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ATTESA SUI RENDIMENTI E BANCHE CENTRALI

ATTESA SUI RENDIMENTI E BANCHE CENTRALI

La nostra previsione sui rendimenti rimane neutra e riflessiva confermando l’OUTLOOK 2020 in cui esprimevamo una posizione ribassista sul tratto lungo della curva.

In area EUR e GBP le aspettative di un accomodamento delle banche centrali sono elevate ma l’impatto marginale, su tassi di mercato  già bassi, di ulteriori discorsi accomodanti e dell’elevata liquidità aggiuntiva OMRLT III, dovrebbe diminuire.

Curve dei rendimenti

Il peggioramento del sentiment e il linguaggio accomodante della banche centrali hanno posto le curve dei rendimenti in una situazione tendenzialmente piatta. Tale situazione può essere invertita principalmente con il superamento dell’incertezza politica negli Stati Uniti o con buone notizie sul fronte covid. Per il primo dobbiamo attendere novembre mentre per il secondo solo un appiattimento delle curve epidemiche e i progressi sui vaccini sarebbero accolti con sollievo dagli investitori. Allo stato attuale confermiamo la tendenza in atto.

Il discorso di settimana scorsa della BCE ha lasciato la porta aperta a ulteriori allentamenti nelle prossime settimane. Probabilmente già nel Consiglio del 10 ottobre, ma bisognerà aspettare dicembre per azioni concrete. In questo contesto riteniamo che i dati economici, ad esempio i dati della prossima settimana sull’inflazione nella zona euro, abbiano maggiori potenzialità di poter muovere il mercato

TLTRO III: aggiungere liquidità alla liquidità

Nella sua ultima iterazione dell’OMRLT.III, la BCE ha assegnato 174,5 miliardi di euro,  significatamente di più di quanto era stato previsto. Una maggiore chiarezza su come le banche possono raggiungere l’obiettivo di prestito richiesto, per beneficiare del generoso tasso del -1%, potrebbe portare le banche ad utilizzare tutte le quote a loro disposizione. Con 388 banche partecipanti, l’importo medio è relativamente piccolo: 0,45 miliardi di euro.

L’impatto diretto sull’eccesso di liquidità nel sistema bancario, a conclusione dell’operazione, sarà un’aggiunta netta di 165 miliardi di euro. È quindi molto probabile che l’importo totale della liquidità in eccesso, attualmente non utilizzata, supererà la soglia di € 3 miliardi.

Una più ampia ripartizione dovrebbe agevolare le attività di rischio in quanto prefigura condizioni finanziarie più convenienti. Un’immissione netta di liquidità aggiunge, nel breve termine,  un elemento rialzista nei mercati monetari in EUR e, in particolare, dovrebbe rafforzare le dinamiche osservate nelle ultime settimane nei fixings dell’Euribor. Una maggiore volatilità potrebbe tuttavia essere la conseguenza poiché l’attività del mercato sottostante è ulteriormente ridotta, come evidenziato ad esempio nel commercial paper market. Ciò detto in un contesto di liquidità già ampia e con  livelli Euribor prossimi all’ € STR, l’impatto dell’operazione stessa potrebbe essere ancora marginale, soprattutto per quanto riguarda lo stesso € STR in relazione tasso dei depositi.

La liquidità in eccesso e la spinta verso il basso i tassi MM

Lo spread dell’ Eonia sul tasso sui depositi presso la banca centrale ha giocato contro l’eccesso di liquidità nel sistema bancario. A partire da ottobre dello scorso anno l’EONIA è definito come € STR + 8,5 pb.