BCE TASSI
L’aumento di 25 pb non è in discussione. I mercati scontano la decisione peraltro annunciata già nel precedente meeting di giugno.
Ciò che sembra più rilevante ai fini della linea di policy della Banca centrale riguarda il futuro. Come affronterà il Board l’attuale congiuntura? Come abbiamo visto lunedì i dati PMI evidenziano un problema sul lato della fiducia e della crescita del comparto manifatturiero. I segnali proiettano l’economia dell’Eurozona in uno stato di debolezza recessiva. Pertanto risulterà rilevante ciò che la Banca centrale europea indicherà per il futuro in conferenza stampa.
Un rinnovato impegno per futuri aumenti, come abbiamo visto nelle riunioni passate, sembra altamente improbabile. Ci aspettiamo che il Governatore dichiari di vincolare le future mosse della Banca ad una maggiore dipendenza dai dati economici.
Qualora fosse confermata questa nostra ipotesi, potremmo avere da parte dei mercati una risposta orientata a scontare un atteggiamento più accomodante della BCE per il futuro. Questo cancellerebbe l’attesa peraltro scontata di un ulteriore aumento dei tassi nella riunione di settembre.
Di converso aumenterebbero le aspettative per l’avvio di un’azione di allentamento dei tassi. Al momento il mercato sconta già una per il 2024 tagli per 75 bp.
Nella diretta streaming, INSIDE CENTRAL BANK, organizzata con AITI, Associazione Italiana dei Tesorieri d’Impresa, giovedì (H. 16.00) dopo la conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde, prenderemo in esame questo scenario declinandolo sugli effetti che potrà produrre sull’euro e sulla curva dei tassi la decisione della BCE sui tassi.