazione e dei boom immobiliari. Il programma prevede inoltre di ritornare a discutere sul ruolo delle valute digitali emesse dalle banche centrali nell’attuale contesto globale e le caratteristiche delle un potenziale euro digitale.
Non mancherà a nostro avviso qualche riferimento al nuovo scudo, allo studio della BCE, per evitare la frammentazione dell’Eurozona e completare l’opera del whatever it takes di Mario Draghi. Si prevede che lo scudo opererà in base al principio dei saldi invariati all’interno dei precedenti programmi di QE. La BCE vuole evitare di ricorrere ad un nuovo programma di acquisti in quanto rischierebbe di esacerbare le tensioni inflattive. Al lato pratico si venderanno titoli dei Paesi core per acquistare quelli dei periferici in difficoltà: Bund contro BTP. In altri termini il Bund fungerà da collateral al BTP, ovvero la mutualizzazione virtuale del debito europeo.
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