La riunione di luglio della BCE in calendario domani 22 luglio, costituisce il principale evento della settimana. Quello che doveva essere un non-evento si è trasformato in un punto nodale successivo al rilascio della revisione strategica della BCE. La scorsa settimana il Board ha modificato il paradigma su cui tutta l’azione di politica monetaria si è concentrato sin dalla sua nascita. L’obiettivo di inflazione è stato rivisto da “sotto, ma vicino al 2%” al “2%” con un impegno alla simmetria. La nuova strategia può essere interpretata sia come una formalizzazione di ciò che la Banca ha perseguito negli ultimi anni, sia come un passo verso una minore rigidità monetaria.
I mercati leggono nella revisione degli obbiettivi sull’inflazione un atteggiamento politico più accomodante.
E’ presto per dirlo ma la nuova linea potrebbe modificare il bias cognitivo su come in futuro la Banca Centrale gestirà la politica monetaria, certamente in modo più flessibile di quanto non sia avvenuto in passato. La Banca nel fissare i nuovi parametri ha puntualizzato che eventuali code di sconfinamento oltre il punto di baricentro del 2% saranno tollerate se corrispondenti a periodi di uscita da una crisi.
La recente debolezza dell’euro sul dollaro ha ormai assorbito tutti guadagni maturati dalla fine di marzo. Prevediamo che in attesa della conferenza stampa di Christine Lagarde, il cambio si posizioni proprio a ridosso dei minimi del 31 marzo in area 1,1715/1,17. Il livello tecnico consentirà al mercato di verificare i contenuti delle indicazioni che il Presidente formulerà. Oltre alla nuova linea cercherà di capire come la BCE intenderà gestire in futuro il Pepp considerata la ripresa in atto, il rischio di una nuova ondata pandemica e soprattutto l’ingente debito accumulato dai paesi più esposti ai contraccolpi della crisi sanitaria.
Il dollaro quindi potrebbe cogliere l’occasione per tentare un nuovo allungo soprattuto nel caso in cui dovesse chiudere le tre prossime sessioni sotto area 1,18.
Il Dollar index, come abbiamo previsto nel nostro RISKOO FX OUTLOOK andrà a verificare area 93,50-94 per collaudare la propria forza contro le principali divise.
In generale ci aspettiamo un rafforzamento delle monete periferiche, soprattutto quelle meno liquide, dopo le ampie ricoperture a cui abbiamo assistito in questi due giorni di inizio settimana. AD, NZD, NOK nell’ambito FX del G10; BRL, MXN e RUB nei mercati emergenti.