Ritorna la volatilità sui mercati come anticipato ieri nel nostro Market Mover Monitor. I mercati potrebbero subire nuove pressioni soprattutto se nel pomeriggio loS&P 500 dovesse subire vendite oltre quota 3525.
BCE EUROZONA – Sul lato macro, con le prospettive di un rimbalzo in Germania meno pronunciato del previsto il prossimo anno secondo l’indicatore Zew, indice relativo alle prospettive economiche del paese, a novembre ha segnato una performance negativa, attestandosi a 39 punti contro i 56,1 di ottobre e le attese del consensus a 45,4. Ancora peggiore il dato riferito alle condizioni attuali, sceso a -64,3 punti dai -59,5 di ottobre. L’accelerazione della seconda ondata di coronavirus, ha inoltre esacerbato le condizioni sulla crescita dei prezzi. Oggi avremo la lettura finale sull’inflazione tedesca di ottobre (l’attesa conferma dato armonizzato preliminare invariato su mese, -0,5% su anno), attentamente monitorato dalla Bce.
FORUM BCE
In una dichiarazione dai toni particolarmente “dovish”, Christine Lagarde ha detto ieri che Pepp e Tltro potranno essere ampliati in modo significativo, avvertendo che l’indice dei prezzi nella zona euro è probabilmente destinato a restare negativo più a lungo del previsto alla luce delle nuove restrizioni imposte dalla seconda ondata di Covid. Ulteriori indicazioni, potrebbero giungere oggi dai numerosi interventi previsti da parte di autorevoli membri del board di Francoforte al forum annuale BCE sulle banche centrali in agenda questo pomeriggio, che prevede tra l’altro la partecipazione anche dei vertici di altri istituti.
Ancora sul fronte macro euro, da segnalare la diffusione dei numeri sulla produzione industriale dell’Eurozona a settembre in calendario alle 11 italiane (attesa 0,7% m/m; -5,8% a/a).
Nel Forum del pomeriggio prenderà la parola anche l’uscente membro del Consiglio direttivo della BCE, Yves Mersch, il cui intervento si concentrerà su Norme di bilancio, politiche e stabilizzazione macroeconomica nell’area dell’euro. Dal suo intervento di cui pubblichiamo un abstract potrebbero emergere alcune sfumature utili per comprendere il suo pensiero, di per se moto, su come voterà il 10 dicembre nel suo ultimo Consiglio in merito all’incremento del piano Pepp.
La questione non + di poco conto in quanto da qui a dicembre il mercato farà le proprie congetture su come deciderà il Board in merito all’Ordine del Giorno.
L’euro, nonostante la volatilità di queste settimane non ha mai perso contatto con il “peso mediatico” dell’aspettativa su un ulteriore ampliamento degli stimoli monetari da quando ne abbiamo iniziato a scrivere in queste pagine dal mese di agosto settembre.
DATI MACRO ECONOMICI
DATI USA – Mentre Trump continua la sua battaglia legale contro il presidente-eletto Biden e la Georgia annuncia il riconteggio di voti, nel pomeriggio dagli Stati Uniti arriveranno i dati sui prezzi al consumo di ottobre (visti a 1,3% su anno con un leggero raffreddamento dall’1,4% precedente) oltre ai dati settimanali sulle richieste di sussidio, ipotizzati in modesta discesa a quota 735.000. Intanto New York vara nuove misure restrittive il montare dei contagi.
DATI GIAPPONE – Secondo quanto diffuso stanotte, gli ordini di macchinari sono calati per la prima volta in tre mesi ed ad un ritmo superiore alle attese in settembre, deprimendo le speranze di una rapida ripresa in Giappone. Il dato si è mostrato in calo congiunturale del 4,4% contro attese di una contrazione dello 0,7%.
MERCATI
BTP – I riferimenti all’avvio di seduta per oggi sono 120 punti base per lo spread e 0,69% per il tasso benchmark a 10 anni. Segnaliamo il permanere di rischi di forte volatilità, data l’incertezza legata all’evolversi della pandemia oltre che alla tempistica e distribuzione di un eventuale vaccino.
EQUITY – I futures preannunciano un’apertura in territorio negativo piuttosto complessa dal nostro punto di vista (vedi commento di ieri).
GREGGIO – Prezzi in rialzo per il greggio – con un guadagno nella settimana che ammonta ad oltre l’11% – tra le crescenti speranze secondo cui i principali produttori aspetteranno ad aumentare l’offerta, come programmato, vista la debolezza della domanda intaccata dall’epidemia. Il futures Usa West Texas Intermediate (WTI) sale dello 0,3% a 41,57 dollari al barile, mentre il contratto sul Brent segna un +0,2% a 43,89 dollari. Il ministro dell’Energia algerino, Abdelmadjid Attar, ha detto ieri che l’Opec+ potrebbe estendere gli attuali tagli del gruppo nel 2021 o applicare ulteriori riduzioni se le condizioni di mercato lo richiederanno. Attesi questo pomeriggio i dati settimanali sulle scorte Usa diffusi dall’Eia.
FOREX – Sul mercato dei cambi, il dollaro neozelandese tocca per la seconda seduta consecutiva il massimo da 19 mesi, con gli investitori che riducono le attese circa l’introduzione di tassi negativi da parte della BC. L’us dollar risulta debole su yen e yuan. Il cambio eur usd rimane sotto pressione secondo il range anticipato ieri con il rischio di subire ulteriori vendite in direzione dei minimi di periodo (vedi grafico)
TREASURY – Intanto i rendimenti dei governativi Usa scendono lievemente con il decennale a 0,9357% negli scambi asiatici.
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